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Hardcore Reloaded – Sempre più guerra

Recensione

Dopo il primo adrenalinico (e molto convincente) volume, Saldapress torna a pubblicare il seguito della saga pensata da Robert Kirkman in cui seguiamo le gesta dell’agente Drake: un pilota di droni “umani”.
Nel caso vi foste persi la prima parte della storia, avevamo seguito l’agente Drake salvare il mondo, e lo stesso progetto Hardcore, da Markus, ex agente ora terrorista che ha reso di dominio pubblico l’esistenza di questo progetto nanotecnologico.

Trama

Pronti, via e siamo già nel mezzo dell’azione più frenetica. Si parte con la cattura del famigerato Markus, ma è solo l’incipit di una infinita sequenza di azioni frenetiche, con rocamboleschi colpi di scena e adrenalina a non finire.
Hardcore, come detto, è ormai di dominio pubblico e ha fatto un passo avanti: ora è accessibile grossomodo a chiunque (possa permetterselo) e soprattutto consente di pilotare più “droni”.

Drake, per contrastare il dilagare della tecnologia sul mercato nero (e della misteriosa agenzia che l’ha potenziata), stringerà un pericoloso patto proprio con Markus per organizzare una trappola durante il G20, approfittando di un Presidente americano un filino sopra le righe: non proprio un Barak Obama, pur essendo anche lui nero, ma più una via di mezzo tra il David Palmer di 24 e Dwayne Camacho di Idiocracy.

Analisi

Hardcore Reloaded si pone l’obiettivo di allargare ed espandere l’universo narrativo pensato da Robert Kirkman e Marc Silvestri. Lo fa spingendo l’acceleratore sulla componente action, che tutto sommato era la spina dorsale anche del primo volume, tuttavia a mio avviso viene meno quella componente di sceneggiatura che tanto faceva brillare la prima serie.

Intendiamoci: non è un brutto volume, e la lettura scorre via piacevole e a tratti emozionante, tuttavia mi è venuto a mancare un villan di spessore, quel Markus della prima storia ora è rimpiazzato da una più insipida controparte che, sempre a mio avviso, viene poi risolta in modo troppo sbrigativo e poco soddisfacente nel finale.

Insomma. Siamo sicuramente davanti ad un volume di interludio e il cliffhanger finale lascia ben pochi dubbi sul fatto che la saga continuerà con ancora più strabilianti evoluzioni della tecnologia.
Tuttavia resta un po’ di amaro in bocca, perché gli spunti ci sono, ma non vengono approfonditi a dovere. La implicazioni morali, ad esempio, o i possibili danni cerebrali dati dall’uso sconsiderato. Sono solo abbozzi di qualcosa che poteva essere decisamente narrato meglio e con maggior efficacia.

Anche dal punto di vista grafico, mi spiace ammettere che il pur bravo Francis Portela non convince quanto aveva fatto invece Alessandro Vitti, che col suo stile graffiante rendeva alla perfezione il dinamismo dell’azione e gettava un’ondata di adrenalina su ogni tavola.
Qui, invece, sembra mancare un po’ di grinta e le tavole, seppur tecnicamente impeccabili, risultano meno coinvolgenti che nel primo volume.

Conclusioni

Hardcore Reloaded è un fumetto piacevole, ma meno impressionante del primo capitolo. Come detto sarà sicuramente il preludio di un nuovo capitolo, probabilmente ancor più roboante e adrenalinico.
Non ci resta che aspettare l’evoluzione di questo universo narrativo per scoprire cosa ci riserva il futuro.

Nerdando in breve

Hardcore Reloaded: nuove avventure per l’agente Drake.

Nerdandometro: [usr 3.5]

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