Recensione
Il momento magico Disney per eccellenza di quest’anno è arrivato: Aladdin, nelle sale cinematografiche da oggi, è un vero spettacolo per gli occhi! Nel pieno rispetto del cartone originale e arricchito di tematiche moderne come la parità di diritti tra uomo e donna (tema comunque affrontato anche nel cartone originale del 1992), offre allo spettatore due ore di vera evasione. I paesaggi mozzafiato della Giordania e quelli da favola ricreati digitalmente si fondono perfettamente in una scenografia che è parte integrante della favola (girata quasi interamente nei Longcross Studios britannici). I costumi per colore e fattura fanno impallidire quelli di Moulin Rouge e Lo schiaccianoci messi insieme, in particolar modo quelli indossati dall’incantevole principessa Jasmine.
Bello come musical, con un ritmo sempre veloce, Aladdin è capace di far sognare il bambino che è in ognuno di noi: è un live action, a mio parere, riuscitissimo. Disney, che quest’anno si scatena nella produzione di grandi classici (anche in vista dei diritti in scadenza che deve rinnovare), ci ha messo il cuore in questa produzione, e si vede. Trovare l’equilibrio tra la riproduzione fedele di un grande classico e la capacità di attualizzarlo non sempre porta a grandiosi risultati (vedi Dumbo), ma in questo caso l’operazione remake è pienamente riuscita, nel rispetto dello spirito originario della storia.
Sopra a tutto quanto detto finora, c’è Will Smith. Grandioso. Grosso come Khal Drogo, sorridente come Alex Foley e blu come Megamind, è perfetto.
Niente di inaspettato, ovviamente, ma non era banale confrontarsi con l’eredità di Robin Williams aggiungendoci la propria fisicità. E la magia è riuscita.
Trama
La fiaba delle Mille e una notte la conosciamo tutti: nata come ألف ليلة وليلة: creata dal X secolo, è una raccolta di storie con varie ambientazioni orientali (indiane, mesopotamiche, persiane, egiziane) composta da diversi autori. Nel corso dei secoli il numero delle novelle raccolte aumentò progressivamente, arrivando appunto a mille, anche se in origine il numero si riferiva ad una moltitudine generica.
Protagonista delle storie il re persiano Shahriyār, che decise di uccidere ogni nuova moglie dopo la prima notte di nozze per vendicare un tradimento subito. Tutto questo fino a che la figlia maggiore del gran Visir, Shahrazād non decise di offrirsi a lui come sposa per porre fine al femminicidio. Raccontando ogni notte al re una nuova novella e rimandando al giorno successivo il finale, riuscì a far innamorare di sè il re e a salvare la propria vita.
In questa variante, viene maggiormente messa in evidenza l’origine indiana della favola: nei costumi, nell’architettura, nelle danze e nella fisionomia degli attori.
Cast
Alla regia Guy Ritchie, che in questo progetto è anche autore della sceneggiatura, insieme a John August.
L’attore egiziano Mena Massoud (visto nella serie tv Jack Ryan) è un credibilissimo Aladdin, grande artista del parkour e notevole ballerino. Naomi Scott è di una bellezza che lascia senza fiato ed è perfetta nella grazia e nell’eleganza naturale che solo una principessa Disney può avere. È una attrice e cantante inglese, vista nei panni di Kimberly Hart nel film Power Rangers e in quelli di Maddy Shannon in Terra Nova. La voce italiana del cantato di Jasmine è della bravissima finalista di X Factor Naomi Rivieccio.
Curiosità
Uno degli aspetti più interessanti della versione originale e di quella doppiata in italiano del cartone animato era senza dubbio la voce (e il carisma riprodotto dai disegnatori nei movimenti) del Genio. Robin Williams per gli anglofoni e Gigi Proietti per l’Italia hanno infatti contribuito a fare del grande omone blu il vero protagonista della storia.
Per Will Smith si è trattato di una vera e propria sfida, dovendosi confrontare con un mostro sacro del cinema, per di più dotato di una voce più veloce di quella dei delfini. Ma ha saputo tenere botta in modo assolutamente dignitoso, grazie anche alle sue doti di rapper. Sandro Acerbo, storico doppiatore di Smith (ma anche di Brad Pitt, Michael J. Fox, Bill Pullman, Eddie Murphy, Kevin Bacon e moltissimi altri) è stato, al solito, perfetto. Proietti invece è rimasto nel cast di doppiaggio prestando la sua voce per la versione italiana al sultano.
Tra cortometraggi, serie animate e film, questa è l’ottava volta che la storia della lampada di Aladino compare sullo schermo.
Sapevate che Aladdin è anche il nome dato ad una delle lune di Saturno?
Nerdando in breve
Non perdetevi il fantastico Genio di Will Smith in Aladdin, il live action del celebre lungometraggio animato Disney: un’esplosione di energia, colori e danze per un film davvero magico.
Nerdandometro: [usr 4.8]
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