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NBA 2K20 – Il basket, per l’ennesima volta

NBA 2K20

L’anno scorso, ho deciso di lasciare a Giando l’onore di recensire il nuovo capitolo di NBA realizzato da 2K e, devo ammettere, ho sentito la mancanza del parquet. Eccomi qui, dopo 365 giorni d’assenza, pronto a tornare nelle mie amate arene con NBA 2K20.

Recensione

Sviluppato da Visual Concepts e distribuito da 2K Sports, NBA 2K20 (uscito per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC) è finalmente arrivato e io mi sono emozionato per l’ennesima volta al rumore delle scarpe sul parquet.

Una volta accesa la PlayStation e preso il pad in mano, i feeling sono stati gli stessi di qualsiasi titolo di questa serie: emozione per la riproduzione fedele di atleti, maglie, palazzetti, scarpe…

La Mia Carriera

La modalità più evocativa – e probabilmente più giocata – della serie NBA 2K è La Mia Carriera e, anche quest’anno, il lavoro di Visual Concepts è encomiabile: sembra di vivere un film interattivo, anche se, a onor del vero, le varie scene tra una partita e l’altra sono piuttosto lunghe e potrebbero annoiare chi smania per poter scendere in campo.

Non voglio, come sempre, lasciarvi alcuno spoiler sulla trama, ma sappiate che, nel corso della lunga storia, vi imbatterete in atleti famosi come LeBron James, che ha anche curato questa sezione del titolo o attori del calibro di Idris Elba o Rosario Dawson.

Il giocatore che sono andato a creare è totalmente personalizzabile e ho potuto scegliere ogni dettaglio che va dalle caratteristiche fisiche a quelle di gioco, per creare il cestista che più mi aggradava; risulta interessante selezionare lo stile sul quale puntare: Creatore di Tiri, Playmaker, Tiratore da Fermo e Penetratore.

Ovviamente, al fianco della storia, è presente la modalità Quartiere, curatissima come sempre, nella quale il nostro avatar potrà allenarsi in palestra per migliorare momentaneamente le proprie skill, entrare in negozi per comprare nuovi vestiti o accessori e, naturalmente, giocare: ciò che adoro è il girare tra i campetti calcati da altri giocatori e guardare le loro partite, raramente ho visto qualcosa di così immersivo, all’interno di un titolo sportivo.

NBA 2K20

Gameplay

L’attenzione ai particolari messa su NBA 2K20 da parte di Visual Concepts si vede in ogni momento e in ogni elemento di una qualsiasi partita; le scarpe, le casacche, le arene, gli atleti, persino il pubblico: tutto è realizzato in maniera così realistica da lasciare a bocca aperta e, se qualcuno dovesse trovarvi davanti al monitor o alla TV potrebbe scambiare la vostra sessione per un vero evento NBA.

Il sistema di controllo dei giocatori – che vi consiglio di provare con un pad – è esemplare (rapido excursus: vorrei qualcosa di simile anche in FIFA 20) e possiamo dividerlo in questa maniera: con la levetta analogica sinistra si controllano i piedi del cestista selezionato e con quella destra le mani; chiudono il quadro i tasti usati per passaggi, tiri o per chiamare i molteplici schemi.

Il tutorial, dettagliatissimo, è fondamentale per apprendere le basi di NBA 2K20 ed è impensabile iniziare a giocare senza aver speso del tempo in questa sezione: pensate che, dopo averlo visto in live sul nostro canale Twitch, ci ho perso su altro tempo per perfezionare alcune tecniche fondamentali per affrontare gli avversari online, quindi vi consiglio di non sottovalutare alcun aspetto.

Padroneggiare i comandi è questione di tempo e pratica, tanta pratica, quindi NBA 2K20 non è un gioco per casual player. Certo, potrete divertirvi anche senza essere sufficientemente esperti e skillati, ma il target di 2K Sports è formato da giocatori con esperienza ma, fortunatamente, il tutorial serve proprio a questo.

Tra gli elementi meglio riusciti vi cito, tra tutti, il sistema di finte e tiri e le chiamate di schemi (e pick up) in tempo reale: i giocatori sono molto reattivi e rispondono immediatamente a ogni comando, dandomi l’impressione di avere realmente controllo sugli atleti e, più in generale, sulla partita.

Ho trovato qualche problemino per quanto riguarda le collisioni tra i cestisti che, in questi casi, reagiscono in maniera spesso irrealistica e con movimenti goffi e non ho apprezzato le volte in cui la palla entra a canestro nonostante le difese siano puntuali e attente. Questa è, da anni, una carenza di questa serie e spero possa essere colmata quanto prima. Il livello simulativo di NBA 2K20, nonostante le sbavature appena elencate rimane comunque altissimo.

Modalità di gioco

Le modalità di gioco sono tante e per tutti i gusti: possono realmente accompagnare un appassionato di basket e di NBA per un intero anno senza annoiare praticamente mai.

Sostanzialmente, il menù di gioco è diviso in quattro macro aree:

  • Gioca Ora per partite rapide di tutti i tipi con squadre attuali e storiche e con la felice aggiunta della WNBA.
  • La Mia Squadra che è come il FUT per FIFA: si crea una squadra con le figurine dei giocatori trovate in bustine stile quelle Panini che tutte conosciamo. Oltre alle classiche partite, è presente la Triplice Minaccia, una partita 3 contro 3 senza tempo, che termina a 21 punti ed è la mia modalità preferita in assoluto.
  • La Mia Carriera a cui ho dedicato un intero paragrafo.
  • La Mia Lega per creare il proprio franchise, sia NBA che WNBA ma, soprattutto, per giocare online con gli amici.

NBA 2K20

Comparto tecnico

L’ho scritto nel paragrafo relativo al Gameplay ma lo ripeto volentieri: c’è tantissima cura in ogni particolare di NBA 2K20, non solo in campo, ma anche nella preparazione del proprio avatar. Nel corso della mia prova su Playstation 4 non ho notato alcun rallentamento, anzi, sono rimasto stupefatto dalla qualità del motore grafico che, anche nei momenti più convulsi, ha continuato a funzionare in modo egregio.

Ogni giocatore, palazzetto, indumento, palla e quant’altro è stato ricreato nel gioco è perfettamente simile alla controparte reale e, di anno in anno, il gap con la realtà diventa sempre più stretto. Ho apprezzato particolarmente i riflessi del sudore sulla pelle degli atleti che, illuminati dalle luci delle arene, realizzano un effetto meravigliosamente verosimile.

Se la OST – che non ho apprezzato troppo a causa della mia età – è perfettamente coerente con tutto ciò che è NBA 2K, il comparto sonoro è fantastico con una telecronaca da urlo, una riproduzione del tifo da pelle d’oca e i rumori del campo riprodotti in maniera fedelissima.

Visual Concepts ha svolto un lavoro eccelso, niente da dire.

In conclusione

NBA 2K20 è un ottimo prodotto che porta su PC e console il Basket, quello con la B maiuscola.

Visual Concepts e 2K Sports potevano accontentarsi di svolgere il compitino, non avendo praticamente avversari, e invece hanno sfornato un gioco solido, con un comporto tecnico eccellente e tantissime modalità di gioco che riempiranno tranquillamente il tempo da qui all’uscita del nuovo capitolo di tutti gli appassionati di NBA e, più in generale, di basket.

Ecco, ho scritto proprio “appassionati” perché NBA 2K20 non è un videogame per casual player: per poter godere appieno dell’esperienza occorre pratica ma, per fortuna, è presente un tutorial ricco e dettagliato che permetterà a tutti di apprendere i rudimenti di questo meraviglioso sport.

NBA 2K20

L’unica critica che mi sento di muovere è l’uso un po’ sconsiderato di elementi quali “ruote della fortuna” e simil-pachinko che nulla c’entrano con lo sport e che infastidiscono; come hanno infastidito parecchio anche le microtransazioni utilizzabili nelle modalità La Mia Carriera e La Mia Squadra: onestamente non ho capito il rumore provocato da parecchi utenti su Steam, dato che è possibile giocare senza spendere un centesimo.

Ringrazio 2K per la copia per Playstation 4 fornitami per questa recensione.  

Nerdando in breve

NBA 2K20 conferma la linea tracciata dai suoi predecessori: è una delle migliori simulazioni sportive di sempre.

Nerdandometro: [usr 4.5]

Trailer

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