Nel giorno di Natale, assegniamo i Nerdando Awards 2020 per i videogames.
Vi ricordo che ogni redattrice e redattore ha scelto un titolo con il quale è entrato in contatto quest’anno e quindi non necessariamente uscito nel 2020. Il vincitore assoluto è il titolo che ha ricevuto più Awards o, in caso di pareggio, quello scelto – dopo una nuova discussione – dalla redazione.
A questo link potrete trovare tutte le informazioni sulle edizioni passate.
Clack – Among Us
Come per i giochi da tavolo, anche per quanto riguarda i videogiochi non ho avuto molti titoli per le mani. Però ce n’è uno per il quale sono veramente impazzita! Among Us è semplicissimo e allo stesso tempo geniale, se giocato con una compagnia affiatata di amici. La dimostrazione che, se realizzata bene, basta un’idea semplice per diventare un’icona.
drpbrock – Cyberpunk 2077
Cyberpunk 2077, manco a dirlo. I bug si perdonano quando una esperienza di gioco come quella piomba nella tua vita videoludica. Immersivo e dettagliato come pochi prodotti. Io impazzisco nel cercare ogni dettaglio di Night City. È davvero un’opera d’arte.
Fedrizzi – The World Ends With You: Final Remix
Lo so, lo so, The World Ends With You: Final Remix è uscito nel 2018, ma la recente notizia della prossima uscita di NEO: The Worlds Ends With You mi ha stuzzicato la voglia di riprendere in mano un titolo che avevo giochicchiato malamente troppo tempo fa. TWEWY è un gioco profondo, che tratta tematiche pesanti, ma con un gameplay avvincente ed ingegnoso, che non stanca, soprattutto se giocato in modalità docked di Nintendo Switch!
FrankieDedo – Half-Life: Alyx
Di tutti i videogiochi rilasciati quest’anno solo due si sono combattuti il titolo di mio preferito. Entrambi capolavori, entrambi appartenenti a storiche saghe FPS, forse le più importanti di sempre: Doom Eternal e Half-Life: Alyx. Ebbene, per quanto Doom Eternal sia uno dei giochi più spettacolari, divertenti e ben fatti a cui abbia mai giocato, Alyx è semplicemente a un altro livello. Considerato da alcuni la killer app del mondo VR, Alyx non è altro che un prequel di Half-Life 2, in cui interpretiamo la figlia dello scienziato Eli Vance, già comparsa in nei tre volumi del secondo capitolo della saga. La storia è abbastanza lineare e i livelli ricordano molto i primi di Half-Life 2. La differenza è che adesso, grazie al VR, si può vivere” il mondo in un modo assolutamente innovativo. Le soluzioni ai problemi che incontriamo non sono più limitate dalle capacità di interazione di un personaggio guidato da mouse e tastiera, ma sono limitate soltanto dalla nostra capacità di sfruttare il motore fisico con le nostre stesse mani. Sfondare un vetro, lanciare oggetti, nascondersi dietro un ostacolo. Il limite è il nostro corpo. I Gravity Gloves sono così perfetti e intuitivi che a un certo punto fai tua quella sensazione di onnipotenza e meraviglia e una volta tolto il casco ti viene istintivo da attirare gli oggetti con un gesto del polso. È il gioco dell’anno, ma non solo: è il primo livello del prossimo capitolo nel mondo dei videogiochi. E poi c’è quel finale.
Giando – Persona 5 Royal
Premesso che dovrei rispondere “PlayStation 5”, il mio award incondizionato va a Persona 5 Royal. Posso solo dire che l’ho platinato (cosa rara per me) e ci ho speso davvero tante tante ore, finendolo al 100%. Probabilmente il miglior JRPG di sempre per me, senza nulla togliere ai vari Final Fantasy, non tanto per le meccaniche in sé – che ho comunque apprezzato e che già conoscevo dai tempi di Persona 4 Golden – ma per la lore e “tutto ciò che c’è” intorno ai personaggi. Non ho mai visto Tokyo rappresentata in una simile, vibrante maniera, e vi assicuro che l’accuratezza, pur con qualche licenza poetica, è qualcosa di spettacolare. Grazie Atlus per avermi dato questo gioco, però adesso sono già in attesa del sequel Scramble/Strikers! Menzione d’onore doppia: Final Fantasy VII Remake (il finale l’ho adorato, hanno trollato tutti, sono dei geni) e Death Stranding (una vera e propria esperienza che sfocia nell’arte).
jedi.lord – Final Fantasy VII Remake
Se c’era un videogioco che attendevo da pazzi quest’anno, quello era The Last of Us Parte II, seguito attesissimo di uno dei miei titoli preferiti di sempre.
Mettendo da parte le ridicole polemiche che ne hanno accompagnato l’uscita (e i mesi che l’hanno preceduta), diversamente da quanto io potessi preventivare, non è lui il miglior videogioco che ho giocato durante questo strano 2020 (sarà perché in effetti l’ho appena comprato e non l’ho sviscerato praticamente per nulla), ma un altro titolo anch’esso attesissimo, da molti ma non dal sottoscritto.
Eh già, perché io Final Fantasy VII Remake non avevo intenzione di giocarlo, perlomeno non nel breve periodo.
Alla fine è andata che un Giando me lo presta, mi dice “fidati che è roba buona”, a me che non impazzisco per i JRPG ma che ho giocato con ardore e ricordo con amore proprio il settimo capitolo della Fantasia Finale della rimpianta SquareSoft.
Nulla, ci sono ricascato: nelle mie 50 e più ore di gioco, ho ritrovato dei vecchi amici, e li ho accompagnati di nuovo in un’avventura di cui ricordavo sinceramente poco. Ho trovato veramente bello il modo in cui si sia modernizzata ed espansa la prima parte della vecchia avventura, e come i personaggi siano stati resi più vivi che mai, per non parlare del comparto artistico lussureggiante. Certo, non posso dire che lo reputi un titolo perfetto e ci sono alcuni difetti che mi fanno arrabbiare, ma di sicuro è stato il mio più grande viaggio videoludico dell’anno.
LC – Final Fantasy IX
Nella puntata di Natale 2019 di NerdandOnAir proclamai che nel 2020 sarebbe uscito il miglior gioco di sempre, ovvero Mount & Blade: Bannerlord. Ebbene, diciamo che forse le mie aspettative erano un pochino troppo alte, più che altro perché, per quanto sia già giocabile e divertente, ha avuto e ha ancora bisogno di patch su patch.
Un discorso simile lo farei per un altro gioco che attendevo con ansia, vale a dire Crusader Kings III, il quale, nonostante sia forse il miglior gioco di sempre della Paradox al lancio, ha comunque bisogno di upgrade, patch e DLC per raggiungere il proprio (altissimo) potenziale.
Così, per tener viva la tradizione, voto un jrpg anche quest’anno, nello specifico Final Fantasy IX. Mi ha lasciato un po’ meno soddisfatto delle mie aspettative, tanto che non l’ho potuto mettere sopra il quinto posto nella mia classifica definitiva dei FF, ma è comunque un capolavoro senza tempo.
Morgana – Death Stranding
Death Stranding è diverso da tutto ciò che in passato ho visto e giocato. Dalla trama particolare e onirica, all’interpretazione degli attori che hanno prestato volto, movenze e voce ai personaggi, tutto in questo videogame di Hideo Kojima è superlativo. Si becca quindi il mio voto stracciando la concorrenza, anche se una menzioncina d’onore ai 2 pass di espansione di Pokémon Spada la devo fare… E anche a Persona 5 Royal.
Penny – Horizon Zero Dawn
Forse l’anno in cui ne ho iniziati di più, sicuramente quello in cui ne ho finiti di meno. The Last Of Us 2 è sicuramente il miglior titolo del 2020 che abbia giocato (nonché l’unico, essendo una ritardataria cronica), ma ce n’è uno, del 2017, che mi ha ossessionata per tutto il primo lockdown. Parlo di Horizon Zero Dawn, l’action rpg open world di Guerilla Games che vede una rossa e tenace protagonista affrontare pericolosi animali robotici e impervie location, alla ricerca del segreto che si nasconde dietro l’apocalisse che ha colpito l’umanità. La giovane Aloy, questo il nome della cacciatrice, vive infatti in un mondo post apocalittico in cui le persone vivono divise in clan e città rurali, nel quale le macchine minacciano di turbare la quiete e una pericolosa forza oscura vorrebbe raggiungere il dominio assoluto. La bellezza di grafica, musica e narrazione, la facilità di controllo e la versatilità del gioco sono solo alcuni degli elementi che l’hanno trasformato nel mio gioco preferito in assoluto. Quindi la scelta è facilissima: il mio Nerdando Award come miglior videogioco va a Horizon Zero Dawn.
Tencar – The Last of Us Part 2
Non mi emozionavo così tanto per un videogame dai tempi di Half-Life 2. The Last of Us Part 2 mi ha totalmente scombussolato con la sua magnifica storia e grazie al suo comparto tecnico di qualità eccelsa. Mi sembra giusto, però, citare Final Fantasy VII Remake, Ghost of Tsushima, Genshin Impact e, soprattutto, Demon’s Souls che mi hanno fatto compagnia per parecchi giorni ma che non sono riusciti a sconfiggere quel capolavoro di TLOU Part 2. Fatevi un favore e giocatelo. Ora.
Zeno2k – Assassin’s Creed: Valhalla
Difficile, difficilissimo… anche perché Cyberpunk 2077 non l’ho ancora cominciato e se meriterà il premio (mi sa di sì), sarà per il 2021.
Tanti i titoli che mi hanno appassionato: da Detroit (che mi ha strapazzato l’anima come pochi), a Marvel Spider-Man a Resident Evil 3, che nonostante la sua limitatezza nella durata, mi ha appassionato per ogni singolo minuto. Sul podio va di diritto Tell Me Why, opera toccante e ben scritta. The Last of Us – Part 2 non l’ho ancora terminato e quindi mi tocca mia malgrado escluderlo.
Il mio premio va (a sorpresa) ad Assassin’s Creed: Valhalla, che è a mio avviso il migliore della trilogia “reboot”: ha il merito, non solo di essere semplicemente splendido sulle console di nuova generazione, ma di integrare finalmente le missioni secondarie, le quest, e la trama principale in modo organico, senza soluzioni di continuità. Solida la trama, belli i personaggi, ispirati i dialoghi.
Non lo avrei mai detto, ma l’ultimo Assassin’s Creed è stata una rivelazione.
AND THE WINNER IS… The Last of Us Part 2
Anche quest’anno, la redazione si espressa in maniera discorde (ed è proprio per questo che la amo). Abbiamo deciso di premiare The Last of Us Part 2 sia per la storia che per la caratterizzazione dei personaggi ma soprattutto per essere stato il canto del cigno, per quanto riguarda il comparto tecnico, di PlayStation 4.
PREMIO DEL PUBBLICO: The Last of Us Part 2
Il pubblico ha votato compatto per The Last of Us Part 2.
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