So bene quanto può essere difficile celebrare Halloween con una serie TV, quanto meno per limiti di tempo. Però potrebbe essere una buona idea andare a recuperare qualche titolo celebre, magari con alcuni episodi chiave, così da rendere la nostra serata delle streghe ancor più gustosa.
Sono davvero molte le serie TV che, in un modo o nell’altro, sono ricche di suspense o momenti terrorizzanti. Sceglierne cinque non è stato banale, ma ecco quelle che secondo me meritano un posto d’onore.
Penny Dreadful
Da un lato è una grande macedonia di personaggi che poco o nulla hanno in comune, se non l’ambientazione vittoriana. Dall’altro c’è stata la capacità cesellina degli sceneggiatori di mettere insieme queste creature in un melting pot immaginifico, ricco di trame e sottotrame, di personaggi ben disegnati, unito ad una resa visiva semplicemente affascinante.
Grazie alla forza di attori di grandissimo calibro (Timothy Dalton, Eva Green, Billie Piper e molti altri) Penny Dreadful prende nome dalle omonime pubblicazioni del XIX secolo, e si ispira direttamente a La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore.
Un must see.
American Horror Story
Che dire di questa serie antologica? Che abbiamo uno dei primi casi di film horror di altissima qualità convertita in serie? Sì, e anche la capacità di rinnovarsi, stagione dopo stagione, andando a toccare i massimi cliché dell’orrore e delle paure più ataviche del genere umano: dalle case stregate al circo, dal manicomio all’hotel delle torture.
Ottimi attori, supportati da sceneggiature sempre all’altezza (pur con qualche scivolone) hanno garantito a questa serie la bellezza di nove stagioni.
E la cosa migliore è che potete scegliere quale vedere in libertà.
Les Revenantes
Non se ne è parlato molto, di questa serie TV francese, eppure è un piccolo gioiello di inquietudine e di suspence.
Lontani dai ritmi frenetici delle serie americane, ha un incedere molto riflessivo che si dilunga sui rapporti tra i personaggi e sull’evidenza di quanto tornare dalla morte sia tutto fuorché una passeggiata.
La trama è semplice: un gruppo di persone di età differenti è passata a miglior vita in un modo o nell’altro: chi suicida, chi in un incidente, chi assassinato. Anni dopo, come se nulla fosse, queste persone tornano a casa, ignari del fatto che tanto tempo sia passato e scatenando lo scompiglio nella loro comunità.
The Walking Dead
Kirkman ha trasformato un tema trito e ritrito come quello degli zombi in un’analisi lucida e disperata dell’animo umano, delle capacità di adattamento e delle psicodinamiche che si generano nei momenti critici.
L’apocalisse zombi, in questa economia, si sposta sullo sfondo e tutto il focus è sulle relazioni personali dei protagonisti, come si relazionano tra loro, come evolvono, come cambiano in meglio o in peggio.
La qualità è andata inesorabilmente calando (soprattutto man mano che ci si discostava dal fumetto), ma soprattutto le prime stagioni, sono un vero capolavoro da seguire col fiato sospeso.
Se dovessi scegliere il mio momento preferito (da mal di stomaco puro) non potrei che dire: fienile. Chi sa, ha già capito. Agli altri, il compito di mettersi in pari e venirne a parlare con noi dopo.
Stranger Things
Abbiamo già avuto molto più volte di parlare di questa splendida serie TV Netflix. E allora perché inserirla anche qui? Beh, non certo per la cultura pop anni ’80 (pregevole ma fuori tema) ma piuttosto perché ha ricordato a tutti che si possono intrattenere i più giovani anche spaventandoli, anche mostrando immagini forte con morti dolorose e lieti fine zuccherosi ben lontani. Chi è stato ragazzo negli anni ’80 sa bene a cosa mi riferisco (teste che si sciolgono con Indy, cadaveri surgelati coi Goonies, eccetera), e Stranger Things ha riportato l’attenzione su questo aspetto, regalando immagini perfette per la notte delle streghe.
Bonus: Hill House
Davvero mi chiedete perché?
Guardatela. Ora. Poi leggetela.
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