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Nerdando Awards 2022 – Serie TV

Nerdando Awards

Dopo i Fumetti, premiamo le Serie TV. Ogni membro della redazione ha votato il suo preferito del 2022, il prodotto che ha maggiormente colpito per messa in scena, emozioni, spettacolarità e storia. Il vincitore della categoria, come sempre, è il titolo che ha guadagnato più voti.

A questo link potrete trovare tutte le informazioni sulle edizioni passate.

Clack – Mercoledì

Che annata per il piccolo schermo! Quest’anno abbiamo potuto guardare davvero tanti prodotti interessanti – a dimostrazione di quanto le produzioni televisive abbiano sempre meno da invidiare a quelle cinematografiche – e non è stato semplice scegliere una serie su tutte. Alla fine, ho scelto Mercoledì perché l’operazione tentata da Netflix con questa serie era scivolososissima ma il risultato supera le aspettative. Mercoledì rispetta il prototipo pur delineandosi con una propria decisa personalità e ci presenta una trama senza dubbio teen ma ricca di suspense e colpi di scena. E poi il cast! Jenna Ortega è stata superba nei panni della protagonista ma tutti gli interpreti sono perfetti per il ruolo.
Menzione d’onore, doverosa, per The Umbrella Academy (sempre Netflix, che era la mia scelta fino all’uscita di Mercoledì) e Better Call Saul (Netflix, finale da annali della televisione).

Fedrizzi – Love, Death & Robots

Devo dire che invece, qui, prendere una scelta è stato molto difficile. Ho visto talmente tante serie TV nel 2022, che nemmeno le ricordo tutte. Il mio award, alla fine, è ricaduto sulla terza stagione di quel capolavoro di Love, Death & Robots. Fresco, avvincente e a volte macabro, ma ti stupisce sempre, è segno che Netflix, quando vuole, sa produrre delle cose di altissima qualità.

FrankieDedo – Derry Girls

Scoperta per caso a una settimana dall’uscita della terza e ultima stagione, sono rimasto innamorato di questo racconto storico mascherato da teen drama. Derry Girls è produzione nordirlandese purosangue che racconta la vita di 5 ragazze all’inizio degli anni ’90, nella città di Derry, appunto, al confine fra la cattolica Repubblica d’Irlanda e la protestante Irlanda del Nord. Qui la noiosa vita di una realtà di campagna si scontra con i sanguinosi giorni dei Troubles arrivando fino all’Accordo del Venerdì Santo. La dimensione di una storia di giovani si scontra con la Storia, ancora troppo giovane e che molti di noi non conoscono. È una serie che fa ridere, quando meno te lo aspetti ti fa piangere, ma alla fin fine ti fa stare bene.

Gattiveria – 1899

Dagli autori di quel gran capolavoro di Dark un’altra strepitosa e cervellotica avventura, stavolta ambientata su un misterioso piroscafo che dovrebbe portare i protagonisti da Londra verso la Grande Mela per una nuova vita. Geniale anche solo per il fatto di aver messo sulla scena personaggi (e attori) che parlano lingue diverse e non si comprendono. Da vedere assolutamente in lingu(e) originali.

Giando – The Legend of Vox Machina

Quest’anno per me e Morgana è stato l’anno di Critical Role e le nostre serate sono state letteralmente riempite da Matthew Mercer e compagni per tante ore con la nuova, terza campagna. Per questo la mia serie dell’anno è The Legend of Vox Machina, figlia di uno dei kickstarter più riusciti di sempre, che ha portato su Prime Video la trasposizione animata delle avventure del primo party di Critical Role. Parolacce, sangue, sbronze e situazioni assurde sono accompagnate da una doppiaggio pazzesco (per chi non lo sapesse, tutti i giocatori sono doppiatori professionisti!), una fantastica storia e soprattutto da tanto, tanto, tanto Dungeons & Dragons! Menzione d’onore per The Sandman, davvero bella, e per la nuova stagione di Rick e Morty, sempre più folle!

jedi.lord – Better Call Saul

Quest’anno avevo l’imbarazzo della scelta, tra la quarta stagione di Stranger Things, l’attesissima The Sandman (che mi è piaciuta moltissimo) e la sorpresa Only Murders in the Building.
Ma alla fine la spunta una serie incredibile giunta alla fine, e la cui qualità non ha fatto altro che aumentare stagione dopo stagione, fino a rubare nel mio cuore un po’ del posto sul podio alla sua cugina Breaking Bad. Perciò il mio award non può andare che all’ultima stagione di Better Call Saul, capolavorissimo della vita.
Grazie Jim, Kim e Mike (e anche Lalo, chi se lo scorda) mi mancherete, davvero.

LC – Spy x Family

Mi rendo conto si tratti di una scelta un po’ banale, ma ho visto solo due serie uscite quest’anno e, anche volendo tralasciare questo, Spy x Family è una serie più che valida.
Non è particolarmente originale o intelligente, però è divertente e rilassante, se spegnete il cervello.
Il punto migliore è il doppiaggio giapponese, per cui se lo vedete vi suggerirei di farlo in lingua originale.

Morgana – The Legend of Vox Machina

Grazie a questa serie TV animata ho scoperto Critical Role, ed è stato subito amore folle! La serie è tratta dalla prima campagna di Dungeons & Dragons giocata dai twitcher del canale Critical Role ed è super divertente, appassionante e sboccata! Ne consiglio la visione in originale per apprezzare al massimo le voci e le performance del cast di doppiatori stellari.
Una menzione d’onore però devo assolutamente darla alla scoperta di quest’anno cioè Scissione, e a Moon Knight solo grazie all’interpretazione di Oscar Isaac.

Penny – Our Flag Means Death

PIRATI!
David Jenkins porta sul piccolo schermo Our Flag Means Death, una serie televisiva in cui Stede Bonnet, il pirata gentiluomo, guida una ciurma variegata fra lusso, avventure e storie d’amore. Tratto dalla vera storia del Maggiore Bonnet e del suo incontro con il temibile Edward Teach (Barbanera), Our Flag Means Death racconta la scoperta di se stessi, le decisioni drastiche ma soprattutto l’accettazione di un cambiamento tanto imprevedibile quanto sconvolgente, in sé e negli affetti più stretti. Il vascello in cui gli animi contrapposti si fondano e imparano a fidarsi reciprocamente è salpato su HBO Max, e proprio in questi giorni si stanno concludendo le riprese della seconda stagione, che aspetto con trepidazione.

Tencar – Better Call Saul

Può uno spin-off essere, a tratti, meglio della serie da cui è tratto? Dopo aver visto Better Call Saul, posso rispondere tranquillamente sì a questa domanda.
Aver visto le origini di Saul Goodman e la sua parabola discendente, fino ad arrivare al presente e scoprire che cosa gli è successo dopo Breaking Bad mi ha emozionato non poco. So che spesso si abusa di questa parola, ma qui ci troviamo di fronte a un capolavoro.
Menzione d’onore per Cyberpunk: Edgerunners e House of the Dragon.

Zeno2k – 1899

Non è stato facile scegliere, e fino all’ultimo ero in bilico tra Moon Knight, per brillantezza di scrittura e capacità recitative del protagonista, e She-Hulk, principalmente per l’ultimo episodio.
Poi, per caso, ho provato a vedere 1899 e ho avuto il suggerimento di guardarlo in lingua originale (avevo iniziato col nefasto doppiaggio italiano).
È stato una rivelazione: non solo per l’intrigo sotteso e la capacità di tenere sul filo lo spettatore ad ogni episodio, ma soprattutto per l’incredibile capacità di scrittura, che mette in campo attori tratti da altre produzioni Netflix e li fa parlare nella loro lingua originale, dando vita ad un dedalo di rapporti, incomprensioni e dialoghi corporei come raramente ne ho visti.
Non fate l’errore di paragonarlo a Dark e godetevi questo eccezionale prodotto.

AND THE WINNER IS… Better Call Saul

Better Call Saul, 1899 e The Legend of Vox Machina sono arrivati a due voti; abbiamo deciso di premiare il primo perché chiude un arco narrativo pressoché perfetto ed è probabilmente il primo spin-off che supera, in alcuni punti, la serie da cui è tratta.

PREMIO DEL PUBBLICO: Better Call Saul

Anche il pubblico, sui nostri account social, ha premiato Better Call Saul, che ha superato di poche lunghezze la nuova stagione di Boris.

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