L’estate è ormai ampiamente alle spalle e il prossimo traguardo è dato dalle ferie di fine anno. Il prossimo mese avremo la next-gen finalmente nelle nostre case, ma intanto andiamo a vedere con cosa ci siamo sollazzati ad Ottobre e che vi consigliamo di sperimentare!
Hamilton – An American Musical
Morgana: Un fenomeno mondiale, vincitore di tutti i premi possibili tra cui 11 Tony Awards e addirittura il premio Pulitzer per la drammaturgia, Hamilton – An american musical è un musical davvero pazzesco! Grazie a Disney+ da qualche mese tutto il mondo può godersi la visione delle registrazioni delle rappresentazioni del 2015 a Broadway, così invece di dover spendere centinaia di dollari e fare lunghe ore di fila (anche se ormai ci siamo tutti abituati alle file) basterà sedersi sul divano e accendere la TV per trascorrere 3 ore immersi nell’atmosfera teatrale newyorkese.
Hamilton è stato scritto dal genio Lin-Manuel Miranda, che di recente abbiamo visto in His dark materials e Mary Poppins – Il ritorno, e da quando l’ho visto non riesco più a togliermelo dalla testa, sto imparando a memoria le canzoni…. Che sono quasi tutte rappate! La particolarità di questo musical infatti è che la storia di uno dei padri fondatori americani, Alexander Hamilton appunto, viene rivista in chiave musicale moderna con un cast quasi completamente afro americano che canta canzoni hip-hop, lasciando comunque spazio anche ad alcune classiche ballate da musical.
Tutto di questa opera grandiosa, dalle musiche studiate alla perfezione, alla scenografia semplice ma d’impatto, al cast sorprendente tra cui secondo me spicca Daveed Diggs (Snowpiercer, Black-ish) è indimenticabile, e ne consiglio assolutamente la visione.
Criminal
Gattiveria: Questo mese mi sono data all’interrogatorio: quattro nazionalità, un unico set e una dinamica semplicissima. Consiglio quindi Criminal, una recente serie Netflix con puntate autoconclusive girata in Inghilterra, Spagna, Francia e Germania. In ognuna delle edizioni la squadra investigativa è composta da pochi poliziotti i cui rapporti umani e professionali vengono appena tratteggiati per dare allo spettatore una percezione di massima del contesto. Il cuore della trama viene invece affidato ai personaggi indagati durante l’interrogatorio e chiamati a confessare la propria colpa o a scagionarsi per un crimine. Il tutto viene affidato alla capacità recitativa dei protagonisti, che senza l’escamotage del flashback devono rendere credibile il proprio personaggio. A sorpresa troverete al banco degli imputati, attori molto conosciuti. Molto ben fatto.
Morgana: Ho scoperto da poco questa chicca di Netflix, e dato che adoro le serie crime inglesi non potevo farmela scappare! Criminal – Regno Unito, composta da 2 stagioni per un totale di 7 episodi, fa parte di una serie antologica chiamata appunto Criminal composta a sua volta in totale da 12 episodi (più i 4 della seconda stagione inglese) ambientati non solo in UK ma anche in Spagna, Germania e Francia, infatti su Netflix potete trovare tutte le varie parti.
Tutti gli episodi si svolgono esclusivamente all’interno di una sala interrogatori della polizia, in cui di puntata in puntata possiamo osservare le varie tecniche di interrogatorio usate dai detective alle prese con i crimini più svariati, dall’omicidio alla tratta di esseri umani alla diffamazione su internet. Il cast è davvero eccezionale, infatti a parte gli ottimi detective, sempre gli stessi da un episodio all’altro, nel ruolo di alcuni criminali troviamo nostre vecchie conoscenze nerd come David Tennant (Doctor Who, Good Omens, Harry Potter, Jessica Jones…), Kit Harington (Game of Thrones) e Kunal Nayar (The big bang theory).
Genshin Impact
Tencar: Genshin Impact è stata una scoperta davvero sorprendente.
Action RPG con elementi gacha, disponibile – allo stato attuale – su PC, PlayStation 4 e mobile, diventa molto carino dopo la prima ora di gioco: la mappa (che sarà allargata nelle prossime settimane) è già enorme e ho speso parecchio tempo semplicemente per esplorarla.
Nonostante la meccanica gacha, è possibile non investire alcun centesimo, anche se ritengo sia giusto premiare questa casa con qualche acquisto, visto l’immenso lavoro svolto.
Una volta creato il proprio party di quattro personaggi, ognuno specializzato nell’utilizzo di un elemento (come aria, fuoco, terra etc.), è meraviglioso distruggere i nemici creando combo devastanti. Alcuni di questi personaggi vengono sbloccati andando avanti nella storia, mentre altri acquistando dei “wish” con la moneta di gioco o con i sonanti euri (ma, ripeto, non è obbligatorio).
Al netto di una piacevole grafica e una giocabilità sopra la media, ritengo Genshin Impact uno dei migliori free to play degli ultimi mesi. Provatelo e fatemi sapere!
Il Richiamo di Cthulhu
Tencar: Edito in Italia da J-Pop, Il Richiamo di Cthulhu è proposto in versione standard e in una lussuosa edizione deluxe che rende giustizia all’opera di Gou Tanabe che ha realizzato un piccolo capolavoro e lo capirete sia passando la mano sulla copertina che sfogliando qualche pagina.
Il protagonista della storia, scritta da H. P. Lovecraft su Weird Tales nel 1928 e riproposta dal maestro giapponese, è Francis Wayland Thurston che, ricevendo i diari e i documenti del suo prozio scomparso da poco in quello che sembra un incidente, entra improvvisamente in una spirale di follia.
Se amate l’horror o lo scrittore di Providence, è un must have.
Crusader Kings II
Jedi.lord: Ma come, è uscito il nuovo Crusader Kings e non ti ci sei ancora tuffato dentro a capofitto?
Ha perfettamente senso, come domanda, chi lo nega. Per giunta, se per la prima volta che decido di non fare il preorder all’uscita di un nuovo gioco Paradox, ne esce fuori un capolavoro.
Per lenire l’amarezza della rosicata, ho deciso di aspettare che correggano i (pochi difetti) e che escano i primi DLC, dando fondo invece al completissimo capitolo precedente, del quale recentemente ho finito di recuperare tutte le espansioni, perché un’altra cosa che mi innervosisce molto è non avere tutto il gioco completo.
Ebbene, mi sono ri-catapultato, dopo troppo tempo, nel favoloso simulatore di dinastia e brutalità medievale che ci ha resi tutti persone più brutte, almeno virtualmente, riscoprendo quanto poco tempo in effetti avessi dedicato a Crusader Kings II, in rapporto a quanto ne meriti effettivamente. Ed è sempre un titolo incredibile, vasto, ricco di possibilità e di possibilità di creare storie da tramandare. Certo, il terzo capitolo è più accessibile, più pulito, più bello da vedere…ma vi pare che io possa spaventarmi di fronte alla complessità? E allora via di lotte dinastiche, complotti orditi, culti misteriosi, assedi, morti in battaglia, esecuzioni esemplari e titoli nobiliari usurpati con il sorriso sulle labbra.
Cersei Lannister scansate, che qui non sopravviveresti.
IT di Stephen King
Jedi.lord: Io sono quello del gruppo che consiglia le robe misconosciute prima che diventino mainstream, e quello che arriva alle robe mainstream dopo anni che tutti ne hanno già parlato.
C’est la vie.
È per questo che ho deciso di intraprendere un viaggio che molti di voi hanno già affrontato anni fa, verso Derry, in compagni del Club dei Perdenti. Si, dopo aver visto i due film.
Ma non mi interessa: IT è incredibile, mi tiene avvinto ed avvinghiato alle sue pagine come neanche il richiamo di Pennywise. Non è un semplice libro horror, è romanzo di crescita e formazione, di cultura americana, di redenzione.
Non fatevi spaventare dalla sua mole, non la guarderete più una volta che avrete mosso i primi passi.
IT, lo ripeto, è incredibile e merita tutto il vostro tempo.
Conan il Cimmero – Chiodi Rossi
Giakimo: Grazie a un complesso e francamente noioso da riassumere cavillo legale, il personaggio di Conan il barbaro è diventato di pubblico dominio in Europa. Quindi in Francia hanno deciso di buttarsi in nuovi adattamenti di tutto il materiale scritto da Robert E. Howard sul glorioso cimmero. Star Comics sta portando in Italia questi adattamenti e l’ultimo uscito è Chiodi Rossi, scritto da Régis Hautière e disegnato da Olivier Vatine e Didier Cassegrain.
Conan e la guerriera Valeria si incontrano nella giungla e per sfuggire a un drago si ritrovano ad entrare in un’immensa fortezza priva di luce naturale a prima vista abbandonata. I due si troveranno in mezzo a un conflitto secolare e dovranno trovare un modo per uscire alla luce del sole.
La cosa che più mi piace di questa operazione editoriale, oltre alla sempre valida motivazione di poter leggere le storie leggendarie di Conan, è l’approccio grafico molto diverso dal solito al personaggio. Conan ha avuto grandissimi disegnatori nella sua lunga storia editoriale – John Buscema e Frank Frazetta su tutti – che hanno contribuito a fissarne graficamente l’immaginario. In questa collana, ogni storia è scritta e disegnata da autori diversi, con stili praticamente sempre lontani dal solito, quantomeno per il personaggio. Il duo di questo storia non fa eccezione. Vatine e Cassegrain sfoderano un gran bel fumetto, rendendo in pieno il mondo hyboriano di Conan, pur non essendo in classici artisti all’americana.
In più c’è la storia. Chiodi Rossi è uno degli ultimi racconti di Howard prima della sua morte ed è uno dei più violenti ed espliciti. Non solo avventura a base di spada e magia, ma anche tanta violenza e tante nudità. E questa è un altro dei motivi per cui sto apprezzando molto queste versioni francofone della saga di Conan. Lontane dalla spesso asfissiante puritanesimo americano, queste storie francesi sono più in linea con lo spirito originale dei racconti howardiani.
Tutti i volumi sono indipendenti tra di loro e su sette volumi usciti i quattro che ho letto sono tutti molto validi. Per cui inizio a consigliarvi questo, ma state tranquilli che anche gli altri volumi vanno benissimo uguale.
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