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Aliens #6 – Il gran finale!

Recensione

Il mensile di Aliens targato saldaPress è arrivato alla sua sesta uscita e com’è ormai consuetudine siamo qui per raccontarvi cosa ne pensiamo.

Sei è un numero importante nel mondo del fumetto perché segna (quasi) sempre un finale di ciclo narrativo o il finale di miniserie: è proprio questo il caso poiché finalmente potremo gustarci il gran finale della serie “Aliens: Defiance” che ci ha accompagnato sin dalla prima uscita.

Trama e personaggi

Aliens #6 contiene i numeri 11 e 10 della serie “Aliens: Defiance“, scritta da Brian Wood.

Se volete fare un ripasso delle puntate precedenti, vi conviene leggere gli articoli relativi ai numeri 1, 2, 34 e 5.

Dopo un lungo viaggio nello spazio e nel terrore, avevamo lasciato il nostro terzetto di protagonisti in una situazione alquanto critica: rientrare sulla Terra a bordo di una nave gigante, con un pericolosissimo xenomorfo vivo, vegeto e arrabbiato, mentre i nemici cui stavi sfuggendo ti stanno aspettando a braccia aperte non è in effetti la migliore delle situazioni. E in qualsivoglia fumetto d’azione ci si aspetterebbe una megabattaglia finale con botte da orbi, pallottole, acido, smembramenti e quelle robe lì che alla fin fine non so quanta soddisfazione diano, ormai.

E infatti potevo anche immaginare che il buon Brian mi avrebbe stupito con una scelta diversa: Defiance non è stata, sin da principio, la classica storiella tutta azione senza fronzoli dal gusto cinematografico che scrivi per sfruttare il marchio altisonante con cui è brandizzata: è piuttosto un racconto che parla dei personaggi che la portano in scena, una storia che ci parla di forza di volontà, del credere nel cambiamento, del volersi opporre al malvagio ed inevitabile potere di un qualcosa che è tremendamente più forte e terribile di noi.

Che sia una malvagia megacorporazione futuristica, un mostro alieno senza pietà o la nostra stessa natura contro la quale crediamo di non poterci opporre, Defiance parla di persone che non si arrendono, neanche davanti all’evidenza.

Defiance, a modo suo, parla di amore.

Amore per la vita, per un ideale, per un qualcuno che sappiamo essere distante o che non possiamo più abbracciare.

È per questo che il finale decompresso di Aliens: Defiance mi ha stupito e lo reputo il miglior finale che questa storia potesse avere per non cadere nella trita e ritrita banalità dei cliché d’azione: un finale che parla dei personaggi, che li mette di fronte a delle scelte o al fatto compiuto ma che ci mostra come non bisogna arrendersi, mai.

Aliens: Defiance è terminato davvero? Per ora, ufficialmente, sì.

Ma se dovessi scegliere una storia dell’Aliens Universe a fumetti della quale vorrei leggere un seguito, sceglierei proprio questa.

Disegni

Proprio per gli ultimi due numeri vediamo un cambio inatteso nel reparto artistico.

Infatti la parte visiva è affidata ad Eduardo Francisco, come a voler rimarcare il cambio di ambientazione totale, una nuova realtà che stacca completamente da ciò che abbiamo letto negli scorsi numeri.

Lo stile di Francisco non si distacca troppo da quello degli altri artisti coinvolti in Aliens: Defiance e ho apprezzato il voler sottolineare il cambio di location anche in questo modo.

Il solito Dan Jackson dona una luce più ovattata e chiara alle tavole ambientate sul nostro pianeta: ho percepito un voler rimarcare ancor di più che la limpidezza degli ambienti futuristici non equivale ad un sentirsi sicuri.

Se sulle navi spaziali sporche, rugginose e buie il problema era l’alieno, nei bianchi e lindi corridoi terrestri è la mostruosità morale degli uomini a spaventarci, pur con l’apparente serenità dei luoghi.

Stephanie Hans conclude alla grande il suo ottimo lavoro con le copertine, dedicandole entrambe alla nostra protagonista Zula. In particolare, ho scelto di mostrarvi la copertina del numero 12 della serie originale, particolarmente ben riuscita a mio avviso.

Edizione

Per il gran finale di Aliens: Defiance, saldaPress ha scelto di dedicare la parte redazionale al grandissimo artista svizzero H. R. Giger, in pratica il “papà” dello xenomorfo, l’uomo che ha reso visivamente reali le nostre paure più distorte.

Un’artista incredibile, scomparso nel 2014, che merita assolutamente il bell’approfondimento che troviamo in fondo al volumetto.

In più troviamo una pagina che ci spiega cosa ci aspetta nei prossimi mesi: terminata Aliens: Defiance, infatti, il mensile non si ferma affatto, anzi!

Conclusione

Il finale di Aliens: Defiance è tutto l’opposto di ciò che credevo e temevo e questo è assolutamente un bene.

Brian Wood decide di spostare l’occhio, come ha sempre fatto finora, sui personaggi anziché sulle sparatorie: la storia ne guadagna e il finale è a mio avviso ben riuscito.

Aliens: Defiance è una storia che ci parla di tenacia e di amore ed è così che si conclude. Senza dubbio, la miglior storia finora ambientata nell’Aliens Universe a fumetti.

Nerdando in breve

Il gran finale di Aliens: Defiance non delude e tira ottimamente tutti i fili della trama in modo inatteso. Ma l’avventura non finisce qui!

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