#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: Settembre 2020

Settembre, andiamo, è tempo di nerdare. Con la ripresa della stagione post-estiva, andiamo a vedere con cosa possiamo nerdare seguendo i consigli della redazione più autunnale d’Italia!

PlayStation 5

Giando: lo so, la PS5 non c’è e non ci sarà fino a metà novembre, lo so. Ma non posso non citarla come mio consiglio del mese, perché la sua presentazione di qualche giorno fa mi ha gasato – pur riconoscendo che c’è ancora molto da sistemare – e mi ha confermato che il preorder è obbligatorio. E così è andata.

Certo, il prezzo della versione con disco è un po’ alto, ma per un nostalgico semi-collezionista come me, è impensabile abbandonare la sensazione del disco e della custodia in mano, che ci posso fare. Inoltre, come il buon Zeno2k suggerisce, anche l’accesso al mercato dell’usato è mantenuto integro in tal modo.

I giochi al lancio sono validi seppur non tanti, ma mi aspetto che tra update generazionali gratuiti (così finalmente giocherò a The Witcher 3?) e l’arrivo di Natale nel giro di un mese dal lancio, la lineup si rimpolperà presto, quindi non posso far altro che gustarmi quello che succederà nei prossimi mesi.

E voi, l’avete ordinata? Raccontateci le vostre esperienze!

Sto pensando di finirla qui

NerdandoConsiglia Settembre

Clack: Charlie Kaufman è tra gli sceneggiatori più interessanti dell’ultimo periodo e lo aspettavo al varco in questo nuovo prodotto Netflix, disponibile proprio dal mese di settembre sulla piattaforma.
Io avevo aspettative alte, avendo apprezzato l’autore fin dai tempi di Essere John Malkovich e Se mi lasci ti cancello ed essendone rimasta colpita anche come regista con lo stupendo Anomalisa.
Con Sto pensando di finirla qui, Kaufman firma regia e sceneggiatura a partire da un romanzo di Iain Reid e realizza un film a incastro, complesso, profondo e onirico che non può che colpire lo spettatore.

Una giovane sta andando insieme al fidanzato a conoscere la famiglia di lui. Nella mente della ragazza, però, si fa strada il pensiero fisso di mettere fine alla relazione. Una volta arrivati nella fattoria del fidanzato, cominciano a succedere eventi sempre più strani.
Non vi racconto altro, perché Sto pensando di finirla qui è un’esperienza più che una visione e va vissuta fino in fondo. La scrittura è il fiore all’occhiello di una pellicola che vanta comunque ottime interpretazioni da parte del cast composto da Jessie Buckley (Chernobyl), Jesse Plemons (Breaking Bad), Toni Collette (Little Miss Sunshine, Il Sesto Senso) e David Thewlis (la saga di Harry Potter, Dragonheart).

The Umbrella Academy – Stagione 2

Jedi.lord: Ricorderò questo settembre come un mese assolutamente sfiancante. Ciononostante, i pochi attimi di riposo ho deciso di passarli, ovviamente, Nerdando e ci ha pensato quella malconcia, incredibile, indimenticabile famiglia disfunzionale di Umbrella Academy a regalarmi momenti di assoluto svago e spensieratezza.

Se la prima stagione mi era piaciuta, posso affermare che la seconda stagione mi abbia assolutamente estasiato! Complice forse l’ambientazione accattivante e ben riuscita, o il fatto che i personaggi li considero oramai vecchi amici (e sono riusciti a diventarlo nel giro di poche puntate, come accadeva ai tempi degli X-Men di Claremont), fatto sta che reputo le dieci puntate che compongono la seconda stagione un vero gioiellino, e un passo avanti per quanto riguarda la qualità della serie. Tornano le folli scene d’azione con la colonna sonora semplicemente perfetta, tornano i dialoghi brillanti, torna il cast perfetto con un Cinque ancor più bravo, torna il riuscito mix tra risate, dramma e colpi di scena. Gli anni ’60, il complottismo, la Guerra Fredda, i problemi sociali, ed un evento (per gli americani) così sconvolgente come l’assassinio di un presidente, fanno della seconda stagione di The Umbrella Academy una miscela completamente esplosiva, seppur il tutto si basi su una premessa semplicissima.

Vi prego, fate questa terza stagione, ne abbiamo bisogno.

Me Elton John – L’autobiografia

Morgana: La musica di Elton John mi è sempre piaciuta, ma l’interesse per la sua persona in me si è scatenato dopo aver visto il bellissimo musical dedicato a lui, Rocketman (consiglio anche questo!). Per questo motivo ho deciso di scoprire qualcosa in più su Reginald Dwight detto Elton Hercules John e di leggere la sua autobiografia uscita di recente, Me appunto.

Il libro mi è piaciuto molto, è scritto in maniera scorrevole, autoironica e schietta, senza nascondere nulla di quelli che furono gli eccessi caratteriali, sessuali e di droga del grande cantante, è infarcito di aneddoti e curiosità che riguardano non solo John ma anche molti altri musicisti famosissimi (da John Lennon a Rod Stewart a Freddie Mercury) e vari personaggi storici, come la principessa Diana e lo stilista Versace. Sapevate che John è appassionatissimo di calcio tanto da aver comprato la piccola squadra che seguiva da bambino portandola a giocare nei campionati maggiori? E che ha creato un’associazione benefica chiamata “Elton John AIDS Foundation”? Me ci offre un interessante spaccato del mondo della discografia dagli anni 60 fino ai giorni nostri, e ne consiglio la lettura non solo ai fan di Elton ma a chiunque voglia divertirsi e scoprire i retroscena del mondo della musica.

Usagi Yojimbo – Bunraku & Other Stories

Giakimo: Uno dei miei appuntamenti annuali preferiti è da tempo la lettura del nuovo volume di Usagi Yojimbo di Stan Sakai. Quest’anno c’erano numerose novità. Dopo decenni, Sakai è passato da Dark Horse a IDW Publishing con una nuova serie a colori. Un semi-shock dopo aver letto tutta la saga di Miyamoto Usagi in bianco e nero.

All’inizio sono rimasto titubante dal vedere tutti quei colori accesi, che all’inizio mi sembrava rendessero un po’ piatto il lavoro magistrale di Sakai ai disegni. Una volta abituatomi, è andato tutto liscio. È il solito grande Sakai e il solito Usagi. In questo volume c’è quasi un compendio dei vari elementi della serie. Metà volume è occupata dalla saga Bunraku ed è ambientata nel mondo del teatro della marionette e vede il ritorno del cacciatore di demoni Sasuke. Nelle altre storie Usagi ritrova dopo tanto tempo Gen e Stray Dog, tra i comprimari più amati della serie, e proteggerà una scrittrice dal marito geloso. Infine, anche per dare un senso a questa ripartenza, Sakai ha rielaborato e allungato la primissima storia in cui Usagi comparve nel lontano 1984.

Come vedete, c’è tutto quello che rende Usagi una serie fantastica, dall’amore viscerale per la cultura giapponese alla maestria nel disegno e nel raccontare. Ci ho messo più del dovuto a finirlo di leggere, ma perché è una serie che vorrei non finisse mai e mi piace gustarmi con tutta calma. Questo volume è sia ideale per nuovi lettori ma anche un grande volume per tutti gli appassionati. Io non me lo lascerei scappare, in italiano o in inglese.

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