Iniziano i primi caldi, ma il nostro tempo da passare nerdando non è mai abbastanza: ecco cosa vi consiglia la redazione più bella dello stivale nel #NerdandoConsiglia di Maggio 2021!
Destiny 2 – La stagione del Tecnosimbionte
Giando: si è ufficialmente inaugurata la nuova stagione di Destiny 2, e torniamo su Europa (e non solo) con uno dei nostri looter shooter preferiti. Un calendario ricco di eventi – incluso un gradito salto nel passato – ci accompagnerà fino ad agosto, all’insegna della lotta contro i Vex. Riusciranno i nostri eroi a cavarsela anche questa volta? Ovviamente il season pass è mandatorio in questi casi! 🙂
I figli di Sam: verso le tenebre
Clack: Lo ammetto, sono una grandissima appassionata di true crime, posso perdermi per ore girovagando in internet alla ricerca di informazioni sui serial killer più efferati della storia (e, di conseguenza, vivo nel terrore di ricevere una retata dalla polizia a causa della mia cronologia web…): sono una grande fan, quindi, dei documentari Netflix sull’argomento.
Questo mese mi sono regalata la visione de I figli di Sam, docu serie di quattro puntate che ripercorre le efferate gesta di David Berkovitz, alias Il figlio di Sam, il serial killer che ha terrorizzato New York durante gli anni Settanta.
La miniserie ripercorre gli eventi e approfondisce le ricerche del giornalista Maury Terry, che dedicò l’intera esistenza ad indagare sui crimini, cercando di svelare una intricata rete di satanismo dietro gli omicidi di Berkovitz.
Se, come me, impazzite per queste cose, non ve la potete perdere!
Resident Evil Village
Giando: ammetto che su questo gioco ci avevo messo una pietra sopra. Ero sicuro di non giocarci, così come è successo con Resident Evil 7, che ho evitato in quanto “traditore” del classico concetto alla base dei vari Resident Evil. E invece mi sbagliavo, e di grosso: Resident Evil Village è un gioco che mi è piaciuto tantissimo e che mi sono divorato come non accadeva da tempo! A partire da una grafica micidiale, il nuovo capitolo delle (sfigate) avventure di Ethan Winters mi ha tenuto incollato allo schermo, non solo per un gameplay ben realizzato ma anche per una storia che mi ha davvero appassionato. Inoltre c’è veramente tanto da scoprire al di là di quanto mostrato nei mesi che hanno preceduto il lancio: roba che non immaginereste nemmeno! Consigliatissimo, quasi mandatorio.
Jupiter’s Legacy
Giando: non conoscevo nulla di Jupiter’s Legacy, lo ammetto, ma non sono rimasto sorpreso quando ho saputo che è la trasposizione di un fumetto, ad opera di Millar e Quitely. Ho iniziato a guardarlo senza grosse aspettative, eppure mi ha saputo tenere incollato allo schermo come non succedeva da un po’, e le 8 puntate ce le siamo divorate in men che non si dica. Supereroi pieni di dubbi e contraddizioni, scontri generazionali, tradimenti e un grande mistero da cui parte tutto sono solo alcuni degli ingredienti che ci accompagnano in questa serie Netflix. Ho letto in giro pareri molto contrastanti, eppure penso di aver visto roba molto peggiore che è stata incensata fin troppo. Jupiter’s Legacy intrattiene e affascina, e personalmente la consiglio agli orfani di The Boys – anche se qui non arriviamo agli “estremi” della serie Prime Video!
Dune: Imperium
Jedi.lord: Io amo Dune, è uno dei miei libri preferiti e si, non vedo l’ora che a ottobre esca il film, per capire se Villeneuve abbia compiuto il miracolo di portarlo sul grande schermo come merita. Nel frattempo, però, mi sollazzo con la prova di Dune: Imperium, gioco da tavolo nato nella scia del nuovo interesse sul franchise, ma che è altro rispetto ad un mero sfruttamento del brand.
Dune: Imperium, la cui recensione uscirà presto su queste pagine, è un gioco basato sul piazzamento lavoratori e sul deckbuilding: nei panni di uno dei leader delle Grandi Case del Landsraad, lotteremo per accrescere la nostra influenza ed il nostro potere sia di fronte agli occhi dell’Imperatore, che a quelli degli altri poteri che operano nella Galassia. Il mix di meccanismi è pensato in modo molto intelligente e diviene presto una lotta serrata per accaparrarsi risorse, luoghi e vincere battaglie nel posto giusto al momento giusto: la tensione monta pian piano e si mantiene alta fino alla fine della sfida!
In più è un titolo rapido che si presta ad essere goduto in egual misura da 1 a 4 persone, grazie al bel meccanismo di bot gestito da un apposito mazzo di carte (o dall’app, se preferite).
Insomma, questo Dune: Imperium è proprio una bella sorpresa!
Resident Evil Village
Zeno2k: Dopo averlo finito, rifinito, rifinito una terza volta e pronto per approcciare il temibile Villaggio delle Ombre, non posso che consigliare (nella remota eventualità che non lo abbiate fatto) di giocare a Resident Evil Village, l’ottavo capitolo della celebre saga, che mi ha davvero convinto e conquistato.
Nonostante la mia reticenza dovuta alla visuale in prima persona, questo titolo vanta una storia avvincente, ottimamente narrata e recitata in italiano, e un ambientazione letteralmente affascinante.
Insomma: dopo averlo terminato ero pronto a passare ad altro, e invece eccomi che sono nuovamente invischiato tra donne gigantesche e licantropi selvaggi.
Promare
Giakimo: L’animazione giapponese è sempre affascinante ma spesso un po’ respingente per me e quindi a volte devo essere nel mood giusto per vedere qualcosa. L’altro giorno lo ero e mi sono sparato Promare, diretto da Hiroyuki Imaishi e realizzato dagli studi Trigger e XFLAG, disponibile in Italia su Prime Video.
Promare parla di un mondo dove alcuni umani si ritrovano con abilità pirocinetiche e soprannominati Burnish, venendo perseguitati dal resto dell’umanità. Seguiamo le avventure di Galo Thymos, pompiere del Burning Rescue team che dopo aver contribuito alla cattura del leader dei Burnish Lio Fotia inizia ad avere qualche dubbio sulla sua missione.
La storia, sebbene interessante, non si discosta molto da tanti prodotti simili. C’è il classico eroe mega motivato a fare bene ma che è un mezzo cretino, c’è il team Burning Rescue che sono tutti stereotipi ambulanti, ci sono i robottoni e tutta l’estetica giapponese caricata all’eccesso.
Eppure mi sono divertito da matti. Merito dell’animazione coloratissima che pesca a piene mani dai videogiochi per colori e design e del ritmo indiavolato, soprattutto nelle scene d’azione, riuscendo a superare la semplicità dell’intreccio e qualche verbosità nella descrizione del mondo e dei suoi concetti.
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