#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: Agosto 2022

L’estate sta finendo (e meno male, ndr) e ci avviciniamo alla nuova stagione dove ci aspettano tante, succose novità. Ma noi siamo rimasti fedeli al nostro credo e abbiamo nerdato fortissimo anche sotto il sole: ecco a voi il #NerdandoConsiglia di Agosto 2022!

Locke and Key 3

Jedi.lord: Locke & Key è stata una delle più belle scoperte degli ultimi anni, partita dalla serie Netflix, giunta a farmi adorare il fumetto originale.
Con mia sorpresa, poiché non ne ero al corrente, è uscita da pochissimo la terza ed ultima stagione, anche se non ne sono completamente soddisfatto.
La seconda stagione aveva alzato l’asticella, questa qui invece sembra quasi residuo di un grosso taglio di budget e di una voglia di dare presto, troppo presto una conclusione alle vicende ed è veramente un peccato, perché si nota.
Non tanto per la qualità, ma per la brevità della serie in generale e delle puntate in particolare: sembra proprio che gli scrittori avessero in mente di costruire una vicenda molto più complessa e ricca, per poi doversi fermare per mancanza di tempo.
Ripeto, un grosso peccato perché le puntate sono belle, la magia di Locke & Key c’è è permane (ed è questo l’aspetto che me lo ha fatto amare più di tutti) e scene di impatto non mancano. Ma è un peccato vedere sprecate alcune idee come la Chiave Viaggio nel Tempo o lo stesso Gideon, che fa la figura del cattivo broccolone.
Il finale riappacifica, appaga e commuove, ma la verità è che non avrei mai voluto che le porte della Key House si chiudessero per sempre.

The Order: 1886

Jedi.lord: Una delle esclusive PS4 che mi mancava, dopo 7 anni gli sto dedicando un po’ di tempo (solo perché l’ho costretto io ad acquistarlo, ndGiando). Come gioco è molto lineare, ma come storia e presentazione dico solo WOW.
Stiamo scherzando? Lo scenario della Londra Vittoriana alternativa, i Cavalieri della Tavola Rotonda, una grafica ancora oggi da urlo: poco importa che alla fine il gameplay non sia nulla di innovativo, perché a me questo tipo di giochi che puntano molto sulla narrazione e durano poco piacciono, da sempre.
I Quick Time Event sono passati di moda, questo è vero, ma chissene: non vedo l’ora di scoprire come continua la storia!
E, vi prego, date un seguito a questo gioco!

The Sandman

Jedi.lord: No, non vi sto dicendo quale sia la mia opinione sulla serie TV che dopo tanto tribolare è uscita. Anche perché non l’ho ancora guardata. Ora parliamo del fumetto.
E sapete perché? Perché agli eventi voglio arrivare preparato, e quindi ho deciso di rileggerlo tutto per l’occasione (e anche perché è un capolavoro, ça va sans dire).
Sono qui semplicemente per dirvi che se non avete mai letto The Sandman e vi piacciono i fumetti, beh, non sapete cosa vi siete persi. E vi consiglio vivamente di recuperarlo in qualsivoglia forma (la nuova, clamorosa, Absolute Edition di Panini Comics sarebbe l’ottimo, ovviamente) e godervelo come sto facendo io di nuovo, dopo tanti anni.
E dopo tanti anni ne sto apprezzando altre sfumature, altri dettagli, altre suggestioni.
È una fortuna che la mia memoria a volte faccia così schifo, così da avere l’opportunità di rileggere, di tanto in tanto, opere belle come questa.

Paper Girls

Jedi.lord: Sì sì, l’avrete sentita nominare anche voi, la cosiddetta “Stranger Things di Amazon” e il responso è no, Paper Girls non lo è.
È solo una grossa semplificazione da marketing, che si ferma al fatto che ci sono dei preadolescenti e comincia negli anni ’80.
Vi dirò di più: non ha bisogno di questi mezzucci, perché è un’opera che si autosostiene, che vive di una propria visione e di scopi che sono altri rispetto alla serie ammiraglia di Netflix.
Innanzitutto Paper Girls proviene da un altro mondo, quello del fumetto, nel quale ha vinto anche un premio non da nulla come l’Eisner Award; è stato creato da un team creativo di tutto rispetto come Vaughan e Chang che qualcosa di storie ne sanno; non ha il budget di Stranger Things anche se guardando il fumetto uno potrebbe pensare che ne abbia bisogno. La produzione, invece, ha fatto di necessità virtù e, anche grazie alla bravura delle quattro giovanissime protagoniste, è riuscita a declinare il racconto in modo da far risaltare quella che è in fondo la sua vera forza, piuttosto che i mostri e la fantascienza.
Quella che ne è venuto fuori è una serie davvero piacevole che parla di crescita, di amicizia, di scoperta partendo dall’intrigante premessa dei viaggi nel tempo.
Per me promosso, speriamo che facciano la seconda stagione!

Vampire Survivors

Tencar: Vampire Survivors è un survival roguelite nel quale dovremo sopravvivere a orde di mostri che invadono lo schermo mentre noi combattiamo, in maniera totalmente gestita dalla IA, lanciando armi o venendo protetti da circoli di luce; quindi, muoviamo solo il personaggio scelto? Semplice, direte voi.
Vi faccio presente che i nemici aumentano di numero via via che passa il tempo (e, in ogni livello, occorrerà resistere 30 minuti) e, ogni volta, le ondate di avversari sono sempre più numerose e complicate da tirar giù. Fortunatamente, a ogni passaggio di livello, otterremo dei perk per migliorare il/la protagonista. È una vera sfida molto intrigante: provatelo, non ve ne pentirete.

Lo trovate su Xbox (è attualmente compreso nel Game Pass), su PC e mobile a una cifra veramente irrisoria, meno di 3 euro.

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