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The Mandalorian stagione 2 – Questa è la via

Non vengono fatti grossi spoiler al di là di una descrizione estremamente generica dell’incipit, ma se volete arrivare completamente freschi alla visione, non proseguite oltre!

Ho appena finito di vedere The Mandalorian: Capitolo 9. Grazie Jon Favreau, grazie Dave Filoni

La prima stagione mi era piaciuta tanto. Racchiusa in “capsule” da una mezz’oretta era riuscita a raccontare tante piccole storie in un minutaggio difficile da gestire per puntate quasi autoconclusive. Questa seconda stagione non parte bene, parte BENISSIMO.

La sensazione è quella di aver visto un piccolo film indipendente di Star Wars. Con un obiettivo ben chiaro e un’esecuzione impeccabile. Non mi aspettavo molto di più di una versione “espansa” delle prime puntate della prima stagione… e invece.

Il formato da un’ora è perfetto per il mandaloriano e ha permesso di creare una storia più profonda e che sinceramente non mi aspettavo essere così interessante, non tanto per la tematica (che non è rivoluzionaria, ma senza dubbio attuale), ma per la naturalezza con cui viene affrontata e inserita nel sentiero che il mandaloriano percorre. 

Senza fare troppi spoiler, la puntata vede Din Djarin, il protagonista, mettersi alla ricerca dei mandaloriani sparsi per la galassia, esodati dal sistema di origine, Mandalore, in seguito all’occupazione imperiale. Questo lo porterà su un pianeta da noi molto ben conosciuto, dove si troverà a far collaborare due popoli rivali nella sopravvivenza, portandoli a giocare di squadra contro un nemico comune, per il suo e il loro interesse.

Ci sono parecchi easter egg, e il “MacGuffin” attorno a cui gira la storia è qualcosa che vi farà drizzare i capelli. Chi ha letto la trilogia di libri Aftermath vedrà la continuazione di una piccola storyline tratta da lì e il resto, in generale, è una festa per gli occhi dei fan accaniti di Star Wars. Tuttavia, la forza di questa nuova puntata (e spero della stagione) è la possibilità di fruire e godere dell’immersione in questo universo in modo non solo pulito, ma anche coinvolgente.

 

Non importa che sia il primo o il centesimo Star Wars che vedrete: i personaggi, le musiche, la regia, le ambientazioni e soprattutto lo spirito della storia vi faranno innamorare di questo piccolo lungometraggio. Un western, oltretutto, perché sembra quasi che ci troviamo davanti a un film di Sergio Leone, soprattutto nei primi momenti.

Non vedo l’ora di vedere le prossime puntate, anche per un motivo: diverse voci sono state confermate in toto. Aspetto con ansia l’arrivo di una certa ex padawan.

Grazie ancora Favreau e Filoni, non mi emozionavo così da tempo. Dall’ultima stagione, più o meno. Ci voleva, soprattutto in questo periodo. Questa è la via.

Ho parlato.

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