#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: Gennaio 2022

Ci siamo, è arrivato l’anno nuovo! Augurando a tutto il popolo di Nerdando.com di passare un anno fantastico e nerdissimo, eccovi il #NerdandoConsiglia di Gennaio 2022!

Dungeon Fighter

Giando: cosa c’è meglio di un party game per riprendersi dalla tristezza del rientro a lavoro? Il mio consiglio del mese è Dungeon Fighter, appena uscito nella sua seconda edizione ad opera di Cranio Creations. L’unione di un dungeon crawler con un gioco di destrezza e abilità vi farà divertire non poco, e soprattutto spargerete dadi per tutta la casa, sicuro!

Superstore

Superstore

Clack: era dalla fine dell’ennesimo rewatch di Scrubs che ero in cerca di una sitcom divertente e senza troppe pretese per farmi compagnia: Superstore è stata una sorpresa graditissima, a cui mi sono affezionata a tempo di record.
Creata da Justin Spitzer (che, guarda caso, aveva scritto diversi episodi proprio per Scrubs) e interpretata da America Ferrera (resa celebre dal ruolo principale interpretato in Ugly Betty), la serie segue un gruppo di commessi di un tipico grande magazzino americano.

Tra situazioni surreali ma realistiche, battute e personaggi esilaranti e un po’ matti, la serie è arrivata a sei stagioni, tutte interamente disponibili su Netflix. Con le sue puntate da 20 minuti e il suo umorismo sopra le righe, è diventata per me il filler perfetto: sono già disperata all’idea di concludere la visione!

Spaced

Spaced

Clack: Ho un’autentica venerazione per Edgar Wright, che mi porta a recuperare tutto quello che ha diretto. Se poi al suo nome trovo associato quello di Simon Pegg, beh, non posso assolutamente farmi sfuggire quel titolo. È così che ho recuperato la visione di Spaced, serie comedy inglese andata in onda tra il 1999 e il 2001, in due stagioni da 7 puntate ciascuna.

Creata e interpretata da Jessica Hynes e Simon Pegg, racconta le disavventure di un’aspirante scrittrice e un aspirante fumettista, che decidono di spacciarsi per una coppia per poter ottenere in affitto un appartamento. Tra gli interpreti non poteva certo mancare Nick Frost (qui in un’inedita versione magra) e c’è anche un gustoso cameo di Mark Gatiss. In cabina di regia si fa notare quello che diventerà lo stile inconfondibile di Edgar Wright.

Spaced è una serie davvero divertente, nonostante siano ormai passati parecchi anni dalla prima messa in onda. Ho apprezzato in particolare i numerosi rimandi nerd e l’umorismo tipicamente inglese delle situazioni. Se non l’avete mai guardata, merita una chance: con le puntate da 25 minuti, poi, fila via che è un piacere.

The Book of Boba Fett

The Book of Boba Fett

Giando: Disney+ e Star Wars iniziano l’anno col botto con la nuova serie The Book of Boba Fett, spin-off di The Mandalorian. Scopriremo le sorti di uno dei villain (?) più amati della saga, conoscendo il suo passato ma anche il suo presente, in seguito agli avvenimenti della seconda stagione del Mandaloriano.

Non c’è che dire, qualità ancora altissima e, a discapito di una partenza forse un po’ troppo lenta, nel corso delle puntate l’azione prende sempre più piede, con l’attuale culmine nell’episodio 5. Sono prontissimo al gran finale, appuntamento a febbraio!

The Witcher – Season 2

Jedi.lord: Dopo esser tornato nel mondo moderno grazie alla mia nuova fiammante connessione ad internet, finalmente sono riuscito a recuperare l’attesa seconda stagione di The Witcher.
Io sono uno di quelli che avevano apprezzato lo sviluppo della prima stagione su due diversi piani temporali, e in generale avevo trovato la serie molto bella; questa seconda stagione per me è una conferma, grazie al maggior approfondimento sui personaggi, alla qualità tecnica decisamente superiore e in generale all’intreccio che trovo davvero interessante.

Non so quali siano le differenze con la fonte letteraria, essendomi fermato nella lettura ai soli racconti; di contro, ho apprezzato le strizzatine d’occhio alla saga videoludica.
The Witcher è una serie di cui abbiamo parlato parecchio anche a TV spenta, segno che ci stia piacendo, e che non vediamo l’ora prosegua.
Nel frattempo, sanerò la grossa mancanza di non aver mai giocato a The Witcher III!

The Witcher III – Wild Hunt

Jedi.lord: Dopo aver adorato il primo gioco dedicato allo strigo del nostro cuore, ho tergiversato per anni sul secondo, e ho perso il treno del terzo.
I tempi mi sembravano maturi per rimediare e finalmente ho fatto mia la GOTY di The Witcher III: Wild Hunt. Ho scelto la banale versione PS4 per potermela godere spaparanzato sul divano, e così sto facendo.
So che è un titolo immenso, e mi ci sto immergendo pian piano, capendo perché lo si chiama capolavoro.
Scusami, Geralt, se mi ero dimenticato di te.

Locke & Key – Season 2

Jedi.lord: Finalmente recupero la seconda stagione di una delle serie che mi era piaciuta di più l’anno passato, Locke & Key, tanto da spingermi a recuperare il fumetto originale (bellissimo, leggetelo senza indugio: si meritò il mio premio per il miglior fumetto letto l’anno scorso).
Questo nuovo gruppo di episodi parte più lento e più cupo, ma sa tenere come sempre con il fiato sospeso! Diverge ormai abbastanza dall’opera da cui deriva, tanto da rendermelo ancora più interessante; i personaggi, inoltre, crescono e conoscono un’evoluzione credibile che è forse uno degli ingredienti che rende la storia di Locke & Key così interessante.
Mi sarei aspettato una conclusione definitiva in questa stagione (che poteva starci), speriamo che la terza non mandi in vacca tutto e non deluda.

Strappare lungo i bordi

Strappare lungo i bordi

Jedi.lord: Altro recuperone che non vedevo l’ora di fare: che dire, oltre a tutto quello che è stato già detto su questa splendida opera, Strappare lungo i bordi?
Sono un grande fan di Zerocalcare fumettista, e ora lo sono anche della controparte animata. Non poteva essere altrimenti, perché sempre di lui si tratta, con un mezzo espressivo differente, maneggiato con la stessa maestria e con la stessa passione. E anche in grado, in egual misura, di tirarti gli stessi calci in faccia.
Per me, capolavoro (anche per me, ndGiando).

Tapestry

tapestry

Jedi.lord: Tapestry è un gioco estremamente divisivo, c’è chi lo ama e chi lo odia. Come tematica mi aveva sempre attratto moltissimo, ma poi le mezze stroncature e il prezzo non indifferente mi avevano fatto desistere.
Ora che è approdato su BoardGameArena ho potuto finalmente provarlo, seppur in versione virtuale (realizzata in modo magistrale, ndR).
E devo dire che capisco il perché delle critiche e dei giudizi polarizzati. Il problema, a mio avviso, è che bisogna solo capire cosa si cerca da lui: non è un titolo di civilizzazione vero e proprio, non è esente da alea e sbilanciamenti, ma penso personalmente che sia molto divertente da giocare, molto accessibile pur mostrando una bella profondità, e soprattutto ti lascia la voglia genuina di fare un’altra partita, che è la cosa più importante in un gioco.
Assolutamente da rivalutare e chissà, forse anche da tenere in collezione!

Beyond the Sun

beyond the sun

Jedi.lord: Beyond the sun è stata, per me, la grande rivelazione dell’anno passato; ora sta finalmente per uscire anche in Italia, e su questi schermi lo recensiremo prima possibile.
Grazie a BoardGameArena ho potuto scoprire questa piccola perla di gioco, che non mi stanca mai partita dopo partita e che mi ha rapito con la sua idea geniale dell’albero delle tecnologie da scoprire, che rende ogni partita divertente e sorprendente da giocare anche grazie al gusto della scoperta che danno le sue meccaniche.
Scoperta scientifica e colonizzazione di pianeti con meccanismi semplici e profondi: una ventata di freschezza, con un’estetica minimale che, personalmente, me lo fanno piacere ancora di più.
Non vedo l’ora di averlo tra le mani!

Decorum Vol. 1

Tencar: Decorum è un’opera sci-fi edita da Image Comics, portata in Italia da SaldaPress, scritta da Jonathan Hickman e illustrata da Mike Huddleston che mi ha colpito molto. Ne ho scritto, in maniera più precisa, nella recensione. Voi fatevi un favore e procuratevela perché vale, sia per la storia che per i disegni.

Archive 81 – Universi alternativi

Tencar: La prima stagione di Archive 81 – Universi Alternativi è molto intrigante e, per certi versi, mi ha ricordato un po’ le storie di Lovecraft.
Le autrice e gli autori, però, dovrebbero iniziare a fare stagioni autoconclusive e a non lasciare cliffhanger che, se la serie non dovesse essere rinnovata, rimarranno per sempre non raccontati.

Ozark

Tencar: La prima parte della quarta e ultima stagione di Ozark è davvero tanta roba, a metà tra House of Cards e Breaking Bad ma quello che mi stupisce è la calma di Martin Byrde (il protagonista, interpretato da Jason Bateman) che, anche nelle situazioni più disperate, resta con le mani in tasca, parla sempre con voce bassa e ferma e non perde la calma.

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