Recensione
Tra i reboot più chiacchierati del momento c’è sicuramente Le terrificanti avventure di Sabrina, che ha per protagonista una certa streghetta che tutti noi cresciuti a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila conosciamo bene.
Sabrina Spellman, protagonista della nuova serie Netflix lanciata lo scorso 26 ottobre, è nata sulla carta stampata in realtà, più precisamente sulle pagine dei fumetti Archie Comics (se volete sapere tutto, ma proprio tutto, sul personaggio, date uno sguardo a questo articolo) ma, in Italia è conosciuta grazie alla popolarissima serie televisiva Sabrina vita da strega, dove era interpretata da Melissa Joan Hart.
Dal 2003, anno in cui l’avventura televisiva di Sabrina si era conclusa, di acqua sotto i ponti ne è passata e sembrava arrivato il momento di rispolverare il personaggio in una veste completamente rivisitata: l’operazione è stata affidata a Roberto Aguirre-Sacasa, già mente dietro Riverdale, anch’esso tratto dai fumetti Archie Comics. Ma il risultato è soddisfacente?
Trama
La giovane Sabrina vive sospesa tra due mondi: per metà mortale e per metà strega, la ragazza si divide tra la normale routine di un’adolescente americana e lo stile di vita della Chiesa della Notte, congrega di streghe e stregoni cui appartiene la sua famiglia.
Arrivata alla vigilia del suo sedicesimo compleanno, però, Sabrina è chiamata a prendere una decisione e scegliere definitivamente una delle due alternative: prevarrà la sua natura mortale o quella da strega?
Ambientazione
Le terrificanti avventure di Sabrina è ambientata nello stesso universo narrativo di Riverdale e i rimandi tra l’una e l’altra serie sono evidenti e dichiarati: non a caso, a tenere le fila di entrambi i progetti c’è Roberto Aguirre-Sacasa, e non è azzardato immaginare che in futuro i protagonisti dell’una possano apparire nell’altra e viceversa.
Sebbene in Le terrificanti avventure di Sabrina l’azione si svolga in un’altra cittadina, Greendale, confinante proprio con Riverdale da quello che dicono i protagonisti, il clima generale della serie ricorda da vicino quello della città teatro delle avventure di Archie e compagni. Atmosfere tetre, boschi inquietanti e misteriosi, abitanti bizzarri e dai comportamenti ai limiti dell’assurdo. Viene quasi da chiedersi se, in fondo, le stranezze non siano tutta colpa della comunità di stregoni ma in realtà ci sia qualcosa nell’aria a rendere tutti così strani!
Netflix, che produce le avventure televisive della streghetta, d’altra parte sembra credere molto nel progetto, tanto da aver ordinato due stagioni già prima della messa in onda. Per il momento abbiamo potuto vedere solamente la prima, composta da 10 episodi ma, senza dilungarci in spoiler, possiamo aspettarci grandi cose da quelli che verranno rilasciati in futuro. Non ci sarà da attendere troppo, d’altra parte, per il 14 dicembre 2018 è già stata annunciata l’uscita di uno speciale di Natale che ci riporterà a Greendale in attesa del proseguimento della storia principale.
Cast
Le terrificanti avventure di Sabrina convince solo fino a un certo punto e, forse, la ragione sta proprio nella sua protagonista: la giovane Kiernan Shipka risulta spesso piuttosto monocorde e, personalmente, non ha suscitato in me alcun tipo di empatia.
Va molto meglio con i suoi familiari, tutti bizzarri al punto giusto e ben interpretati. Su tutti, il mio preferito è senza dubbio Ambrose, ottimamente reso da Chance Perdomo. Coppia vincente anche quella delle zie di Sabrina: Hilda, cui presta il volto l’attrice Lucy Davis e Zelda, interpretata da Miranda Otto che, smessi i panni di Eowyn, si cimenta con un personaggio diametralmente opposto.
Rispetto a quanto eravamo abituati con la serie anni Novanta, migliora decisamente Salem, qui interpretato da un vero gatto. Il fatto, però, che stavolta non parli mi ha lasciato con una delusione incolmabile.
Concludendo
Le terrificanti avventure di Sabrina è un prodotto interessante, che apre la strada ad ampie possibilità di sviluppo. Non convince fino in fondo per ritmo e interpretazione della protagonista ma, come tutte le prime stagioni, bisogna aspettare la conclusione della storia per dare un giudizio più preciso.
Sicuramente il mio personale parere è viziato dal fatto che io sia cresciuta con la serie anni Novanta e ne conservi un ricordo così positivo: in questo caso dimenticatevi di Sabrina vita da strega, perché nella serie Netflix non ne è rimasta traccia, come d’altra parte è giusto che sia.
Se nella serie precedente tutto puntava decisamente all’umorismo, qui troviamo toni decisamente più dark e l’immagine del mondo delle streghe è molto più oscura e realistica. Il genere, in effetti, è completamente diverso e la Sabrina che vediamo oggi sullo schermo si ricollega più direttamente al personaggio dei fumetti.
Nerdando in breve
Le terrificanti avventure di Sabrina crea un personaggio e una storia decisamente dark, che convince a tratti ma lascia ben sperare per il futuro.
Nerdandometro: [usr 3.5]
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Trailer
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