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Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni – La nostra recensione

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni
Dal 31 ottobre Disney ci riporta al cinema con una favola delicata e piena di colore, perfetta per il Natale che sta arrivando, ve la racconto in modalità spoiler free.

Recensione

La prima cosa che ho pensato, non appena sono stata invasa dallo spirito avvolgente di questa favola, è stata: “E se lo avesse girato Tim Burton sarebbe stato altrettanto fantastico questo mondo?”.

Forse no. Forse sono proprio i toni steampunk ma delicati e fiabeschi scelti da Lasse Hallström che regalano a Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni un’atmosfera nuova, perfetta per l’inverno che sta arrivando.

Grazie a Disney sono arrivata in punta di piedi allo spirito natalizio nel migliore dei modi: ovattato, pieno di sorpresa e magia. Un casting perfetto e un ritmo ben sostenuto rendono moderna una storia antica e stordiscono dolcemente lo spettatore con quella magia di ambientazione, scene e costumi che ti lascia a bocca aperta come quando da bambino vedi per la prima volta la neve a teatro.

Trama

Scritto nel 1816 da E.T.A. Hoffmann con il titolo Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi e in seguito riadattato da Alexandre Dumas come Lo Schiaccianoci, il romanzo divenne poi ispirazione per la famosissima musica composta da Piotr Tchaikovsky per il balletto commissionato nel 1891 dal direttore dei Teatri Imperiali Russi.

Ma veniamo alla trama: Clara è una ragazzina sveglia e con una passione per cose da maschio come la fisica o gli ingranaggi degli orologi. Ha un fratello ed una sorella e, come loro, soffre terribilmente per la recente scomparsa della madre (come in tutte le favole Disney che si rispettino), donna originale e capace di lasciare un immenso vuoto dietro di sé.

Marie (questo il nome della donna), lascia ai tre figli un regalo natalizio speciale e Clara riceve un particolarissimo scrigno dorato a forma di uovo, di cui però non possiede la chiave. Partirà quindi alla volta di un meraviglioso viaggio avventurandosi in un fantastico mondo di cui ignorava l’esistenza.

Cast

La Fata Confetto Keira Knightley, il padrino Drosselmeyer Morgan Freeman e Madre Cicogna Helen Mirren sono interpretati da attori diversi con in comune senz’altro una dote di trasformismo che li rende perfetti in qualunque lungometraggio in costume. Al fianco della protagonista in ruoli chiave (ma con allineamenti molto diversi, usando un espressione da giocatore di ruolo), arricchiscono la trama senza oscurare la giovanissima Mackenzie Foy che, con grazia e determinazione, dà vita al personaggio di Clara. L’abbiamo già vista in Interstellar, ed è altrettanto brava.

Molto ben costruito il rapporto che Clara costruisce con Phillip Hoffman (Jayden Fowora-Knight), il soldato Schiaccianoci che la seguirà e supporterà durante tutta l’avventura attraverso il lutto e alla scoperta di una nuova realtà.

Curiosità

Da quando venne rappresentato per la prima volta nel 1892, lo Schiaccianoci di Tchaikovsky è un balletto entrato nella tradizione natalizia in tutto il mondo. Al New York City Ballet giunse nel 1954 in una versione composta da George Balanchine e ancora oggi viene rappresentato nei teatri più prestigiosi al mondo.

Nel lungometraggio Disney viene utilizzata una versione musicale arricchita dal contributi del pianista Lang Lang ed un singolo interpretato da Andrea Bocelli ed il figlio Matteo.

Per creare il personaggio del Re dei topi (misteriosa creatura appartenente al Quarto regno) sono stati utilizzati 60.000 topi in CG, messi in movimento secondo le movenze di Lil Buck (alias Charles Riley), maestro dello stile di danza denominato “jookin”.

Nel 1879, Thomas Edison mostrò per la prima volta al pubblico la sua nuova invenzione: la lampadina. Essendo ambientato nello stesso anno, il film ha voluto celebrare il grande inventore mettendo in scena una lampadina (elemento che in effetti sembra anacronistico inserito nel contesto).

Scenografie e costumi

Girato in Inghilterra presso i Pinewood Studios, Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni ha richiesto un grandioso lavoro in termini di ambientazioni scenografiche, affidato a Guy Hendrix Dyas (Steve Jobs, Inception): dalla creazione dei quattro regni alla realizzazione del palazzo, alle scene della Londra vittoriana. L’artista ha voluto chiedere a tutti i tecnici che hanno collaborato alla produzione di provare ad immaginare una serie di elementi che contribuissero a conferire un’immagine natalizia vista dal bambino che è in ognuno di noi.

Non meno fastosi delle scenografie utilizzate sono i costumi realizzati da Jenny Beavan (Ritorno al Bosco dei 100 Acri, Mad Max: Fury Road). È spettacolare la realizzazione dei personaggi abitanti dei quattro reami, ispirati ai giocattoli del 18° secolo.

Nerdando in breve

Una fantastica favola steampunk per immergersi con occhi spalancati nella magia del Natale. Dal 31 ottobre al cinema.

Nerdandometro: [usr 4,7]

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