Giochi da tavolo

Le Havre Edizione Completa – Gestione del porto

Recensione

Ma come, non è uscito secoli fa? Tipo ai tempi in cui stavamo dismettendo il Monopoly per la prima volta?
Ebbene sì: ma Asmodee Italia ha deciso di farci un bel regalo e pubblicare questa Edizione Completa del capolavoro di Uwe Rosenberg che include oltre alle carte Edificio Speciale regolari, anche le carte Edificio Speciali dell’espansione Le Grande Hameau e tutte le carte bonus pubblicate.
Insomma: se avete sempre voluto averlo e non siete mai riusciti ad assicurarvene una copia, questa è l’occasione che fa per voi.

Meccaniche di gioco

Le Havre è un gioco rilasciato nel lontanissimo 2008, motivo per cui un’articolo dedicato alle sue meccaniche non avrebbe molto senso. Si tratta di un’edizione completa, che integra sì le espansioni, ma che non cambia nulla del gameplay originale. Oltretutto stiamo parlando di un gestionale davvero complesso, per cui correremmo il rischio di riprendere pedissequamente il manuale o, peggio, darne un’infarinatura superficiale.
Optiamo quindi per un’analisi di tipo diverso.

Per chi non lo sapesse, Le Havre ci porta a gestire il porto della città francese da cui trae il nome. Lo scopo è quello di fare quanti più soldi possibili (franchi) e per farlo dovremo organizzare al meglio le nostre attività portuali, come la raccolta merci e loro miglioramento, utilizzo e compravendita degli edifici e delle navi. Non mancano la possibilità di interazione con gli altri giocatori e di aprire all’occorrenza debiti (da ripagare) con la banca.

La difficoltà del gioco, che richiede un minutaggio importante e spremuta di meningi da capogiro, non consiste quindi tanto nelle azioni da svolgere, ma dalla stratificazione di combinazioni possibili: comprare o non comprare? Vendere o tenere? Potenziare o risparmiare il denaro? Chiedere un prestito o svendere gli edifici?
Insomma, non è un titolo per tutti: le regole sono davvero molte e gli incroci possono portare i giocatori meno agguerriti alla paralisi da analisi, ovvero la morte del gioco. Se rimaniamo bloccati mezz’ora a decidere quale mossa fare, potremmo accorgerci che nel frattempo gli altri giocatori sono svenuti, addormentati o semplicemente hanno optato per una gita in campagna lasciandoci da soli al tavolo.

Come dovremmo approcciare quindi un titolo come questo?
Intanto dobbiamo capire se è la tipologia di titolo che fa per noi e se siamo disposti a metterci attorno al tavolo per l’ora e mezza minima indispensabile (ma contante almeno 2 ore per le prime partite). Non solo: dovete amare anche particolarmente i giochi con l’ambientazione ben definita, se siete appassionati di astratti decisamente non è il vostro titolo; ma soprattutto vi deve piacere la strategia dura e pura.

Ci sono molti titoli che mettono in campo diverse tipologie di approcci e diversi modi di vincere col risultato, talvolta, di cadere nella così detta “insalata di punti“. Penso ad esempio a due titoli che amo molto, come Golem e Great Western Trail. Questi giochi hanno il sicuro vantaggio di dare la possibilità di essere approcciati con strategie diversi, ma cedono il fianco al classico rovescio della medaglia: tenere il piede in più scarpe difficilmente è una strategia che paga, mentre per massimizzare il punteggio è meglio concentrarsi su una sola strategia.

In Le Havre il focus è invece estremamente concentrato sulla gestione del porto, degli edifici e soprattutto delle risorse: sono ben otto che, una volta migliorate, arrivano a raddoppiare. Come detto le scelte alla fine non sono tanto nelle azioni, che sono solo due, ma strettamente connesse alle possibilità messe in campo dagli edifici, che cambieranno ad ogni partita. La variabilità è davvero importante e in questa scatola troviamo ben 30 carte edificio speciale aggiuntive, per cui è praticamente impossibile trovarsi davanti a due partite uguali.

Non solo, ed è questo uno dei tanti pregi di quel genio di Uwe Rosemberg, ma Le Havre vanta un’incredibile livello di scalabilità e bilanciamento che ci consentirà di goderci a pieno partite anche in solitario, e sebbene non sia uno dei miei punti di attenzione, per quanti invece amano intavolare anche da soli i giochi da tavolo, qui troveranno la solidità di cui avranno bisogno per divertirsi.

Concludendo: questo è un titolo che, personalmente, credo dovrebbe essere presente nelle librerie di tutti anche se non verrà intavolato spesso o se richiederà serate dedicate ai giocatori giusti. Non lo apparecchierete mai con vostra suocera e coi vostri figli forse solo tra molti anni, ma resta un titolo assolutamente imprescindibile per tutti gli appassionati dei gestione risorse.

Materiali

Le Havre Edizione Completa si presenta con un tabellone unico, che rappresenta il porto della città, attorno a cui andremo a collocare le carte edifici, nave, prestiti e le risorse che si presentano in quantità imponente. Il manuale stesso suggerisce di lasciare tutto nella scatola ed estrarre solo all’occorrenza i token necessari, oltre al fatto che, come detto, useremo ben poche carte di quelle disponibili in una singola partita.

Per questo motivo, se devo trovare un difetto per questa edizione completa, voglio segnalare che seppur ricca di ziplock, la scatola manca completamente di organizzatore e con un titolo così ricco di componenti e con un setup non rapidissimo, sarebbe stato invece un’accortezza in più di quelle che si fanno apprezzare.
Se state pensando che sto andando a cercare il pelo nell’uovo, ebbene: è esattamente così. Le Havre è praticamente inattaccabile, non adatto a tutti certo, ma per i giocatori giusti si avvicina molto al concetto di perfezione.

Personalmente lo colloco al secondo posto dietro solo a sua maestà Puerto Rico, ormai annoverabile tra i classici, ma che avrà sempre il merito di poter essere giocato anche da giocatori meno esperti.

Conclusioni

Elegante, raffinato, ma tremendamente punitivo. Le Havre si conferma essere uno dei giochi da tavolo più belli mai prodotti, una perla assoluta di zio Uwe, ma non è sicuramente un gioco per tutti: Le Havre è a tutti gli effetti un cinghialone, micidiale per chi lo approccia a cuor leggero e senza il giusto grano salis.
Ciò non toglie che sia un vero capolavoro e che, come detto, non dovrebbe mancare nella libreria di tutti gli appassionati di german.

Nerdando in breve

Le Havre Edizione Completa è l’edizione definitiva del capolavoro di Uwe Rosenberg.

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