Film & Serie TV

Riverdale: il Twin Peaks in chiave teen dei nostri tempi

Riverdale

Recensione

Ogni decennio meriterebbe il suo Twin Peaks. E allora quello che stiamo vivendo è un decennio particolarmente fortunato, perché non solo abbiamo potuto gustarci il prosieguo dell’originale, grazie alla messa in onda dell’attesa e quasi mitica terza stagione di Twin Peaks, ma possiamo assistere anche ad una serie teen che al capolavoro televisivo di Lynch e Frost deve davvero molto: Riverdale.

Riverdale è un progetto ambizioso ed originale, che si collega direttamente anche ad un altro medium, precisamente quello del fumetto. I personaggi che che vediamo agire sullo schermo, infatti, provengono direttamente dai fumetti della Archie Comics, da noi poco conosciuta ma arcinota negli Stati Uniti. Anziché riproporre fedelmente le pagine a fumetti, però, Roberto Aguirre-Sacasa, deus ex machina dietro il progetto, ha pensato di rimescolare le carte in tavola, dando vita ad una serie che vive di vita propria e condivide con la controparte cartacea solo lo spunto iniziale.

Il pubblico sembra aver apprezzato il cambiamento, tanto che Riverdale vanta già due stagioni e viaggia verso la terza, la cui produzione è stata ufficializzata il 2 aprile 2018. Non solo, Netflix ha in progetto anche uno spinoff per il quale c’è già grandissima attesa: Le terrificanti avventure di Sabrina. Se ve lo state chiedendo, sì: si tratta proprio della Sabrina Spellman che immaginate! Il personaggio, infatti, proviene direttamente dall’universo fumettistico Archie Comics, e stavolta si presenterà sullo schermo in veste decisamente più dark.

E la svolta cupa è anche il segreto alla base del successo di Riverdale. Qualcuno ha definito la serie “un mix tra Twin Peaks e Beverly Hills 90210” e credo che non esista definizione più precisa (non a caso, sono presenti attori provenienti da entrambi gli show, nello specifico Mädchen “Shelly” Amick e Luke “Dylan” Perry): rispetto al fumetto, le atmosfere e gli avvenimenti si presentano a tinte fosche e rimandano, sia nella trama che nella fotografia e nella costruzione delle immagini, pesantemente a Twin Peaks. Misteri, personaggi al limite del plausibile (mi sono chiesta più volte perché gli adulti della città assumano atteggiamenti così sconclusionati, quasi agendo per stereotipi), drammi adolescenziali: in Riverdale c’è tutto questo e funziona più che bene.

Delle due stagioni già disponibili, ho guardato la prima, che attualmente si trova su Netflix e ne ho apprezzato molto stile e mistero di fondo. In attesa dell’arrivo della seconda stagione sulla piattaforma, il 26 ottobre 2018 debutterà lo spinoff Le terrificanti avventure di Sabrina: chissà che qualche abitante di Riverdale faccia capolino in questa nuova serie.

Trama

C’è del marcio a Riverdale. Quella che si presenta come una tranquilla cittadina americana in cui tutti conoscono tutti e la vita trascorre placida, cela in realtà sotto la patina di perfezione segreti ed intrighi. L’apparenza comincia ad incrinarsi quando Jason Blossom, giovane rampollo di una delle famiglie più in vista della città, viene trovato morto. Chi l’ha ucciso? E perché?

Un gruppo di coetanei comincia ad indagare, portando alla luce gli oscuri segreti di Riverdale.

Il fumetto

Il personaggio fumettistico di Archie non è certo un adolescente come potrebbe sembrare guardando la serie: nasce infatti nel 1941, due anni dopo la fondazione della casa editrice Archie Comics, ottenendo un immediato successo.

Alcuni di noi si sono imbattuti nelle avventure di Archie, Betty e Veronica attraverso le strisce presenti sui giornali di enigmistica, oppure chi è cresciuto a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, potrebbe ricordare il cartone animato Zero in condotta, basato proprio su questi personaggi. Ma non solo, dalle pagine dei fumetti i personaggi che ritroviamo in Riverdale sono apparsi anche in altre serie animate, tra cui Archie e Sabrina e Josie e le Pussycats. Sabrina Spellman, inoltre, è stata protagonista tra il 1996 e il 2003 di una fortunata serie TV, interpretata da Melissa Joan Hart.

Curiosità

Riverdale è inoltre una serie ricca di curiosità e easter eggs. Qualche esempio? Più o meno tutti gli attori che interpretano i genitori dei protagonisti sono stati in gioventù tra i protagonisti di teen drama: Luke Perry era tra i protagonisti di Beverly Hills 90210, Mädchen Amick non è apparsa solo in Twin Peaks ma anche in Dawson’s Creek e Una mamma per amica. Skeet Ulrich, il padre di Jughead, era tra i protagonisti di Scream e Molly Ringwald, la mamma di Archie, è stata la regina dei teen drama negli anni Novanta.
Tra i giovani un viso conosciuto è quello di Jughead: Cole Sprouse, suo interprete, era uno dei due protagonisti di Zack & Cody.

Nonostante la serie si distacchi dal fumetto, alcuni elementi rimangono costanti, come dettagli nel look dei protagonisti o personaggi che vengono nominati o appaiono brevemente. Tra gli estear eggs più gustosi quello che riguarda la signorina Grundy: la donna che appare nel ritaglio di giornale corrisponde, come aspetto, a quello che il personaggio ha nei fumetti.

Nella prima stagione, che arriva in TV esattamente nel 75° anniversario del fumetto, tutti i titoli degli episodi corrispondono a quelli di altrettanti film. Il numero 75, inoltre, ricorre spesso in inquadrature e dettagli.

Nerdando in breve

Riverdale fonde efficacemente mistero e teen drama. Un esperimento coinvolgente e una visione consigliata a qualunque età.

Nerdandometro: [usr 4.0]

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