#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: Novembre 2020

Questo è il mese probabilmente più importante del 2020, per chi gioca su console, grazie all’uscita dei nuovi modelli di PlayStation e Xbox. Alcuni di noi se le sono portate entrambe, alcuni solo una delle due e altri se ne sono fregati: ciò non toglie che siamo qui, pronti a farvi leggere il nostro NerdandoConsiglia di Novembre 2020!

Football Manager 2021

Tencar: ancora una volta, Sport Interactive è riuscita ad andare in rete (ah-ah-ah) compiendo l’ennesimo mezzo miracolo con Football Manager 2021 che è, “senza potrebbe essere” (per citare Luciano Spalletti), la migliore simulazione manageriale di sempre.

Grazie a inedite feature – come la possibilità di parlare agli agenti dei calciatori prima di proporre un offerta o l’abbinare dei gesti fisici nelle conferenze stampa – e un motore grafico migliorato che rende le animazioni dei calciatori, nel corso delle partite virtuali, più armoniose ma ancora un po’ lontane da ciò che vediamo in TV, la saga di FM si è arricchita di una nuova perla.

La recensione completa è disponibile qui.

Destiny 2: Oltre la Luce

Tencar: la nuova espansione di Destiny 2, Oltre la Luce, è perfetta per iniziare a giocare questo splendido shooter looter (o per riprenderlo, come me, dopo parecchi mesi di inattività).

Innanzitutto, è presente un Cosmodromo rinnovato, ottimo territorio di caccia per chi è alle prime armi e per chi vuole farmare, inoltre il cap di potere è stato alzato a 1260 e tutti i personaggi partiranno da 1050, per non iniziare con un gap incolmabile. Sono stati aggiunti un nuovo territorio, Europa, satellite di Giove dominato dal ghiaccio, e la Stasi, primo nuovo potere elementale generato dall’Oscurità, che permette di congelare e poi distruggere i nemici.

Insieme alla nuova Season chiamata Stagione della Caccia, c’è l’inedita Incursione della Cripta di Pietrafonda, da affrontare in sei.

Se tutto questo non vi basta, vi aspettiamo sul Server Discord per giocare insieme e potete leggere qui la recensione completa.

Pandemic Legacy: Season 0

Tencar: Pandemic Legacy: Season 0 è un ottimo titolo da giocare, soprattutto se siete in una delle famose “Regioni Rosse” e non sapete come impiegare le ore serali.

Questo prequel della saga Pandemic Legacy (legacy perché può essere giocato una volta sola, finché la storia non arriverà alla conclusione) lascia da parte i temi classici della saga per catapultarci al culmine della Guerra Fredda, in una lotta tra Stati Uniti e URSS che potrebbe causare la fine dell’intero mondo.

Ho adorato il cambio di scenario e il dover ponderare per bene ogni più piccola scelta perché, anche il più microscopico errore condiziona l’intera campagna.

Vi spiego in maniera approfondita il mio pensiero nella recensione completa.

Negan è vivo!


Tencar: questo albo andrebbe comprato anche semplicemente per l’iniziativa lodevole nella quale è stato inserito; saldaPress lo ha distribuito gratuitamente nel progetto, al supporto delle fumetterie, WE ARE FAMILY – FASE 2.

Negan è vivo! ci racconta le vicende di uno dei villain più carismatici mai creati. Dopo essere stato risparmiato ed esiliato da Maggie, Negan ha iniziato a vivere in una piccola casa in campagna, nel mezzo della natura, trovando anche uno spazio dove poter commemorare giornalmente la sua adorata Lucille. Nel momento in cui è più stanco di vivere, riesce a trovare uno scopo che lo farà andare avanti.

Non mi è dato sapere se questo è stato il prologo delle vicende di Negan o l’inizio di un nuovo arco narrativo, so solo che avevo bisogno di un altro po’ di The Walking Dead.

La recensione completa è disponibile qui.

V/H/S Trilogy

Tencar: ho avuto modo di recuperare la trilogia di V/H/S sul canale Midnight Factory, disponibile su Amazon Prime Video (il primo mese è gratuito).

Le trame alla base dei tre film sono futili, ma il fulcro di queste antologie sono le varie videocassette rinvenute dai protagonisti – in realtà, cortometraggi realizzati da diversi registri sfruttando l’espediente della classica videocamera che registra le vicende narrate – e poi mostrate a noi spettatori.

Gli episodi sono gradevoli (alcuni meno) e alcuni mi hanno causato parecchi brividi: 10/31/98 di V/H/S, Safe Haven di V/H/S 2 e Parallel Monsters di V/H/S: Viral.

The Crown stagione 4

The Crown 4

Clack: La serie televisiva inglese sui reali inglesi mi ha stregata già dalla prima stagione e questa quarta non delude. Disponibile su Netflix dal 15 novembre scorso, The Crown arriva con queste dieci nuove puntate ad avvenimenti più vicini alla mia generazione ed introduce due personaggi clou: Lady Diana Spencer, interpretata dalla somigliantissima Emma Corrin e La Lady di Ferro, Margaret Tatcher, cui presta il volto una sorprendente Gillian Anderson.

La serie creata da Peter Morgan e destinata a lasciare il segno sul piccolo schermo, viaggia sempre su altissimi livelli e, lo ammetto, mi scende un po’ la lacrimuccia a pensare che mancano solamente altre due stagioni.

Critical Role: Vox Machina Origins 1

Tencar: Critical Role: Vox Machina Origins 1, edito da Edizioni BD, è un progetto crossmediale interessantissimo. Le vicende della nota web serie ideata da Matthew Mercer, aiutato nella scrittura da Matthew Colville con i disegni di Olivia Samson trovano una giusta dimensione anche su carta.

La storia, che ricorda tanto una sessione di Dungeons & Dragons, è avvincente ed è incentrata sulla nascita del party che ha animato la prima stagione di Critical Role.

Consigliato agli amanti dei giochi di ruolo e del fantasy. Se volete un parere più approfondito, potete leggere la recensione qui.

Demon’s Souls

Tencar: era l’unico Souls che mi mancava e che mai giocato perché l’ho acquistato troppo tardi su PlayStation 3 per lasciarlo in una libreria a prendere polvere.

Beh, posso farvi sapere che l’esperienza è stata pazzesca, segno che Bluepoint Games ha compiuto un piccolo miracolo, con una trasposizione fedele (sì, mi sono informato da chi è un vero esperto di questo genere) e che, su PlayStation 5, regala grandissime emozioni grazie a un motore grafico pazzesco che rende il titolo fluido – elemento importantissima per evitare colpi che possono condurre a indesiderate morti – e splendido da vedere: le location in cui sono ambientate le vicende di Demon’s Souls mi hanno lasciato senza fiato.

Con mia grande sorpresa, nonostante si tratti di un remake, è una vera e propria killer application per la console Sony.

Gotham Central

Giakimo: In un mese di novembre in cui sono stato più impegnato del solito, tra un trasloco internazionale e nuovo lavoro, ho preferito rifugiarmi una rilettura parziale di una serie che avevo iniziato ma che non avevo mai finito: Gotham Central di Ed Brubaker e Greg Rucka. 

Com’è essere un poliziotto a Gotham City, dovendo combattere non solo il crimine “normale” ma anche supercriminali e dovendo avere a che fare con una presenza ingombrante come quella di Batman? Gotham Central risponde a queste domande. I protagonisti sono i detective della polizia di Gotham City, impegnati a combattere il crimine e a far rispettare la legge in una città in balia del crimine. 

La serie è praticamente un poliziesco fatto e finito, con pochissime concessioni al supereroistico. Cala Gotham City e i suoi poliziotti in un contesto reale, provando a spiegare elementi dati per scontati del mythos di Batman – come chi aziona il bat segnale. 

Contribuiscono a rendere la serie ancora più realistica e noir i disegni di Michael Lark, poi sostituto da Stefano Gaudiano e Kano. Tutto con una stile realistico e sporco, lontanissimo dal canone supereroistico e perfetto per una serie molto narrativa e cinematografica. Aiuta poi che i due scrittori, Brubaker e Rucka, sono due grandissimi sceneggiatori più a loro agio con il noir che con i supereroi. Rucka ci aggiunge poi la sua enorme bravura nel rappresentare i personaggi femminili. In particolare Renée Montoya svetta in un cast pieno di grandi personaggi.   

Spider-Man: Miles Morales

Giando: Assieme al sopracitato Demon’s Souls, Spider-Man: Miles Morales è l’altro titolo “next-gen” che Sony ha pubblicato in concomitanza col lancio di PS5. Non si tratta di un gioco “nuovo”, quando di uno spin-off del primo, bellissimo Spider-Man uscito qualche anno fa su PS4.

Tuttavia, non fatevi ingannare: New York è più bella che mai, complice un leggero strato di neve che ricopre la città, ed è piena di missioni per il nostro nuovo amico Miles Morales, che non fa rimpiangere il buon Peter Parker.

Sono molto contento di aver preso questo titolo al lancio, perché mi ha fatto percepire alcune potenzialità di PS5; forse, una delle cose più spettacolari non c’entra nulla col gioco vero e proprio, ossia la possibilità di caricare le missioni direttamente dal menu della console. Credetemi, il caricamento è pressoché ISTANTANEO: impressionante è dir poco.

La regina degli scacchi

Jedi.lord: Chi l’avrebbe mai detto che una miniserie TV ad argomento scacchi potesse avere così successo? Io stesso, pessimo giocatore di scacchi, me lo sono chiesto non appena guardato il trailer. Se la trama non è nulla di particolarmente innovativo, sono la messa in scena, la ricostruzione storica e la straordinaria interpretazione della protagonista Anya Taylor-Joy a rendere, per me, queste puntate la sorpresa dell’autunno 2020.

Non voglio una seconda stagione perché secondo me non avrebbe affatto senso e il finale è perfetto così, ma mi è tornata voglia di cimentarmi di nuovo con questo gioco antichissimo e mai fuori moda, per scoprire nuovamente quanto io sia scarso (ho perso tutte le partite giocate online finora, ndR).

Il principe dei Draghi

Jedi.lord: Finalmente sono riuscito a guardare la terza stagione, per ora l’ultima disponibile, di questa serie animata che mai avrei pensato di guardare.

Le vie della curiosità per quanto mi riguarda sono infinite e ho scoperto quello che reputo uno dei migliori prodotti fantasy usciti negli ultimi anni.
Bella la trama, belli i disegni, favolose le idee che la serie sciorina quando meno te lo aspetti: se mai tornerò a fare il master in un GDR fantasy, alcune di quelle le implementerò senza alcun dubbio.

Ma ciò che colpisce di più sono l’estrema inclusività, che non è enfatizzata ma che è trattata come normalità (e grazie, finalmente), i personaggi, tutti estremamente tridimensionali e pieni di luci ed ombre e, soprattutto, visto che stiamo arrivando a Natale, è una serie assolutamente per tutti, che sa parlare sia ai giovani che ai più grandi, perfetta da guardare anche se si ha poco tempo.
Non vedo l’ora che escano le nuove stagioni (ma guardatelo tranquillamente, che una parte della trama termina)!

The Mandalorian

Mandalorian Stagione 2

Jedi.lord: Le avventure di Mando e del misterioso bambino, dopo una prima stagione molto bella, stanno veramente esagerando, sia come qualità che come concetto.

Quelli che prima erano dei semini, che sembravano una spruzzatina di fan service, in questa seconda stagione stanno germogliando nel vero senso dell’universo di Star Wars: un universo transmediale dove tutto è connesso, unito e coerente nel formare un unico affresco di una storia epica.

Io non faccio spoiler, ovviamente, ma puntata dopo puntata sto tirando fuori urletti scomposti che neanche un’educanda dell’800 in libera uscita.
Meno male che le puntate le sto guardando con chi condivide la vita con me da molto tempo, altrimenti sembrerei di certo pazzo.

Grazie, Dave Filoni per essere il miglior erede di George Lucas che potessimo desiderare. E anche un po’ meglio, se posso azzardarmi.

Pillars of Eternity

Jedi.lord: Pensa te, un gioco di 5 anni fa, di cui scrissi anche guida e recensione, ma che ad un certo punto ho lasciato a marcire. Tanto che, reinstallandolo per curiosità, ho caricato il salvataggio risalente a qualche anno fa e…mi era antipatico il personaggio che avevo creato, lasciato nel mezzo delle sue avventure!
Allora, cosa più unica che rara, mi è venuta voglia di capire se questo titolo meritasse ancora la mia attenzione, in preda ad una atavica voglia di GDR per PC.
Ho creato un nuovo personaggio (ispirandomi al sopracitato Principe dei Draghi) e via all’avventura, di cui non ricordavo molto, ma che non ricordavo così interessante.

Pillars di certo ha i suoi difetti, tra i quali forse una eccessiva verbosità rispetto agli illustri predecessori cui si ispira e rende omaggio, ma i suoi pregi sono assolutamente di spessore superiore.
Non so quanto tempo gli dedicherò, ma mi è rimasto in bocca quell’ottimo retrogusto che fa venire voglia di caricare il gioco e rituffarsi nell’avventura.

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