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Hill House – Quando l’incubo è in casa

Hill House

Iniziamo l’anno nuovo con una serie TV da paura. E non solo per la spettacolare casa dell’orrore protagonista assoluta di Hill House, ma per la trama brillante e ben costruita, la capacità di evitare i più comuni cliché legati al genere e di riuscire a farti fare qualche balzo per lo shock imprevisto anche se credi che l’horror ti faccia un baffo.

Recensione

Ognuno di noi conserva nei ricordi un’immagine, una sensazione o una storia legata alla casa in cui si è vissuti da bambini. Qualche volta bellissima, altre volte meno. In questo caso un incubo che condiziona tutta la tua vita, pur facendo parte del passato.

Personalmente l’horror non è il mio genere, non tanto perché mi spaventi quanto per il fatto che spesso lo trovi noioso e prevedibile.
Dopo un’adolescenza piena di La casa, La chiesa, L’esorcista, The Hitcher, Morte a 33 giri ed altri classiconi, difficilmente ho trovato qualche trama capace di spaventarmi ed entusiasmarmi allo stesso tempo con contenuti davvero nuovi. Fino all’arrivo di Hill House.

Visivamente curatissima, ognuna delle dieci puntate porta lo spettatore in uno stato che si alterna tra la curiosità di vedere ogni singolo istante con crescente avidità e l’allerta per la prossima occasione di terrore che lo farà balzare lontano dallo schermo. La trama salta dal presente al passato con una serie di flashback che permettono di costruire un po’ per volta la storia di tutti i protagonisti, in modo molto ben dettagliato e comunque facile da seguire. Vi troverete a guardare e riguardare più scene per capire meglio cosa vi abbia dato quella strana sensazione di aver notato qualcosa di anomalo, posso garantirvelo.

Carla Gugino e Timothy Hutton sono già noti per la qualità del loro lavoro, ma anche gli altri protagonisti, tutti, sono davvero bravi e riescono a tenerti incollato allo schermo fino all’ultimo minuto. Davvero una serie riuscita.

Trama

Hugh e Liv Crain decidono di acquistare una strepitosa casa vittoriana, ristrutturarla in 8 settimane e rivenderla per acquistare una nuova dimora in cui risiedere con i cinque figli Steven, Shirley, Theo ed i gemelli Luke e Nell.

Le cose però vanno diversamente da quanto previsto: la casa è bellissima e piena di stanze, ma nasconde fantasmi e segreti che rendono impossibile ai ragazzi il trascorrervi la notte serenamente. Da bravi genitori i due cercano di rassicurare i loro piccoli adducendo all’età avanzata della casa rumori e ombre che facilmente possono suggestionare e procurare brutti sogni. E fin qui tutto piuttosto ordinario, almeno fino al momento in cui Liv comincia a percepire che c’è davvero qualcosa di anomalo ed inquietante e Hugh scopre che il custode e la moglie non si azzardano ad entrare nella casa dopo il tramonto.

Parallelamente la trama si snoda tra le vite di Hugh e dei suoi figli ormai diventati adulti. Steven è diventato un acclamato scrittore di racconti dell’orrore ispirati a quanto visto nella casa dai fratelli, Luke è perso nel vortice della tossicodipendenza e passa il suo tempo ad entrare ed uscire da centri di rehab, Shirley gestisce insieme al marito un’impresa di pompe funebri, Nell cerca di sopravvivere allo shock subito da bambina e Theodora diventa una psicologa infantile con doti molto particolari.

Nessuno di loro riesce nemmeno a distanza di anni a liberarsi dall’incubo vissuto all’interno della casa fino a che…

Cast

Mike Flanaghan è il prodigioso regista che è riuscito con grandissima cura a costruire un’atmosfera che gradualmente attrae ed inquieta lo spettatore. Già lo avevamo conosciuto dietro la macchina da presa per Il gioco di Gerald, sempre con la burrosa Carla Gugino. Il più grande dei fratelli Craig è interpretato dall’olandese Michiel Huisman (il Daario Naharis visto nella quarta stagione di GoT), mentre Hugh da giovane ha il volto di Henry Jackson Thomas (il bambino di E.T.) e del premio Oscar Timothy Hutton da grande, straordinario.

Progetto

La serie tv è basata sul romanzo gothic horror L’incubo di Hill House scritto da Shirley Jackson e pubblicato nel 1959.
Il libro è stato fonte di ispirazione per innumerevoli opere su agghiaccianti dimore piene di sorprese e vi hanno attinto autori con Stephen King in primis.
Disponibile su Netflix dal 5 ottobre scorso, la prima stagione è articolata su 10 episodi che hanno ricevuto un’approvazione del 94% su Rotten Tomatoes. Già girano voci sulla realizzazione di una seconda stagione, che sono sicura, non tarderà ad arrivare. In rete è possibile trovare numerosi video che svelano il numero impressionante di inquietanti presenze nascoste all’interno delle scene di ogni puntata.

Altra curiosità: il regista ha volutamente reso omaggio alla serie del Doctor Who, di cui è un appassionato fan, con una citazione all’Undicesimo Dottore. Nel secondo episodio, infatti, Liv consola la figlia ricordandole che “alla fine, siamo tutti storie”, una delle frasi più iconiche del lungo monologo con cui Steven Moffat fa congedare Eleven dalla piccola Amelia Pond.

Nerdando in breve

Hill House è uno strepitoso horror familiare di alto livello, capace di scuotere anche lo spettatore più avvezzo al genere.

Nerdandometro: [usr 4.8]

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