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Final Fantasy VII – Dal Peggiore al Migliore #6

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando legga qui.

La classifica fino ad ora:

 

Final Fantasy VII, o FFVII, è il capitolo più famoso e più popolare della saga, uno di quelli che è in quasi tutte le liste dei “migliori giochi mai fatti”, “giochi più influenti” e così via. Qui però non arriva nemmeno sul podio.

Prima di andare ad analizzare il perché in dettaglio, il motivo in breve è semplice: sebbene FFVII sia un gioco incredibilmente bello, gli altri tre sono semplicemente meglio. Non c’è questo distacco abissale, anzi soprattutto con i prossimi due la distanza è minima e scegliere come ordinarli mi ha causato non pochi problemi.

Inoltre, se posso permettermi uno sfogo, credo che molti dei giudizi su FFVII siano influenzati dalla popolarità del gioco stesso, che però da un lato è legata a fattori del tutto esterni al gioco in sé, ma piuttosto alla Play Station, e dall’altro non è un fattore rilevante in un’analisi seria.

Per fare un paragone che capirò solo io: Final Fantasy VII è come Images and Words, indubbiamente l’album più apprezzato dei Dream Theater e sicuramente un capolavoro. Ciò non toglie che Awake sia meglio.

Paragone inutile finito, buttiamoci dentro FFVII.

Per precisione, la versione di cui parlerò è quella per PC vecchia, non quella per Steam.

Trama [4/5]

La trama di FFVII ha due problemi principali, che prevengono il metterla sopra quella dei tre giochi rimanenti, anzi lo stesso FFIX ne aveva una migliore.

Il primo problema è nel modo in cui è sbilanciata: la prima parte, quella a Midgar, è chiaramente la migliore. Forse è la parte più bella di qualunque Final Fantasy. Mi spingo ancora più avanti: forse è la miglior parte di qualunque jrpg io abbia mai giocato (l’arco di Meirchio a Tales of Berseria è il concorrente principale).

Da lì in poi però il gioco è in perenne calo e, per quanto raggiunga di nuovo picchi elevati, non tornerà mai su quel livello.

Personalmente questo squilibrio mi rovina un po’ il gioco: non solo perché le aspettative per il resto del gioco finiscono per essere deluse come quelle su delle cosplayer a Lucca, ma anche perché inevitabilmente mi ha fatto passare tutto il gioco pensando quanto figo sarebbe stato tornare a Midgar, invece di andare a zonzo per il mondo in città più o meno dimenticabili.

Il secondo problema che ho con la trama di FFVII è sul come viene sviluppata la storia attorno alle tematiche principali della stessa. In Final Fantasy VII infatti, la trama ruota attorno al tema dell’identità ed a quello della cupidigia: i protagonisti devono capire o ristabilire chi sono ed il loro ruolo nel mondo e nel mentre devono impedire che la Shinra, nella sua sete infinita di profitti, finisca per consumare letteralmente il mondo.

Tutto molto bello, ma nello sviluppare queste due tematiche, dall’uscita di Midgar in poi, i nostri non faranno altro che tornare alle radici di Final Fantasy: “vai là e trova x”, “prendiamo y per convincere z”, “ci serve questo per sbloccare quello”.

Per quasi tutto il tempo in teoria starebbero inseguendo Sephiroth, ma la verità è che è più una scusa che altro per muovere la storia da un punto all’altro della mappa, visto che non ci si confrontano praticamente mai (ed anche quando lo “incontrano”, in realtà è Jenova, ma parleremo di questo nella prossima sezione).

Ciò non toglie che, come detto, il modo in cui sono trattate le tematiche principali del gioco è splendido e che il gioco è ricco di momenti epici, da Cloud in moto alla distruzione di Diamond e Sapphire Weapon.

La vicenda personale di Cloud, dalla confusione sul chi è al controllo delle cellule di Jenova, mi piace parecchio e trovo che sia stata un’idea splendida l’introdurre questo tipo di problemi sul protagonista, piuttosto che su un personaggio secondario come avviene di recente.

L’unico problema che ho con la cosa è che non capisco come o perché Tifa e Aerith non gli facciano mai notare che, uhm, ha la spada dell’ex di Aerith e quello che dice a Tifa non ha senso. Posso capire all’inizio, ma da quando iniziano ad inseguire Sephiroth in poi non mi spiego il perché non ne discutano, quanto meno tra di loro.

Parlando delle altre sottotrame, trovo che ci siano alti (tipo quella di Barret o un po’ tutto ciò che riguarda la Shinra) e bassi (Cosmo Canyon… avrà anche una musica splendida, ma mi ha annoiato a non finire).

Mi sembra però di essere stato troppo critico fino ad ora però. Mettiamola così: la trama di FFVII fila alla perfezione ed è soddisfacente se non siete dei rompiballe puntigliosi come me.

Personaggi [4/5]

I personaggi principali trovo siano uno dei punti più controversi di FFVII: se per alcuni Cloud è un po’ un pesce lesso, personalmente ritengo che il suo sviluppo, il suo raggiungere quell’identità vera che lo eludeva è uno degli archi migliori di tutti i Final Fantasy. Non credo che l’essere carismatico debba essere necessariamente una prerogativa.

Per gli altri si può dire lo stesso: quasi tutti affrontano il loro percorso che li porta ad accettare, ritrovare o riaffermare chi sono ed il loro ruolo nella vicenda. Ognuno, con l’esclusione di Vincent che è un personaggio opzionale, ha i propri momenti.

L’unico che non mi ha mai convinto e che è sempre sembrato infilato a forza nella storia è Caitsith. Più che altro, l’idea di un personaggio traditore (che ci fosse una redenzione o no) mi sembrava interessante, invece non porta essenzialmente a niente.

Detto ciò però, non ho mai visto il cast di FFVII come il migliore. Non so bene spiegarmi il perché, ma non c’è un singolo personaggio a cui mi sia legato particolarmente o che mi viene in mente quanto penso ai miei personaggi preferiti tra tutti i Final Fantasy. Senza dubbio è dovuto a preferenze ed affinità mie personali, ma beh, qualcosa dovrà pur significare.

Per quanto riguarda i personaggi secondari, facendo questa serie di articoli mi sono reso conto di una cosa: se escludiamo i villain secondari, FFVII ne ha pochissimi, soprattutto da quando si esce da Midgar. Dio è probabilmente l’eccezione più importante ed è fantastico.

L’assenza di personaggi secondari rilevanti non è un gran problema e non lo conto come un punto a sfavore di FFVII… ma è anche piuttosto sorprendente ammetto.

Passiamo quindi agli antagonisti ed iniziamo subito mettendo in chiaro una cosa.

Un secondo, devo prendere il fiato… e-ehm…

LA SHINRA E RUFUS E HOJO NELLO SPECIFICO SONO DEGLI ANTAGONISTI MOLTO PIÙ INTERESSANTI DI QUANTO NON SIA SEPHIROTH CHE DEVE LA SUA FAMA ED IL SUO APPREZZAMENTO MOLTO PIÙ AL SUO STILE ED ALLA COLONNA SONORA CHE NON A QU-coff-QUELLO CHE È COME PERSONAGGIO ANCHE PERCHÉ IN REALTÀ SE CI PENSATE QUASI TUTTO IL TEMPO A FARE COSE E PERSINO AD UCCIDERE AERI-coffcoff-Aerith era Jenova e non lui, a meno che non mi diciate che lui era completamente fuso con Jenova, ma è più plausibile che lui semplicemente la comandasse come faceva con Cloud, piuttosto che fosse effettivamente lui in persona.

Fino ad ora, nell’analisi dei vari Final Fantasy, ho spesso fatto notare come gli antagonisti principali mirassero alla dominazione assoluta o alla distruzione completa. In questo caso, abbiamo la Shinra che ricopre il primo ruolo e Sephiroth il secondo.

L’idea che il ruolo della dominazione sia preso da una gigantesca corporazione, con il suo esercito privato, il suo turbocapitalismo sfrenato che sta succhiando la linfa vitale dal mondo e che sia nella sua essenza una metafora della società moderna mi piace molto più dell’ennesimo esperimento di supersoldato fallito che perde la testa e decide di distruggere il mondo perché crede di essere figlio di un’entità aliena (forse dovrei giocare a Bioshock).

Nei due personaggi di Hojo e Rufus vediamo poi i due lati peggiori di questo tipo di strutture: l’oscuro scienziato che ha rinunciato alla sua umanità, Jojo (cit) in nome di una scienza senza freni ed il carismatico CEO che si crede sopra tutto e tutti, persino il pianeta stesso.

Durante il gioco, trovavo molto più interessante e divertente confrontarmi con loro e con la folta schiera di sottoposti, piuttosto che l’ennesimo incontro di dieci secondi con Sephiroth che appariva, faceva sfoggio della sua figaggine e spariva, lasciandomi a combattere con una versione di Jenova.

Non voglio che travisiate le mie parole però: non trovo che si tratti di un cattivo fatto male o altro, anzi, e come detto, mi è piaciuto molto come controllasse Cloud, portandolo alla paranoia. In molti lo considerano un gran cattivo perché uccide Aerith. Bah… Vari altri antagonisti di Final Fantasy fanno lo stesso e, personalmente, Aerith nemmeno mi stava particolarmente simpatica.

In breve, trovo sia valido, ma meno interessante della Shinra nel suo complesso.

Ambientazione [5/5]

FFVII ha la miglior ambientazione di tutti i Final Fantasy in Midgar… peccato che poi il resto della mappa sia abbastanza anonimo.

In generale, FFVII è forse quello con il setting più moderno tra i primi 9 Final Fantasy e le aree dove questa modernità distorta e distopica viene mostrata di più, come Midgar ed il Gold Saucer, rendono meglio.

Le altre, al contrario, finiscono per essere un po’ banali e si salvano solo grazie alla piccola infusione di lore che viene messa nella maggior parte dei luoghi, come in Wutai o Cosmo Canyon.

Dall’altro lato, FFVII, insieme a FFIX, è quello in cui più di tutti ci si è soffermati sul pianeta stesso, che ci viene mostrato quasi come una creatura vivente e con i suoi anticorpi nella forma delle Weapon. Anche quest’idea mi è piaciuta nella sua originalità e nel suo contrasto, di nuovo, con la Shinra ed i suoi obiettivi e metodi.

Combattimenti e sistema di avanzamento [5/5]

Il punto migliore di FFVII e quello in cui è, a mio parere, il migliore di tutti è il gioco in quanto tale: è divertente, è strategico, ha le giuste sfide, è originale senza essere fatto a caso ed è bilanciato.

Il modo in cui funzionano le materia è la perfetta combinazione tra un sistema “libero” ed il job system, consentendo a qualunque personaggio di fare sostanzialmente qualunque ruolo sia necessario, senza che questo richieda di livellare per ore quel personaggio in quel ruolo.

Rispetto alle gemme di FFIX per dire, le materia sono non soltanto molto più convenienti, ma danno la possibilità ed il tempo di provare ogni skill, evocazione e magia (che tra l’altro sono bilanciate nel corso del gioco, cosa che manca in FFIX ed anche in FFVIII, nonostante un sistema simile).

Il funzionamento delle limit è, di nuovo, il migliore nei giochi che le hanno, consentendo di usarle quando vale la pena e con effetti apprezzabili sul combattimento.

Di per sé, il party da tre personaggi mi piace meno di quello da quattro, ma qui funziona bene ed anche l’altra critica che potrei muovergli, cioè che solitamente preferisco personaggi con skill individuali che li rendano unici com’è in FFIX ed FFVI, è mitigata dal modo in cui funzionano le limit e, semplicemente, da quanto funzioni bene tutto il resto.

Tra tutti i jrpg che ho giocato non ne ricordo uno in cui livellare era divertente (non “non noioso”) quanto in FFVII, che è la prova di quanto il sistema funzionasse.

La difficoltà del gioco poi, escluso il boss finale che è ridicolmente scarso come in purtroppo troppi giochi, è sempre appropriata e mai frustrantemente facile o difficile. I due boss opzionali, Emerald e Ruby Weapon (più la Ultima, che è semi-opzionale), sono una sfida valida che richiede un’appropriata preparazione e strategia, come dovrebbe essere.

Questo tra l’altro ci porta all’altro argomento in cui FFVII è il migliore: i mini-giochi. Sebbene la medaglia di miglior mini-gioco vada a Triple Triad di FFVIII, tutti i vari mini-giochi che vanno fatti o si possono fare in Final Fantasy VII sono divertenti (anche se ammetto che alla trentesima volta, la corsa dei chocobo stufa un po’).

E poi voglio dire, uno dei mini-giochi è una gara di schiaffi

Musiche [5/5]

FFVII come gli immediati predecessori e successori ha una colonna sonora magnifica. Those who fight further, la musica dei boss, è la migliore di qualunque Final Fantasy e One-Winged Angel, sebbene sopravvalutata, è la terza migliore tra quelle dei boss finali.

Il tema principale ha quell’atmosfera leggermente malinconica che è perfetta per la storia e per immergersi in quello che è un mondo a tutti gli effetti piuttosto tetro.

Jenova e Bomb Mission sia nella versione originale, sia in quella orchestrale di Distant Worlds, sono anche ai primi posti tra le musiche di qualunque Final Fantasy. Peccato solo per il tema di Aerith che sembra palesemente ripreso da FFVI.

Alla luce di tutto ciò direi che FFVII ha la seconda miglior colonna sonora di tutta la saga, con un distacco veramente minimo dalla prima.

Connessioni

FFVII è quello che più di tutti parla del problema della modernizzazione e dell’uso improprio di scienza e tecnologia, un tema che lo accomuna con FFVI, dove però era trattato ancora in modo più fantasy.

L’altra connessione tra VI e VII è quella tra gli antagonisti, ovvero Kefka e Sephiroth: entrambi sono esperimenti falliti che perdono il lume della ragione e decidono che è il caso di distruggere tutto.

Tuttavia, trovo che le loro motivazioni siano essenzialmente diverse e che a considerarli semplicemente dei pazzi sciroccati che vogliono distruggere il mondo si sottovaluti la profondità dei due. Sephiroth infatti, nello scoprire la propria natura, perde le certezze nella propria identità. Come può un supersoldato invidiato da tutti essere nient’altro che un mezzo alieno? È questa crisi che lo porta a reinventarsi come distruttore del mondo, accettando che la sua natura è quella del mostro piuttosto che quella dell’uomo. Quanto a Kefka… ne parleremo nell’articolo su FFVI.

Con FFVIII, FFVII condivide l’amnesia dei protagonisti e come questa li porti a non realizzare punti cruciali del proprio passato per molto della storia. Si tratta però di un argomento trattato in modo molto diverso e con risultati diversi purtroppo, come vedremo nell’articolo su FFVIII.

Conclusioni [5/5]

FFVII, oltre ad essere il capitolo più popolare, è considerato da molti il migliore di tutti. Sebbene non sia d’accordo, capisco il perché di questo giudizio: è un gioco favoloso con pochissimi punti deboli e, sotto alcuni aspetti, è persino meglio di quelli che ho messo più in alto in questa classifica.

La sua posizione giusto fuori dal podio è dovuta solo al fatto che quei tre capitoli sono, incredibilmente, ancora meglio ed ancora più vicini alla perfezione.

Detto ciò, non troverei nulla di sbagliato nel considerarlo il terzo o il secondo migliore: si tratta di tre capitoli più o meno sullo stesso piano e tutti ugualmente inferiori al migliore di tutti.

 

Questo è quanto per FFVII. Nel prossimo articolo vi parlerò del terzo miglior Final Fantasy: FFIV.

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