#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia – Dicembre 2025

Incredibile, è finito anche il 2025, è volato via in un lampo: noi siamo qui, pronti a chiudere in bellezza l’anno con il #NerdandoConsiglia di Dicembre 2025!

I Roses

I Roses

Kiarakala: Remake un po’ British de La Guerra dei Roses,  in cui Kathleen Turner e Michael Douglas vengono sostituiti da un’altra coppia di attori straordinari Olivia Colman e Benedict Cumberbatch.

Disponibile su Disney+, questa commedia intrattiene e diverte rielaborando in chiave moderna il suo predecessore, con riferimenti all’attualità e battute sulla cultura americana.

Come nella versione originale, il film fa riflettere sulle relazioni e, in particolare, su come a volte smettiamo di ascoltare davvero chi diciamo di amare e, invece di parlare, ci concentriamo solo sulle cose negative per poi esplodere all’improvviso senza provare davvero a comprenderci.

Film ottimo per passare un pomeriggio o una serata di relax e British humor.

Prince of Persia: The Lost Crown

Prince of Persia

Hardcase: Lo so che non è un gioco recentissimo, ma ho avuto modo di dedicarmici solo qualche settimana fa e posso dirvi che, per quanto all’apparenza condivida con il cugino The Rogue Prince of Persia qualche idea, qui siamo davanti a un metroidvania praticamente perfetto.

Uscito un po’ in sordina e rivelatosi solo un parziale successo, Ubisoft con questo gioco ha, in verità, alzato di molto l’asticella del genere, regalando ai giocatori un prodotto che, a mio avviso, risulta tuttora superiore anche ad alcuni presunti “capolavori” usciti più di recente (cfr. Nerdando Sconsiglia 2025).

Insomma, tra combattimenti tesissimi e sezioni platform piuttosto difficili ma mai frustranti, a me questo gioco è piaciuto tantissimo. 

Dagli una possibilità, se puoi. Lo trovi online scontatissmo!

La Foresta – Joe R. Lansdale

La foresta

Hardcase: Da molti etichettato in maniera riduttiva come lo “Stephen King del Texas Orientale”, Lansdale è qualcosa di più e di diverso.

Eclettico come pochi altri scrittori, è quasi sempre riuscito a mantenere molto alto il livello qualitativo delle sue opere, pur spaziando tantissimo.

In questo western crepuscolare, ambientato nei primi del ‘900, Lansdale ci narra le gesta di un improvvisato gruppo di antieroi (tra cui un maiale selvatico semplicemente irresistibile) guidati e consumati da un bruciante desiderio di vendetta.

La violenza nel libro è tanta, ma non rappresenta mai il fine ultimo dell’opera, ma solo un mezzo per raccontare la natura spietata e ineluttabile degli uomini.

Una piccola curiosità: da questo libro è stato tratto anche un lungometraggio, The Thicket, con Peter Dinklage, che però, per protesta, ho scelto di non vedere: dal film, infatti, è stato deciso di eliminare il personaggio del maiale selvatico! Semplicemente inaccettabile!

Dept. Q

Dept. Q

Hardcase: Premetto che non ho ancora avuto modo di leggere i romanzi dello scrittore danese Jussi Adler-Olsen, da cui, appunto, la serie è tratta, ma è qualcosa che sicuramente farò. 

Al momento, quindi, limito il mio giudizio allo show visto qualche mese fa su Netflix.

Per certo si può dire che il vero punto di forza della serie non sia l’originalità dell’idea di partenza, forse un po’ troppo simile a quella del più famoso Cold Case, ma qui, rispetto alla serie americana, c’è un lavoro sui personaggi semplicemente eccellente.

Il protagonista principale è il classico poliziotto tormentato dagli errori del passato, ma a renderlo interessante ci pensa l’ottima interpretazione di Matthew Goode, e, poi, un cast di comprimari tutti strambi e affascinanti.

A fare da cornice – e anche da valore aggiunto – c’è poi l’ambientazione scozzese, sempre troppo poco sfruttata dal cinema e dalla televisione.

Insomma, nel complesso un prodotto molto riuscito cui, spero, venga dato presto un seguito.

The Office

The Office

Jedi.lord: Me lo dicevano tutti di guardarlo, ma finora non mi ero mai interessato. Avevo guardato la prima stagione ma c’era qualcosa di strano, che non mi prendeva. Poi, incoraggiato da un collega, ho proseguito, e mai consiglio fu più azzeccato. Ora sono nel tunnel, e sto recuperando questa serie incredibile. E sto anche capendo tanti meme che prima non capivo. Che bello.

Star Wars: Andor

Star Wars: Andor

Jedi.lord: L’altra serie che sto recuperando in questo periodo è Andor. Ora sono alla seconda stagione e…wow. Chi se l’aspettava una roba simile, da un qualcosa a marchio Star Wars? Cupa, profonda, a volte persino complicata, mi sta intrigando moltissimo soprattutto per la rappresentazione dell’Impero come vero e proprio regime fascista che, con metodo, decostruisce la democrazia. Se non ci fossero i TIE Fighter, mi aspetterei quasi che fosse ambientato in Europa negli anni ’30.

Lost Records: Bloom and Rage

Lost Records

Jedi.lord: Potevo forse farmi sfuggire un titolo del genere, dai creatori del primo Life is Strange? Lost Records è ammaliante, perché rende con precisione (in modo anche un po’ ruffiano, va detto) l’atmosfera e l’anima di una adolescenza vissuta negli anni ’90. Dove voglia andare a parare ancora non lo so, ma tra echi di Stephen King e di Ray Bradbury, non vedo l’ora di capire cosa accadrà andando avanti.

Zeno2k: Don’t Nod non delude mai. Arrivato come regalo di natale in anticipo su Game Pass, è l’ennesimo gioiellino narrativo capace di mettere alla dura prova il mio vecchio e indurito cuore da nerd.

Un tuffo negli anni ’90 di un paesino di provincia americano, con tutti i rimandi del caso alla cultura dell’epoca, soprattutto al mondo delle VHS che (sì, avevo quell’età in quegli anni) ritmavano molte delle mie attività quotidiane.

Seguiamo le vicende di Shawnn a delle sue amiche, tra bullismo, misteri e dinamiche post adolescenziali in cui non è difficile immedesimarci. A distanza di anni, ventisette, a causa di una reunion, i vecchi ricordi tornano a galla e si fanno ancor più dolorosi che mai.

Scopriremo così che a certe ferite nemmeno il tempo riesce a porre rimedio.

Pluribus

Pluribus

Zeno2k: Dal creatore di Breaking Bad e Better Call Saul non mi aspetto niente di meno che un prodotto originale e intrigante. Ma così è davvero oltre le mie aspettative.

Pluribus riesce a prendere temi della fantascienza già visti, sentiti e utilizzati mille volte e li trasforma in qualcosa di nuovo e intrigante, ripensando le meccaniche classiche del genere e dando vita a una serie di cui aspetto gli episodi con un’impazienza che non avevo dai tempi di Twin Peaks.

Imperdibile (su Apple Tv+).

Stupor Mundi

Stupor Mundi

Cavaliere: Si tratta di un eurogame in cui sarai uno dei vassalli di Federico II. Dovrai districarti tra i viaggi lungo tutto il Mediterraneo da cui assolderai alleati e carte azione, costruirai il tuo castello e infine sceglierai su cosa specializzarti tramite gli specialisti.

Per me è uno dei migliori giochi da tavolo per esperti di quest’anno. Quindi i miei complimenti vanno a Nestore Mangone, l’autore, e a Tesla Games, che lo ha pubblicato in Italia. Inoltre per poco non l’ho nominato come gioco da tavolo dell’anno ai Nerdando Awards 2025!

Bea Wolf

Bea Wolf

Cavaliere: Ho apprezzato molto Bea Wolf, reinterpretazione ironica e “per famiglie” del poema epico anglosassone di Beowulf, di cui conoscevo molto poco. Il guaio è che mi ha messo la pulce nell’orecchio! Tanto mi è piaciuto, che l’ho premiato come fumetto dell’anno ai Nerdando Awards 2025!

Lo trovi in Italia grazie a Bao che lo ha pubblicato e in particolare fa parte della collana curata da Zerocalcare.

La fine del mondo – L’ultima rivista di fumetti

La fine del mondo

Cavaliere: Parto da un piccolo aneddoto: il 17 dicembre sono andato all’edicola più vicina a casa e ho chiesto se il giorno dopo sarebbe arrivato La fine del mondo, la nuova rivista di fumetti curata da Maicol & Mirco (in allegato a Il Manifesto). Mentre il titolare mi diceva che non sapeva, il signore che era entrato dopo di me voleva sapere la stessa cosa! Il giorno dopo sono riuscito ad aggiudicarmi l’unica copia arrivata!

Ne è valsa la pena? Sì! Mi piace scoprire una dopo l’altra le storie brevi dei vari autori. Ovviamente potrebbe non fare al caso tuo. Come capire se fa per te? Leggendolo, chiaramente!

Inoltre, secondo me, supportare questi progetti manda un messaggio di curiosità da parte del pubblico, soprattutto in un periodo storico in cui le grandi piattaforme digitali sposano il modello della fruizione passiva.

All Her Fault

all her fault

Tencar: una miniserie di 8 puntate che parte in maniera già vista, con un rapimento di un bimbo, e che è mi ha fatto piombare in un dramma più profondo. Una delle migliori sorprese del 2025! La trovi su Sky.

Welcome to Derry

welcome to derry

Tencar: la prima stagione di Welcome to Derry mi è piaciuta tantissimo perché mi ha spaventato e stupito, andando a fornire finalmente un focus su Pennywise e su parte dell’universo creato da King. Trovi anche questa su Sky e guardala, ne vale la pena (è il mio Nerdando Awards del 2025).

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