Film & Serie TV

Nerdando Awards 2020 – Serie TV

Nerdando Awards
Dopo i fumetti, è la volta delle Serie TV. Ogni membro della redazione ha votato il suo preferito del 2020 (ma non necessariamente uscito nel corso di quest’anno).

A questo link potrete trovare tutte le informazioni sulle edizioni passate.

Clack – Undone

Per forza di cose, quest’anno ho guardato anche tantissime serie TV. Tra le tantissime, però, ad avermi colpita di più non è un prodotto nuovo. Undone è un prodotto come non ce ne sono altri, sognante e onirico. Riesce nel difficile compito di affrontare tematiche affatto semplici rendendole anche di intrattenimento. E poi, era ora che il rotoscope tornasse di moda.
Menzione d’onore a Community, perché è divertentissima e mi ha fatto compagnia in un momento affatto facile.

drpbrock – The Mandalorian

Scelgo The Mandalorian perché ha riportato Star Wars alla sua dimensione più consona e più vicino alla bellezza di spin off come Rogue One, rispetto alla nuova trilogia che ho trovato troppo caciarona.

Fedrizzi – Dorohedoro

La serie TV che sicuramente più mi ha stupito in positivo è Dorohedoro, consigliatami dal buon Ogariad. Parliamo di un anime senza filtri e abbastanza cruento, ma allo stesso tempo estremamente divertente e con uno stile di disegno e delle animazioni molto interessanti. Unica pecca, se proprio vogliamo trovarla, è che è veramente corto e si conclude senza una fine, lasciando troppi interrogativi, ma arriverà una seconda stagione (forse).

FrankieDedo – The Mandalorian

Nonostante tutto, il mondo delle serie TV, nel 2020 ha regalato tante piccole perle: DuckTales, The Clone Wars, Space Force e sicuramente altre che non ricordo. Fino alla fine di ottobre ero convinto di una cosa: The Good Place aveva lo scettro della vittoria assicurato per me. Poche serie mi hanno toccato così a fondo e “dato” così tanto. Per questo, quando è uscito The Mandalorian ho iniziato a soffrire al pensiero di dover decretare un vincitore. Se da una parte The Good Place è stata un’opera quasi catartica, The Mandalorian è stato magico. Sì, perché è riuscito a compiere ben quattro magie: mi ha fatto emozionare di nuovo e questo non è per niente scontato. È riuscito nell’impresa di rendere Star Wars il più grande universo crossmediale, dando importanza a contenuti provenienti da libri, fumetti e serie tv con un’attenzione al dettaglio magistrale. Voglio dire: ha fatto andare esauriti libri usciti anni fa che ormai il grande pubblico nemmeno considerava. LIBRI! La magia più grande però è stata quella che nessuno ormai riteneva possibile: farci arrivare a metà stagione completamente al buio. Se per i primi quattro episodi avevamo qualche indizio e aspettativa (nonostante questo, sono riusciti a sorprenderci e a farci strillare come ragazzini) per i capitoli successivi siamo andati avanti senza avere anticipazioni. Nessun rumour o leak, niente. Beh, complimenti Dave Filoni e Jon Favreau, avete fatto centro perfetto su tutto. E la quarta magia? Beh, dopo dodici anni abbiamo finalmente visto Ahsoka Tano, l’apprendista di Anakin dal vivo. Come poteva non essere la serie dell’anno?

Gattiveria – La regina degli scacchi

Quest’anno scelgo senza esitazioni La regina degli scacchi: una storia elegante e originale nei dialoghi, non scontata. Mi è piaciuta moltissimo anche perché il ruolo della donna viene una volta tanto presentato non come quello di bomba sexy o super eroina ma dia una figura piena di luce e ombre; rigida, anaffettiva e piena di debolezze, fragile e disorientata. Una storia di successo nata dalla determinazione e dalla costruzione di rapporti umani basati sull’amicizia, sulla collaborazione e sulla stima. E poi c’è la scelta del gioco più affascinante di sempre.

Giakimo – The Last Dance

È stata una scelta molto difficile, perché quest’anno ho anche finito di vedere la versione americana di The Office che ho amato moltissimo e potrei preferirla alla pur bella versione originale britannica. Però, a conti fatti, The Office l’avevo iniziata l’anno scorso e l’ho finita quest’anno solo perché con il lockdown sono finito separato dalla mia fidanzata per troppi mesi e la stavamo vedendo insieme, quindi ho aspettato il momento propizio.
E allora, la mia scelta va a una serie documentario di Netflix, The Last Dance, che ho guardato mentre usciva e di cui, per mesi, ne ho discusso e parlato con amici e parenti, tanto è stata la ricchezza di temi affrontati. La serie racconta l’ultima stagione ai Chicago Bulls di Michael Jordan, con frequenti flashback a raccontare tutta la parola cestistica del campione e della sua squadra.
La serie è stata creata con l’avallo e la partecipazione attiva di Jordan e partendo da migliaia di ore di materiale inedito girato proprio durante quell’ultima stagione. Il risultato è chiaramente e inevitabilmente Jordan-centrico, ma è anche e soprattutto un viaggio nella mente di uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi. Forse non dice cose nuove per chi è un mega fan di NBA, ma sentire dalla viva voce di Jordan, di Phil Jackson, di Scottie Pippen e di tutti gli altri giocatori di quell’era cosa stavano facendo e vederli riflettere, anche in modo molto diretto, sul passato è stato una cosa unica e io di basket me ne intendo pochissimo.

Giando – Dark

Ho gusti particolari circa le serie TV e, complice la stanchezza post-lavoro, spesso mi addormento se l’opera non mi prende davvero. Questo non è minimamente successo con Dark, che mi ha tenuto incollato allo schermo per tutte le puntate. Ho avuto la fortuna di vederlo a serie conclusa, quindi io e Morgana ci siamo potuti dedicare appieno alle vicende cronologicamente paradossali di questo allegro gruppo di tedeschi, in un clima di binge watching che non sperimentavo da tempo. Ottima realizzazione, storia assurda ma che alla fine ha quadrato e che ho davvero apprezzato per il suo chiudersi senza lasciare spazio a ulteriori stagioni – mi piacciono le serie corte!! Menzione d’onore: La regina degli scacchi, iniziata quasi per caso, ma molto carina e appassionante. Non cito The Mandalorian perché so già che lo farà più o meno la maggioranza della redazione!

jedi.lord – Better Call Saul

Quest’anno ho guardato tantissime serie TV, chi l’avrebbe mai detto? Non c’era mica una pandemia… Ah, già. Beh, complice il restare a casa, ho dato fondo più del solito a Netflix e Disney+, e portato a termine la visione di tanta tanta tanta roba, sia come volume che come qualità, per fortuna sempre molto elevata (diciamo che ho mirato bene).
Russian Doll, The Umbrella Academy, La regina degli scacchi, Luther, il nuovo DuckTales, Il principe dei draghi, Dark, Kantaro: tutti show a loro modo imperdibili e che mi hanno lasciato molto dentro, oltre alla semplice e pura soddisfazione. E ognuno di loro meriterebbe un mare di parole per descriverne l’apprezzamento, mare di parole che qui, ahimè, non avrebbero lo spazio necessario.
Ma anche in una contesa di alto livello, a un certo punto, emergono i campioni, i fuoriclasse, quelli che, alla fine, anche se non vincono, strappano la medaglia d’oro morale. Ed è davvero difficile, quest’anno, assegnare un vincitore tra i due finalisti.
Il primo contendente è costituito dalle serie tv, animate e non, di Star Wars: l’ultima stagione di The Clone Wars e tutto Star Wars: Rebels per me sono stati l’ennesima dimostrazione di quanto io ami la saga di Star Wars e il suo essere molto di più oltre ai film. Li ho amati veramente molto, anche perché hanno assolto il non semplice compito di astrarmi da una realtà dura, inedita, da non credere come quella che tutti noi abbiamo vissuto in primavera. Quei 20 minuti fuori da questo mondo hanno avuto pian piano un potere catartico, insieme a quello di farmi scendere a patti con la mia sensibilità, per quanto possa sembrare strano commuoversi di fronte a dei poligoni animati. “Questa volta non ti lascio. Questa volta rimango” è stato l’apice di un percorso meraviglioso, e non mi stancherò mai di ringraziare il mio Maestro FrankieDedo per aver riacceso in me una passione invero mai sopita. La seconda stagione di The Mandalorian, poi, non fa altro che tirare le summe di questo enorme lavoro e sbatterlo in faccia a tutti. Magistrale.
Il secondo contendente non posso esimermi da chiamarlo per quel che è, cioè un vero e proprio capolavoro: Better Call Saul, di Vince Gillighan. Incredibile. E incredibile il fatto che io abbia dovuto attendere tutti questi anni prima di guardarlo, bollandolo nella mia mente come mero spin-off della serie che reputavo perfetta… Prima di guardare questo. Better Call Saul è imperdibile, e per quanto mi riguarda sta un gradino sopra il più famoso cugino. Attori, regia, storia, tempi di narrazione, botte allo stomaco e trovate assolutamente da numeri uno.
Dopo un lento rimuginare, ho deciso di assegnare proprio a Better Call Saul il mio award di quest’anno, in virtù di quanto mi abbia spiazzato in relazione alle mie aspettative. Non attendo altro che l’ultima, fatidica stagione.

LC – Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online

Forse l’award più difficile da dare quest’anno, che ho avuto modo di vedere parecchie serie e molte di loro decisamente valide. Alla fine però la scelta cade tra Bokurano e Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online. Entrambe fonti enormi di incredulità e shock, la scelta cade però sulla seconda, che mi ha letteralmente levato una notte di sonno perché non riuscivo a credere che quanto avevo visto fosse vero. Se siete persone sensibili, vi sconsiglio senza sarcasmo e in tutta serietà di guardarle.

Morgana – The Mandalorian

Stavo per votare Dark che è stata per me una sorpresa galattica e che quest’anno si è conclusa con la terza stagione. Poi mi sono ricordata che durante il lockdown ho divorato Star Wars: The Clone Wars e Star Wars: Rebels e ho pensato che il voto sarebbe stato sicuramente per queste bellissime serie animate. A fine novembre però, è arrivata lei: Ahsoka. Ahsoka Tano è comparsa nella seconda stagione di The Mandalorian e ha polverizzato tutto. Il mio voto quindi va a The Mandalorian, non c’è storia. Sia lode a Dave Filoni (e a Jon Favreau).

Penny – The Clone Wars

Se The Clone Wars e Rebels valgono come serie tv (e la domanda è retorica, so bene che valgono come tali), allora la prima vince a man bassa. Conoscere così da vicino il rapporto fra i cloni e gli jedi, vedere fino a che punto possono diventare intimi amici e fedeli compagni d’avventure, aumenta il dramma che si verifica quando viene eseguito l’Ordine 66. Oltre cento episodi appassionanti (non tutti allo stesso livello, va detto) che coinvolgono e raccontano, commuovono e appassionano, interessano ed emozionano una piccola padawan come me che vive in un paesello lontano lontano. Se vi piace Star Wars, fatevi un favore e guardatelo.

Tencar – South Park

Insieme a Clack abbiamo recuperato tutte le stagioni di South Park, nel corso del lockdown. Mi sono reso conto che questa serie è di gran lunga superiore a I Simpsons e La Famiglia Griffin: ogni episodio è irriverente, accurato e SOPRATTUTTO fa parte di una continuity; è anche merito della creatività di Trey Parker e Matt Stone se siamo riusciti a ridere di gusto durante questo terribile periodo. Grazie.

Zeno2k – La regina degli scacchi

Anno ricco di scoperte e riscoperte per me. Non posso non citare il fenomenale The Boys, crudele e irriverente come poche altre opere. Sicuramente un posto nel cuore lo occupano sia Picard, ma più per nostalgia che per brillantezza della sceneggiatura, che la terza stagione di Star Trek: Discovery, che migliora di anno in anno. Ho adorato anche l’intrigante Snowpiercer (serie prequel del film).
La mia scelta per l’award, però, se la contendono la seconda stagione di The Umbrella Academy, una netta spanna sopra la prima, The Witcher e La regina degli scacchi.
Lo strigo è stato in testa fino a pochi giorni fa e aveva la vittoria saldamente in pugno; alla fine, però, opto per il “gambetto di donna” perché è una serie come poche se ne vedono in giro, fresca e innovativa, con una splendida ricostruzione storica e tanti protagonisti diversi dal solito.
Mi ha fatto tornare voglia di riprendere la mia scacchiera, e mi ha ricordato perché amo tanto questo gioco, quindi: schierate i vostri pezzi e poi “Poigrayem”!

AND THE WINNER IS… The Mandalorian

The Mandalorian si aggiudica la vittoria finale, grazie ai suoi tre voti, staccando di uno La regina degli scacchi.

PREMIO DEL PUBBLICO: The Mandalorian

Anche il pubblico ha votato per The Mandalorian, dopo un emozionante testa a testa con The Boys.

Contenuti

To Top