Giochi da tavolo

I Tiranni dell’Underdark – Deckbuilding oscuro

I Tiranni dell'Underdark

Questa volta non vi chiedo nemmeno di alzare la mano se non conoscete Dungeons&Dragons, poiché qui su Nerdando.com abbiamo anche recentemente giocato la nostra campagna di Oleryon e chi non la conosce deve recuperare! Ma questa volta lasciamo manuali e dadi sullo scaffale e intavoliamo un gioco da tavolo vero e proprio! Eh sì, perché dopo l’esperienza de “Il dungeon del mago folle”, abbiamo un nuovo titolo che vi accompagnerà quest’inverno: si tratta de I Tiranni dell’Underdark, gioco per 2-4 giocatori edito da Gale Force Nine, Wizards of the Coast e Hasbro. Andiamo subito a vedere cosa ci aspetta nell’Underdark!

Recensione

I Drow, si sa, sono poco socievoli. Ancor peggio poi se c’è il controllo dell’Underdark, dimora degli stessi e mondo “sotterraneo” dove il crimine è pane quotidiano. Ne I Tiranni dell’Underdark impersoneremo una della quattro casate Drow che si sfidano senza esclusione di colpi per il controllo delle città dell’Underdark. Per fare ciò, dovremo costruire il nostro esercito di servitori grazie alle creature, ai cultisti e a tutta una serie di abomini vari che potremo reclutare durante la partita. Grazie a ciò, dovremo conquistare le varie città e le zone della mappa sbaragliando la concorrenza; occhio però alle spie, sempre potenzialmente in agguato.

Meccaniche

Come vi anticipavo, I Tiranni dell’Underdark è sostanzialmente un gioco di deckbuilding, unito al controllo della mappa – potrei quasi definirla una leggera meccanica di maggioranze. Ogni giocatore ha a disposizione un mazzo iniziale con carte basic e poi può ampliarlo tramite il mercato. Sulla plancia apposita, infatti, posizioneremo i vari mazzi: avremo a disposizione le Guardie della Casata, le Sacerdotesse di Lolth e i Reietti Folli come riserve “note”; il mazzo vero e proprio sarà composto da due dei sei “mezzi mazzi” che il gioco ci mette a disposizione, che andranno mischiati assieme e posizionati sulla plancia mercato, dove poi pescheremo le prime sei carte e le metteremo a faccia in su, sostituendole una volta pescate.

I sei mezzi mazzi sono “tematici” e ci permetteranno di avere esperienze sempre diverse in base alle combinazioni scelte:

  • Mazzo Drow, con carte abbastanza basilari (ma non per questo meno utili)
  • Mazzo Draghi, che ha carte costose ma molto potenti – e poi ci sono i draghi, diamine!
  • Mazzo Elementali, che hanno le carte molto legate alla meccanica della Concentrazione – ossia più carte simili giochi, più diventeranno potenti
  • Mazzo Demoni, che permettono l’uso dei Reietti Folli a mo’ di guastatori dietro le linee nemiche
  • Mazzo Aberrazioni, che fanno scartare carte agli altri e pescare carte a voi
  • Mazzo Non Morti, con creature che si sacrificheranno per sbloccare vari effetti.

Inoltre le creature hanno ognuna un “Aspetto“, che potremmo identificare come una specie di sotto-classe che ci aiuta a capire come approcceranno la partita:

  • Ambizione, per reclutare altri servitori e potenziare il circolo interno
  • Conquista, per il controllo della mappa
  • Malvagità, per l’assassinio
  • Inganno, per le spie
  • Obbedienza, per la gestione della routine (sembra strano ma è così)

Ogni carta ha una caratteristica che si innesca nel momento in cui la giocherete, sempre avendo a disposizione le risorse richieste. Potrete capire quindi come le combinazioni possibili sono veramente numerose, perché essendo le carte a disposizione di tutti i giocatori, potrete trovare nuove sinergie e nuove possibilità ad ogni partita. Per comprare le carte avrete bisogno di Influenza, che otterrete giocando altre carte ma anche controllando le città. Per attivarle o per schierare le vostre unità avrete bisogno di Potere, anch’esso regalato dalle carte ma anche dal controllo.

Eh sì, perché non c’è potere senza controllo (semi-cit.). Ne I Tiranni dell’Underdark dovrete assicurarvi anche di controllare le città e i luoghi della mappa, e ciò porta diversi vantaggi. Innanzitutto per giocare molte carte c’è bisogno di avere Presenza in un luogo, che otterrete o piazzando delle vostre unità (rappresentate da segnalini, non sono le carte del mazzo per intenderci) nei luoghi o nei sentieri adiacenti, oppure piazzando una spia. Ovviamente non dovrete subire questi piazzamenti da parte dei vostri avversari, e il gioco vi dà la possibilità di sbarazzarvene, sebbene ciò abbia un costo. Ma la cosa migliore che succederà quando controllerete un luogo sarà la possibilità sia di avere Punti Vittoria a fine partita, sia la possibiltà di avere delle risorse extra ogni turno. Alcuni luoghi, infatti, avranno dei gettoni che vi daranno Punti Vittoria, Influenza o Potere extra che saranno utilissimi per avere una base sempre a disposizione, al netto delle carte giocate. Se poi avrete il controllo totale sulla città questi bonus saranno ancor più appetitosi.

Il gioco termina quando il mazzo mercato si esaurisce o un giocatore avrà schierato la sua ultima unità. A quel punto si farà il conteggio dei Punti Vittoria, ottenibili tramite le unità nemiche uccise, i luoghi controllati (con l’extra dei luoghi col controllo totale) e anche con il valore del vostro mazzo. Qui avremo due modi di calcolare i punti: se le carte fanno parte del vostro mazzo, mano o pila degli scarti, avranno un valore; se però nel corso della partita avete compiuto l’azione “Promuovere“, in pratica sposterete la carta nel “Circolo Interno“, che altro non è che un gruppo di carte che escono dal gioco ma varranno più PV a fine partita. Valutate bene quando Promuovere le carte quindi, perché il vostro limite sarà sempre di 5 carte in mano, e più andrete avanti nel gioco più crescerà il vostro mazzo, col rischio di non riuscire a Promuovere prima della fine della partita le carte più succose – tenete conto che a volte il punteggio triplica!

Materiali

Togliamoci subito il dente: ne I Tiranni dell’Underdark non ci sono miniature. Sì, sarei impazzito se aprendo la scatola avessi trovato miniature dei mostri di D&D, ma per la modalità di gioco sarebbe stato complesso – e a dirla tutta anche inutile – avere delle miniature. Quindi i componenti sono i segnalini, le plance, i tabelloni (mappa e mercato) e infine le carte.

Le plance sono utili per organizzare l’area di gioco, per separare mazzo e scarti e per collezionare le unità assassinate e i PV ottenuti. Tuttavia non capisco come mai non ci sia un’indicazione chiara per posizionare le carte circolo interno, che il regolamento suggerisce di mettere fuori dalla plancia, a sinistra. I tabelloni sono molto belli per quanto semplici; mi piace in particolar modo quello della mappa, che ci permette di far scalare il gioco: ci sono 3 segmenti, separati da due linee tratteggiate, e nelle partite a 2 giocatori useremo solo quello centrale, in 3 se ne usano due e in 4 si usa tutta la mappa.

Infine le carte, fulcro del gioco: beh, sono bellissime, non c’è molto altro da dire! L’illustrazione occupa la maggior parte della carta, e troveremo molti dei bellissimi artwork presenti su Manuale del Giocatore, Manuale del Dungeon Master ma soprattutto Manuale dei Mostri. La lore è perfetta, anche il font è quello “giusto”, e la presenza di testo di colore (chi ha detto Magic?) ci aiuta a immergerci nei meandri dell’Underdark, posto che vi consiglio caldamente di visitare durante le vostre campagne di D&D. Sempre che riusciate a uscirne vivi.

Come sempre, correte a guardare il mio fotounboxing sulla nostra pagina Facebook, dove potrete guardare voi stessi tutte le carte – spoiler: sono un monte!

Unboxing

Prezzo

I Tiranni dell’Underdark è disponibile al prezzo consigliato di 49,99€.

Concludendo

I Tiranni dell’Underdark è un buon gioco che si colloca appieno nella lore di D&D, andando ad approfondire la conoscenza di una delle razze più amate dal pubblico, i Drow. La meccanica del deckbuilding, unita a quella delle maggioranze, fornisce una buona esperienza di gioco che scorre bene. Va bene in due, però sinceramente ci si diverte (e ci si mena) di più in almeno 3-4 giocatori. Una piccola nota di demerito è data dal regolamento: onestamente mi è sembrato poco chiaro e mal organizzato, e ho dovuto rileggerlo un paio di volte per mettere assieme tutti i pezzi.

Consigliato a chi non riesce a stare senza D&D e ha voglia di far girare mazzi di carte a più non posso; sconsigliato a chi ha bisogno di miniature, dadi e meeples come se piovessero.

Nerdando in Breve

Scopriamo un nuovo modo di giocare nel mondo di D&D, questa volta con deckbuilding e maggioranze: ecco a voi I Tiranni dell’Underdark!

 

Ringraziamo Asmodee Italia per averci fornito una copia del gioco per questa recensione.

Contenuti

To Top