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Benvenuti al Sublimotion – Alla scoperta del ristorante più costoso al mondo

Sublimotion, il ristorante più costoso al mondo
Come lo immaginate il ristorante più caro del mondo? Sfarzoso, ricchissimo, di design? Sbagliato: tavolo, pareti e sedie bianchi e look essenziale. Si chiama Sublimotion e potete trovarlo all’Hard Rock Cafè di Ibiza. Ha una sola stanza, un unico coperto e 12 posti a sedere, due turni a sera. La cena, o forse dovremmo dire l’esperienza di intrattenimento multisensoriale, dura tre ore ed ha un costo di 1500 euro circa a testa, prezzo dovuto non solo alle 20 portate del menu ma a tutti gli elementi virtuali che renderanno la vostra cena indimenticabile.

Di cosa stiamo parlando

Accedete al ristorante attraverso una porticina ed una sorta di futuribile assistente di volo vi invita ad allacciare le cinture di sicurezza. Tutte le luci si spengono tranne una, rossa. Musica dei Ramones e forti vibrazioni. Vi trovate quindi in una stanza spoglia e vi sedete. Un fascio di luce proietta i nomi degli ospiti sul tavolo. Prima di iniziare il pasto un presentatore vi invita a non raccontare a nessuno quello che vedrete e vivrete all’interno del Sublimotion ricordandovi che tanto comunque non vi crederebbero. Ogni superficie della stanza viene quindi utilizzata per proiettare immagini e video in movimento, raggi laser, elementi interattivi davvero sorprendenti e l’ambiente viene arricchito ulteriormente con musica e profumi suggestivi. Dietro alla preparazione della vostra cena ci saranno 25 professionisti tra camerieri, cuochi, Dj, illusionisti e artigiani al lavoro per rendere il primo show gastronomico al mondo un’esperienza indimenticabile: tecnologie interattive, dolci che arrivano al tavolo a bordo di piccole mongolfiere, drink che si mescolano da soli e portate che scendono dal soffitto. Farfalle che vi svolazzano sulla tovaglia ma che possono essere soffiate via.

Va detto che con il prezzo di una cena da Sublimotion riuscireste a pagare 200 mesi di abbonamento a Netflix, ma esserci dev’essere davvero uno spettacolo emozionante.

Per realizzare il progetto Sublimotion (che ha visto la luce nel 2014) ci sono voluti due anni di duro lavoro da parte di ingegneri, scenografi, cuochi, coreografi, illusionisti, architetti e sceneggiatori che insieme hanno portato alla luce questa meraviglia. Lo show prende vita in un open space di 70 m² con un soffitto alto sette metri ed uno spazio esterno di 250 m² in cui rilassarsi per il dopocena.

Chi c’è dietro?

A ideare, volere e gestire Sublimotion è lo chef spagnolo pluristellato Paco Roncero, che ha iniziato la sua carriera lavorando al Casino di Madrid per 23 anni prima di decidere di aprire un laboratorio di cucina sempre nella capitale spagnola. Ed è proprio durante questo periodo che ha cominciato a ragionare sull’importanza di coinvolgere anche gli altri sensi oltre al gusto per poter offrire ai clienti un’esperienza globale. È un soggetto piuttosto iperattivo: dorme quattro ore per notte ed alle 6 comincia gli allenamenti per mantenersi in forma, abitudine presa per smaltire parte dei suoi 112 kg e mai più abbandonata. Ha partecipato due volte alla maratona di New York e all’Ironman spagnolo. Ha avuto l’onore di servire i 400 invitati al matrimonio dei reali di Spagna e di cucinare per Demi Moore, Elton John e Prada.

Sì, ma cosa si mangia?

La sua cucina mescola la gastronomia molecolare all’effetto sorpresa dato dall’ambientazione interattiva.
Per chi non lo sapesse, per gastronomia molecolare si intende quell’ambito della scienza alimentare che si occupa di studiare le trasformazioni a cui il cibo viene sottoposto durante la preparazione.
I risultati di questi studi portano alla realizzazione di piatti che per forma, colore, consistenza e sapore non sfigurerebbero su una tavola di Star Trek.

Il menu cambia ogni anno (anche se non nel prezzo) ma dalle informazioni disponibili sul sito non è dato conoscerlo. Anche perché il cibo stesso, servito in forma di degustazione, è parte integrante della sorpresa e comunque non sarebbe banalissimo da descrivere. Sappiate però che potreste sperimentare l’assaggio dell’olio d’oliva in formato liquido, solido e aeriforme.

A onor del vero va detto che questo tipo di ristorazione interattiva già prima dell’apertura del Sublimotion era stata sperimentata con successo a Shanghai con Ultraviolet, premiatissimo locale ideato dallo chef francese Paul Pairet nel 2012. Ma non è comunque il più costoso al mondo.

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