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NerdandoSu Robert L. Stevenson – I film su L’isola del Tesoro

NerdandoSu Robert L. Stevenson – I film su L'isola del Tesoro

«Quindici uomini sulla cassa del morto, io-ho-ho! E una bottiglia di rum! Il bere e il diavolo hanno fatto il resto, io-ho-ho! E una bottiglia di rum!»

A 170 anni dalla nascita di Robert Louis Stevenson, a cui il nostro Giakimo ha dedicato un bell’articolo, vorrei raccontarvi qualcosa su una delle opere più famose dell’autore e sulle sue numerose trasposizioni cinematografiche: L’isola del tesoro. Indubbiamente l’immagine che noi abbiamo oggi dei pirati è in gran parte merito di questo brillante signore scozzese dalla salute cagionevole, proprio come la figura del mago come oggi la conosciamo è frutto dell’opera di J.R.R. Tolkien.

Il libro

Pubblicato inizialmente a puntate sulla rivista per ragazzi Young Folks tra il 1881 ed il 1882, divenne un vero e proprio volume nel 1883 ed è ancora oggi uno dei più conosciuti ed apprezzati romanzi per giovani lettori e continua fonte d’ispirazione per tutti i film, serie TV, videogiochi, cartoni e fumetti basati sulle storie di pirati.

Come per tutte le grandi opere, l’ispirazione per L’isola del tesoro avvenne in modo del tutto casuale, quando lo scrittore, ormai trentenne, si accingeva a dipingere un acquerello in compagnia di alcuni familiari nel suo cottage scozzese. Ispirato dalla raffigurazione di una mappa dipinta dal figliastro Lloyd, l’autore cominciò a fantasticare assegnando nomi di fantasia ai vari punti descritti sulla stessa, dando poi all’opera del congiunto il titolo di Isola del Tesoro.

In preda alla foga creativa, decise di buttarsi a capofitto sulla stesura dell’opera, chiedendo ai parenti di ascoltarne progressivamente le letture ed accettando di inserire suggerimenti e richieste da parte loro.
Dobbiamo infatti al padre di R. L. Stevenson alcune delle indicazioni sul contenuto dello scrigno di Billy Bones e al giovane Lloyd la mancanza di fanciulle nell’intero volume.
Per la progressiva stesura dell’opera, si ispirò agli scritti di autori come Charles Kingsley, Daniel Defoe o Edgar Allan Poe.

Affascinato dall’opera in evoluzione, Alexander Japp (amico dell’autore) la propose all’editore della rivista per ragazzi Young Folks che volle pubblicarne un capitolo ogni settimana.
Purtroppo le condizioni di salute dello scrittore peggiorarono rallentando un po’ la produzione del volume, che venne proseguito a Bristol ed ultimato a Davos, in Svizzera.

Il successo del romanzo fu immediato e l’opera venne definita da Henry James come “perfetta come un gioco per ragazzi ben giocato”.
Addirittura il primo ministro inglese dichiarò di essere rimasto sveglio fino alle due del mattino per terminarne la lettura, tanta era la voglia di sapere come sarebbe andata a finire.

Adattamenti

Appena scritta, L’isola del tesoro venne adattata per svariate rappresentazioni teatrali (che avvengono ancora oggi), divenne nel 1938 una versione radiofonica realizzata da Orson Welles, fu parodiata dai Muppet di Jim Henson nel 1996, è parte integrante della storia dei protagonisti della serie TV Black Sails, ne esistono svariate versioni a fumetto tra cui spicca quella di Hugo Pratt (Corriere dei Piccoli, 1962) ed è stata convertita addirittura in opera lirica.
Più di ogni altro media, quello che ha maggiormente tratto ispirazione dall’opera è senza dubbio quello cinematografico, con oltre 50 adattamenti.

I film

La prima versione cinematografica è Treasure Island e risale al 1918; un film muto interpretato solo da bambini diretto da Chester M. e Sidney Franklin di cui purtroppo non è rimasta alcuna copia. Nella versione europea del 1972 Orson Welles interpreta Long John Silver, figura emblematica del romanzo in quanto antagonista ma non del tutto buono né cattivo.

Con un cast fenomenale (Charlton Heston, Christian Bale, Oliver Reed, Christopher Lee), L’isola del tesoro del 1990 è una bella celebrazione della storia di pirati in cui il giovanissimo futuro Cavaliere Oscuro interpreta Jim Hawkins, che partirà a bordo dell’Hispaniola alla ricerca del tesoro nascosto dal Capitano Flint con in mano la mappa lasciatagli da Billy Bones prima di morire e tanto coraggio da sconfiggere i pirati di Long John Silver.
Più recente la versione B movie americana del 2006 Pirates of Treasure Island, realizzata con un budget di circa un milione e mezzo di dollari e girata in California.

Le serie TV

Anche in televisione L’isola del tesoro è stata più volte rappresentata: dal già citato Black Sails (2014 – Sky Atlantic) in cui la vita di pirati veri viene intrecciata a quella dei protagonisti del romanzo, come nel più recente adattamento britannico/irlandese in 4 puntate realizzato nel 2012 e trasmesso sempre da Sky Atlantic che vede interpreti come Eddie Izzard, Donald Sutherland ed Elijah Wood.

Cartoni animati e film d’animazione

Il più celebre riferimento animato è sicuramente quello Disney del 2002, che con il candidato all’Oscar Il pianeta del tesoro ha voluto celebrare l’opera con un taglio più fantascientifico (e con un risultato che ancora oggi divide gli spettatori).

Anche nella cultura nipponica Stevenson ha avuto le sue celebrazioni: dal film del 2018 Nobita e l’isola del tesoro in cui Doraemon, Nobita e i suoi amici affrontano un’avventura nel Mare dei Caraibi con tutte le sue sorprese e le sue avversità, alla meno recente versione anime del 1978 diretta da Osamu Dezaki.

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