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Scream – La saga che ha cambiato l’horror

Scream

Le serate revival anni Novanta

Chi mi conosce sa bene quanto io adoro la festività di Halloween, tanto da vivere praticamente tutto il mese di ottobre come una sorta di countdown preparatorio per respirare l’atmosfera della festa.
Proprio per questo, qualche sera fa, ho deciso di riguardare Scream: vero e proprio cult degli anni Novanta, lo avevo guardato tantissimi anni fa ma non lo ricordavo quasi per niente.

Ricordo che lo guardai intorno ai 13/14 anni, in una notte d’estate, occupando la camera dei miei genitori, l’unica che aveva il decoder di Tele+. Ne rimasi folgorata e spaventata, ai tempi ma poi lo dimenticai piuttosto in fretta. Ho potuto quindi riguardarlo con occhi praticamente nuovi e me ne sono innamorata: Scream è un gioiellino, un autentico uovo di Pasqua per ogni appassionato di cinema -non solo- horror!

Wes Craven

Che Wes Craven fosse il mattatore del cinema horror era fuori di dubbio già nel 1996, quando esce Scream. Con questa nuova pellicola, però, il regista di Le colline hanno gli occhi e Nightmare – Dal profondo della notte, mette a segno il colpo della vita. Scream unisce paura e ironia, si rivolge a un pubblico di giovanissimi e parla loro direttamente con il loro linguaggio. Oggi ci sembrano concetti scontati ma all’epoca era una novità assoluta. A dettare la strada a tutto il cinema horror che verrà sarà proprio Wes Craven con il suo Scream.

Scream si rivela un successo incontenibile, tanto da dare vita ad un longevo franchise: Scream 2, Scream 3 e Scream 4 saranno nuovamente diretti da Wes Craven ma la saga è completata anche da altre due pellicole (una uscita a gennaio, l’altra prevista per il 2023) e una serie TV.

Nel segno di Halloween – La notte delle streghe

Scream è per il cinema horror anni Novanta quello che Halloween – La notte delle streghe era stato per il cinema horror anni Settanta. È un assunto indiscutibile, di cui Wes Craven sembra essere perfettamente consapevole. Il capolavoro di Carpenter, infatti, è un vero e proprio filo conduttore in Scream, con frequentissimi rimandi velati e diretti.

Durante Scream, infatti, si parla spesso di Halloween – La notte delle streghe e della sua interprete Jamie Lee Curtis e addirittura alcune scene del cult appaiono sullo schermo, con i protagonisti di Scream intenti a guardarlo in TV. Non solo, uno dei protagonisti si chiama Billy Loomis e porta lo stesso cognome del dottore presente in Halloween – La notte delle streghe. Il legame con Carpenter è messo in risalto dallo stesso regista, che fa affermare ad una delle sue protagoniste: “Comincia a sembrare un film di Wes Carpenter!“, a sottolineare il profondo legame tra i due registi e le due opere. (Non è questo, comunque, l’unico rimando che Craven fa a se stesso: nel corridoio della scuola vediamo apparire un bidello identico a Freddy Krueger).

Anche l’inconfondibile colonna sonora strizza l’occhio a Halloween – La notte delle streghe: in Scream e in Scream 2 troviamo (Don’t fear) The Reaper, brano reso celebre proprio dal film di John Carpenter, eseguito in versione acustica.
Ulteriore curiosità: il brano portante dei primi tre film della saga di Scream è Red Right Hand di Nick Cave and the Bad Seeds. La canzone è tornata alla ribalta di recente grazie a Peaky Blinders, che la utilizza come sigla.

Il metacinema

Halloween – La notte delle streghe non è l’unico film omaggiato in Scream. Wes Craven conferisce alla sua pellicola un legame profondo con il mondo del cinema, citando tantissime pellicole: Carrie – Lo sguardo di Satana, Venerdì 13, Frankenstein, Hellraiser, Psyco solo per citarne alcuni.

Ma non solo, di cinema si parla in Scream e tanto: uno dei personaggi lavora in una videoteca, il killer fa domande sui film horror alle sue vittime, i protagonisti discutono sulle loro vite se fossero film e così via. Scream, in questo senso, è un grandissimo omaggio al cinema di genere.

Abbiamo detto che l’ironia è uno degli elementi portanti di Scream e infatti il film si permette di scherzare sugli stereotipi del genere horror: è uno dei protagonisti, infatti, ad elencare le regole per sopravvivere in un film horror. Regole, neanche a dirlo, che verranno confermate o smentite nel corso della storia.

Cast

Anche il cast di Scream, naturalmente, getta continui rimandi al cinema e alla TV. Protagonisti indiscussi del film sono gli adolescenti e allora ecco che Courtney Cox, interprete di Monica Geller in Friends e Henry Winkler, il Fonzie di Happy Days appaiono nelle vesti di adulti.

Non solo, un’icona dell’horror come Linda Blair, già protagonista de L’Esorcista, appare in un breve cameo e tra i protagonisti troviamo alcuni giovanissimi attori che diventeranno delle icone del cinema. (Rose McGowan, che interpreterà Streghe, Skeet Ulrich, Matthew Lillard, Liev Schreiber).

L’attrice più famosa del cast è anche quella che ha minor minutaggio: Drew Barrymore, nel 1996, era già una star affermata. Era stata contatta per il ruolo della protagonista Sidney ma alla fine venne impiegata come interprete di Casey, la prima vittima di Ghostface in apertura del film. L’idea era scioccare il pubblico uccidendo l’attrice più famosa, che tutti si sarebbero aspettati nel ruolo della protagonista, nei primi minuti di pellicola. Proprio come aveva fatto, nel 1960, Alfred Hitchcock in Psyco.

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