Fumetti & Libri

Nerdando Awards 2020 – Fumetti

Nerdando Awards
Finalmente è giunto QUEL periodo dell’anno: la redazione premia le migliori opere con i Nerdando Awards!

Vi ricordo che ogni redattrice e redattore ha scelto un titolo con il quale è entrato in contatto quest’anno e quindi non necessariamente uscito nel 2020. Il vincitore assoluto è il titolo che ha ricevuto più Awards o, in caso di pareggio, quello scelto – dopo una nuova discussione – dalla redazione.

A questo link potrete trovare tutte le informazioni sulle edizioni passate.

Clack – Film Pop Anni ’80

Sui fumetti, sono preparata! Ho letto tantissimo quest’anno. A rubarmi il cuore però, non è un fumetto propriamente detto quanto più un saggio illustrato. Film pop anni ’80, edito da BeccoGiallo è il libro che parla direttamente al mio cuore ed è diventato subito il mio nuovo libro preferito. Cinema, cult, nostalgia ed epicità, perfettamente mescolati.
Menzione d’onore a COme VIte Distanti perché è un progetto davvero interessante.

Fedrizzi – RAPconti illustrati

Mi sono stupito, è difficile traslare la musica in disegno, ma RAPconti illustrati ci riesce alla perfezione, cambiando stile per ogni canzone e creando delle immagini estremamente evocative

Gattiveria – Tarantino. Concept art book

La straordinaria mano di Stefano Cardoselli e la mia adorazione per gli incredibili personaggi nati dalla folle mente del genio del pulp, non potevano che fare breccia nel mio cuore. Tarantino, Concept Art Book (edito da Independent Legions Publishing) racchiude in sé lo spirito che ha reso indimenticabili i personaggi di Kill Bill, Inglorious bastards, Pulp Fiction, Le iene, Django e molti altri. La capacità dell’artista di restituire con un tratto (e molti schizzi di sangue) lo spirito dei personaggi così radicati nell’immaginario collettivo senza perdere la propria personalità, è indubbiamente da premiare.

Giakimo – Copra

Quest’anno sono stato un minimo più organizzato nel mio leggere fumetti, nel senso che ho cercato di segnare quanti più fumetti letti possibile. Ho letto tante cose nuove ma ho anche fatto qualche recupero storico come il Flash Gordon di Alex Raymond e letto qualche manga come Full Metal Alchemist. Ma il mio fumetto dell’anno non può che essere Copra di Michel Fiffe, edito in Italia da Panini.
Un caleidoscopio di citazioni e influenze, Copra sprizza amore per i supereroi da tutti i pori e riconcilia col genere appassionati come me che si sono allontanati da un po’. Lontano dalle catene delle major, Fiffe fa tutto da solo e fa quello vuole. Scrive, disegna, inchiostra e fa il lettering, si è creato tutti i personaggi e li fa morire, li fa combattere, gli fa dire cose sgradevoli senza dover rendere conto a nessuno. C’è sempre incertezza su cosa succederà, non solo tra un numero e l’altro, ma anche tra una pagina all’altra. Lontano dalla decompressione massima odierna, ogni numero è esplosivo, pieno di eventi e senza un attimo di tregua.
La storia è un classico canovaccio di eroi mercenario incastrati che devono scappare dal governo e capire chi li ha accusati ingiustamente. Ma mai come in questo fumetto non si cerca l’originalità della trama, ma la vitalità grafica. Fiffe sembra Frank Miller sotto acidi e questo è ottimo. Soprattutto Fiffe s’impegna a costruire tavole sempre più geniali e complesse, rendendo la lettura sempre originale e spingendo al massimo le potenzialità del fumetto.
Copra non poteva essere altro che un fumetto e meno male che lo è.

Giando – Scheletri

Il mio voto quest’anno va a Scheletri del buon Zerocalcare, edito da Bao Publishing. Un fumetto che mi ha riportato alla mente le storie più “oniriche” dell’autore di Rebibbia, dove ho apprezzato molto il tono più cupo e maturo della storia e anche una serie di scelte stilistiche che differenziano questa nuova uscita dalle ultime produzioni. Zerocalcare ci sbatte in faccia una storia dalle tinte pulp, con realtà e immaginazione che si fondono, e ho concluso il libro chiedendomi – e forse sperando – quanto di ciò che è stato raccontato fosse effettivamente successo durante la gioventù dell’autore. Menzione d’onore: Minamoto-kun Monogatari, consigliato dall’ottimo LC, semplicemente un manga che ho divorato. Ma ne parleremo un’altra volta.

jedi.lord – Samuel Stern

Come ripeto ogni anno, una delle mie attività nerd preferite è leggere fumetti. E come ogni anni rimango sempre interdetto nel dover scegliere quale sia quello cui assegnare il mio voto.
Quest’anno il mio voto voglio darlo al coraggio e alla qualità di una serie che ha scelto di rivolgersi esplicitamente e direttamente al morente (o perlomeno, così sembra in ogni discorso che lo riguardi) mercato delle edicole, e farlo con un prodotto che, di primo acchito, può sembrare tutto tranne che innovativo. Sto parlando di Samuel Stern, coraggiosa scommessa di Bugs Comics e dei suoi curatori Massimiliano Filadoro e Gianmarco Fumasoli, che si incasella nel genere horror ma che ho avuto il piacere di scoprire quanto le etichette possano essere molto, molto riduttive.
È presto detto: l’horror non è il mio genere preferito, e se non fosse stato per la redazione di Nerdando.com sarei rimasto con il mio bel pregiudizio per sempre. Invece in mezzo al marasma di un genere inflazionatissimo, ho scoperto tante robette interessanti, e Samuel Stern per me è stata una grossa sorpresa.
Non si tratta assolutamente di un becero clone di Dylan Dog come troppi temevano, e sono rimasto affascinato dallo sguardo alternativo che dà del tema della possessione e all’origine dei demoni, come scrivevo anche tempo fa in una recensione. I personaggi sono interessanti, le storie mai banali e i finali volutamente amari riescono a lasciare qualcosa in chi legge, e ciò dovrebbe valere anche per tutte le letture cosiddette di evasione. In particolare, mi sento di fare i complimenti al team creativo di Samuel Stern per l’episodio “Valery”, che è il perfetto esempio e la summa di tutto ciò che in questo primo anno di vita della testata ho particolarmente apprezzato.
La menzione d’onore quest’anno la merita Outer Darkness, altra serie che mi ha stupito davvero, una storia di fantascienza che mi ha stupito per ritmo e trovate originali, che consiglio a tutti gli amanti del genere, trekkers e non.

LC – Do it one more time

Per ragioni varie, questo è stato un anno molto strano per me per quanto riguarda i fumetti, anche e soprattutto visto il forzato esilio dalla mia fumetteria di fiducia. Allo stesso tempo però, è stato l’anno in cui ho deciso di dedicarmi seriamente ai webtoon coreani, scoprendone di validi e di, uhm, discutibili.
Il migliore fino ad ora si è rivelato indubbiamente Do it one more time, una sorta di fusione tra Marriage Story e il classico fumetto di “persone che rivivono e cambiano il proprio passato”. Per spiegarlo in breve, parla della storia di una coppia sull’orlo del divorzio che si ritrova a tornare alla notte in si erano conosciuti. Da una premessa piuttosto banale però, scaturisce una storia che mette a nudo tutti i problemi del matrimonio e le rinunce a cui può portare, in un’analisi realistica e per certi versi deprimente, ma con delle gocce di speranza.
(p.s. se Haikyuu finiva 30-40 capitoli prima, questo award sarebbe stato suo).

Morgana – Andrà tutto bene

Le strisce quotidiane del Maestro Ortolani mi hanno accompagnata durante i giorni più duri del primo lockdown, e ho acquistato la versione cartacea completa di Andrà tutto bene (edito da Feltrinelli Comics) al day one, per cui do il mio Nerdando Award al fumetto che secondo me più rappresenta questo malefico 2020. Inoltre, secondo me, Ortolani meriterebbe un premio per ogni cosa che fa, menzione d’onore in particolare al suo bellissimo Cinzia.

Penny – COme VIte Distanti

Come ogni anno la scelta è difficilissima: La Terra, il Cielo, i Corvi (Radice e Turconi, ed. Bao Publishing) mi ha colpita profondamente e così anche Anestesia (Fumettibrutti, ed. Feltrinelli Comics), ma visto l’anno in corso, assegno il mio Nerdando Award a COme VIte Distanti (Arf in collaborazione con Pressup). Del fumetto vi ho già parlato nella recensione, ma per chi non l’avesse letta, ecco due righe al volo. COme VIte Distanti è un fumetto corale al quale hanno partecipato oltre 90 persone, creando una sola storia scritta, disegnata e colorata da un folto gruppo di artisti che hanno voluto mettersi in gioco. Il risultato è davvero molto apprezzabile e l’intero incasso è andato in beneficienza, a coronare un eccellente gioco di squadra che si merita di vincere.

Tencar – Il Richiamo di Cthulhu

Ne ho scritto a lungo nella recensione e lo ribadisco: Il Richiamo di Cthulhu, opera di Gou Tanabe edito in Italia da J-Pop vince a mani basse il mio awards.
La rivisitazione dei racconti di Lovecraft del maestro giapponese è magistrale sia nei testi che nei disegni e ogni pagina trasuda passione e rispetto per l’autore di Providence.
La versione deluxe del volume è un qualcosa di prezioso da esporre in libreria.

Zeno2k – Su un raggio di sole

Non ho avuto modo di leggere molti fumetti, ma ho recuperato un bel volume di Spider-Man questa estate (avevo appena terminato di giocare il videogioco su PS4) e devo dire che la narrativa mi ha entusiasmato, così come la comparsa di personaggi davvero ben descritti, come Gatta Nera e Nighcrawler. Il tema, oltretutto, era quanto mai attuale: con ricerca di vendetta, redenzione, abusi sessuali e giochi di potere.
Una menzione d’onore va all’opera di Leo Ortolani: ha accompagnato con intelligente ironia la pandemia di quest’anno, grazie alle sue strisce abbiamo potuto sorridere dei guai e riflettere. Da non dimenticare anche il toccante Bedelia, uscito da poco, che mi ha davvero colpito.
Alla fine il premio non può che andare a Su un raggio di sole, graphic novel (edita da Bao Publishing) della giovanissima Tillie Walden, che ridisegna e ripensa la fantascienza in modo emotivo e familiare, fondendola con sentimenti ed emozioni concreti, reali e che ognuno di noi ha provato sulla sua pelle.

And the winner is… Samuel Stern

Abbiamo deciso di premiare il coraggio di Bugs Comics, creare nuove serie, in questo periodo, è complicato e Samuel Stern si è rivelato un piccolo tesoro.

Premio del pubblico: Il Richiamo di Cthulhu

I nostri lettori, all’interno del Gruppo Facebook di Nerdando, hanno votato all’unisono per Il Richiamo di Cthulhu, edito da J-Pop.

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