#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: Gennaio 2024

Ed eccoci qui nel nuovo anno! Che novità, quali uscite, cosa ci gaserà e ci farà nerdare fino alla fine del tempo? Iniziate a scoprirlo con il #NerdandoConsiglia di Gennaio 2024!

Il Contastorie

Penny: Per Natale mi è stato regalato “Il Contastorie“, di Teresa Radice e Stefano Turconi, edito da Bao Publishing. Tecnicamente è un romanzo grafico, ma lo definirei tranquillamente un “fumetto di formazione“. La storia segue le vicende di Pedro, un bimbo di undici anni che vive con un fratello maggiore e due sorelline gemelle. All’interno della famiglia esiste però un secondo fratello maggiore, Cent, miticizzato da Pedro per il suo vagabondare in giro per il mondo per motivi di lavoro. Ogni tanto torna e con sé porta le storie che ha vissuto e qualche libro di avventura, grandi classici della letteratura globale. Un giorno torna, ma poi parte subito, nemmeno il tempo di lasciare che il suo profumo si sia stabilizzato fra le diroccate mura della piccola casetta. Pedro non ci pensa due volte: scappa, lo insegue e per la prima volta viaggia con lui.

Il Contastorie è la storia di un viaggio che dura tre giorni ma che per per Pedro segnano il passaggio dall’innocenza infantile alla scoperta di una ben meno dolce realtà, invischiata in traffici di “dulce de leche” e dipendenze da cui è difficile liberarsi. Il tutto, raccontato meta-narrativamente (ogni capitolo rimanda a un classico letterario) e reso nella sua calda instabilità con colori e tratti accurati e sfuggenti, proprio come quel fratello tanto idolatrato che si rivela nella sua più fragile umanità.

Cult of the Lamb


Ayr: Negli anni passati poche volte mi è successo di svegliarmi con la vorace voglia di prendere in mano il pad e spendere il mio weekend a giocare. Che io ricordi, nel recente passato, mi è accaduto forse solo con Disco Elysium, Elden Ring, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom e… con Cult of The Lamb.
Già il sempreverde Tencar se ne innamorò nella sua recensione datata settembre 2022. Vi consiglio di recuperare il suo articolo perché non ho molto altro da aggiungere su questa gemma sviluppata dai Melbourniani Massive Games (che le divinità portino in gloria l’Australia, sempre!).
Cult of the Lamb si fa amare per la sua duplice natura che alterna fasi gestionali a sezioni action estremamente azzeccate. Il tutto inserito in un virtuoso ciclo roguelite che francamente non presta il fianco a difetti.
Uno degli indie più convincenti ed esaltanti che abbia mai giocato. Merita il mio personale Olimpo e, soprattutto, merita la vostra attenzione. Recuperatelo qualunque sia la vostra piattaforma di gioco preferita.

Il Buio Profondo

Tencar: Quest’estate, mi sono messo in testa di recuperare la saga di Drizzt e così, dopo aver spulciato per settimane app come Vinted e Wallapop, sono riuscito a portarmi a casa parecchi libri editi da Hachette a due spicci.

Il Buio Profondo, pubblicato originariamente con il nome Il dilemma di Drizzt (Homeland), mi ha preso davvero tanto e sono stato contento di avere approfondito finalmente la figura di Drizzt che è una delle più iconiche e affascinanti dei Forgotten Realms.

In breve e senza spoiler, il libro racconta le vicende di Drizzt, un giovane elfo scuro che non si trova a suo agio con le usanze della sue specie e, grazie al suo maestro d’armi Zaknafein, sviluppa una morale estranea alla sua razza.

La scrittura di R. A. Salvatore è scorrevole e mi ha lasciato, dopo l’ultima pagina, la voglia di iniziare immediatamente il secondo libro della trilogia.

The Stand


Tencar: Ho recuperato su MGM The Stand, miniserie in 9 puntata che adatta ottimamente, sul piccolo schermo, il romanzo di Stephen King con lo stesso nome, tradotto nel nostro Paese con L’Ombra dello Scorpione.

La trama in breve: un’epidemia decima la popolazione mondiale e, tra i sopravvissuti, inizierà una battaglia epica tra il bene e il male, che porterà a una serie di terribili eventi.

Le nove puntate volano via e sono molto intrattenenti. Niente male, davvero!

Cabin Fever 2 – Il contagio

Tencar: L’abbonamento di 14 giorni al già citato servizio MGM mi ha portato in dono anche Cabin Fever 2 – Il Contagio che volevo vedere da anni, dopo che il primo capitolo del 2002, diretto da Eli Roth, mi aveva fatto impazzire.

Ti West, che ho imparato ad apprezzare durante lo scorso anno, ha imbastito una bella storia che si allaccia alla precedente e che diventa, piano piano, sempre più pazzesca, splatter e senza via di uscita. Godibilissimo.

Palworld

Tencar: Anche se è stato etichettato con il riduttivo titolo di “Pokémon con le pistole“, Palworld si è ritagliato un posticino tra i giochi che più mi sono piaciuti negli ultimi mesi.

Non avrei mai immaginato che un survival in cui è possibile catturare dei simpatici – ma non tutti – animaletti chiamati Pal per farli combattere e lavorare al posto mio avrebbe mai potuto interessarmi così tanto. Fra l’altro, abbiamo anche tirato su un server per giocare con la community. Io ve l’ho scritto, non si sa mai.

Prince of Persia: The Lost Crown

Anvedi come salta Sargon

Tencar: Ne ho già scritto, in maniera piuttosto entusiasta, nella recensione pubblicata qualche giorno fa, ma voglio ribadire anche qui che Prince of Persia: The Lost Crown è una perla e merita di essere giocata dagli appassionati della serie che sono disposti a un cambio di rotta rispetto agli ultimi capitoli, agli amanti di PoP della prima ora (come me) che vedranno un ritorno alle origini e a chi cerca un metroidvania stimolante e accessibile. Bomba.

House of the Dragon

Jedi.lord: Premessa: io adoro le Cronache del ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin, ho letto i fumetti, giocato ai videogiochi e pure al gioco da tavolo, ma non ho mai guardato la serie della HBO, che magari è proprio il motivo per il quale le conoscete voi come Game of Thrones. E il motivo mica lo so. Sarà l’attesa spasmodica per i due libri finali che non leggerò mai, chissà.

Tuttavia, ho deciso di recuperare la serie spinoff, House of the Dragon, ambientata circa 200 anni prima, considerando che più o meno sapevo già la storia e che non mi sarei dovuto alterare per troppe licenze poetiche. Il responso? Wow, che serie favolosa. Ci sono i Targaryen all’apice del potere, gli intrighi, Westeros, e i draghi, tanti draghi.

Bellissimo.

Datemi subito la seconda stagione!

Spiderman: Across the Spider-Verse

Jedi.lord: Il degno sequel di un film spettacolare. Non credo di aver mai visto qualcosa di visivamente comparabile alla magnificenza che esplode sullo schermo mentre Spidey – Miles Morales e Gwen – Spiderwoman viaggiano in un Multiverso colorato, esagerato, esplosivo. E, a parte le animazioni e la parte visiva, è anche un gran film per tutto il resto: personaggi, trama, sceneggiatura.

Unico difetto? Dobbiamo attendere per il terzo film.

Hogwarts Legacy

Jedi.lord: Tutti l’hanno già giocato l’anno scorso, io me lo recupero con calma dopo i botti dell’hype.

Sarà pure un gioco che non innova, che non osa, ma vi posso dire che era il mio sogno bagnato da più di 20 anni. E mi ci sono chiuso, nel tempo risicato che posso dedicare ultimamente ai videogiochi, gioco solo a questo.

Scusate, ora vado via che la professoressa Hecat deve insegnarmi un nuovo incantesimo.

Navegador

Jedi.lord: L’eleganza fatta gioco da tavolo. Un classico del nostro hobby che sono riuscito finalmente a recuperare (grazie Vinted, TVB) e ad intavolare con zeno2k e Gattiveria, e alla fine l’unico commento possibile è stato “Madonna che bello è sto gioco”, con le facce di Obama che ti consegna la medaglia.

Tre regole in croce, una plancia stupenda, una miriade di strategie, una durata contenuta e un bilanciamento perfetto. Ed è pure ambientato.

Top 5, immediatamente.

Il ragazzo e l’Airone

Jedi.lord: Un film chiacchieratissimo, un film meraviglioso, molto diverso da altri lavori del Maestro Miyazaki.

Tanta fantasia, invenzioni immaginifiche, immagini potenti e tanto da riflettere.

Attenzione: non semplice, né immediatamente comprensibile, non portateci i bambini che altrimenti si rifiuteranno di guardare altri film dello Studio Ghibli: consigliato ad adulti sensibili che hanno voglia di rimuginare sul significato della pellicola ed interrogarsi su una domanda importante, “E voi come vivrete?“.

La lotta per l’Oscar sarà dura contro Spider-Man, ma onestamente non vedo altri seri contendenti.

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