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Davide La Rosa e Fabrizio Di Nicola presentano il “Dizionario dei film brutti a fumetti”

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Il Dizionario dei film brutti a fumetti, edito da Shockdom, è in uscita in fumetteria e libreria l’11 novembre e sarà presentato in anteprima nel corso del Lucca Comics & Games. Abbiamo avuto modo di parlare con gli autori Davide La Rosa e Fabrizio Pluc Di Nicola!

Luigi: Davide La Rosa e Fabrizio Pluc Di Nicola ancora insieme. Come vi siete conosciuti? Come è nato il vostro connubio?
Davide: Ciao a voi tutti. Io e Fabrizio ci siamo conosciuti tramite blog. Ci commentavamo a vicenda (tra il 2005 e il 2010 su internet si comunicava così). Poi un giorno lui è venuto al mio stand nel corso di un Lucca Comics & Games. Abbiamo iniziato a parlare di film brutti e siamo diventati amici… dopo qualche anno abbiamo iniziato a collaborare. Il “Dizionario dei film brutti a fumetti” è il terzo libro che facciamo assieme.
Fabrizio: Questo è un sodalizio fondato sullo stalking (mio ai danni di Davide). Ho iniziato a perseguitarlo prima sull’internet e poi alle fiere. Quando ha iniziato ad avere paura ha ceduto e mi ha fatto ridisegnare il suo Detective Smullo. Il resto è storia.

Luigi: Da dove viene fuori l’idea del Dizionario dei film brutti a fumetti?
Davide: Nasce dalla passione per i film brutti. Ne guardiamo a centinaia. Non riusciamo a staccarci… forse è una malattia. Sono pellicole che in pochi hanno visto e ci siamo detti: “Il Mondo ora deve sapere, facciamo un libro per far conoscere alla gente queste schifezze” (non ricordo se le parole fossero ESATTAMENTE queste, quindi mi scuso per il virgolettato).
Fabrizio: Come dice Davide da questa passione (che spesso sfocia nel masochismo) per i film diversamente belli. L’idea, se non ricordo male, è nata in occasione della presentazione del nostro primo lavoro assieme, “Detective Smullo – Le mie prigioni”, a Pescara. Parlando di nuovi progetti da poter fare in team, Davide disse che aveva in mente questo progetto sui film brutti. Poi c’era anche un altro lavoro, estremamente fuori di testa che, solo momentaneamente, è messo da parte. Pensate a che roba deve essere, se ci è sembrato più normale scegliere di realizzare il dizionario!

Luigi: Seguendo i vostri profili Facebook è facile capire che siete amanti del trash (soprattutto italiano): com’è nata questa passione?
Davide: Ci nasci e non lo sai. Un giorno qualcuno ti fa vedere un film brutto e scatta qualcosa dentro che non ti ci fa più staccare. Io ho iniziato nei primi anni ’90. Ero a casa di amici e vedemmo una roba ignobile su “Italia 7 gold”, non ricordo il titolo ma mi pare ci fosse Gerard Depardieu che picchiava un tale su una sedia a rotelle.
Fabrizio: La mia passione è nata, a differenza di Davide, in solitudine. Quando avevo solo 8 anni mio padre, vedendo che ero appassionato di libri fantasy, decise di comprarmi in un cestone di tutto a 1000 lire la VHS di The Barbarians del sommo Ruggero Deodato. Guardavo quel film anche tre volte al giorno e, pur rendendomi conto che era atroce, non riuscivo a smettere di vederlo ancora e ancora. Costringevo mia sorella e il mio vicino Stefano a vedere lo scempio con me. Ma più che entusiasmo, la loro era sofferenza. Solo con l’arrivo di internet ho capito che non ero malato, o meglio, che il mondo era pieno di gente con la mia stessa malsana passione.

Luigi: Avete dei consigli per far avvicinare un neofita a questo fantastico mondo?
Davide: Dunque. Il neofita, quando vede un film brutto per la prima volta, si trova davanti a un muro. Una sensazione di disagio. È una sensazione naturale che nasce perché provi vergogna per quelle persone che si stanno rendendo ridicole con una pellicola impresentabile. Se resisti per 20 minuti quel muro cade e ci si trova davanti a un giardino bello e rigoglioso. Vabbé, era tutta una metafora per far capire che a un certo punto inizi a riderei di loro e non puoi più farne a meno.
Fabrizio: Si, anche se è dura, trovatevi una piccola compagnia di amici, adeguatamente preparati, con cui ridere assieme delle atrocità che vedrete. Se non siete filmbruttari esperti, vedere un film del genere in solitudine potrebbe essere letale.

Luigi: Dovendone scegliere uno e solo uno, qual è il film brutto più bello di sempre?
Davide: Non esiste, secondo me, un film che sia il più “Bello” (qui il virgolettato è d’obbligo). Io ho il mio preferito ovvero: “I, zombie” (Fabrizio lo odia). Secondo me è un capolavoro perché è un film zombie intimista che ci racconta i dubbi morali e i problemi sentimentali di un ragazzo che sta diventando zombie. Un film scritto e recitato con i piedi, con scenografie imbarazzanti e fotografia virata tutta sul marrone in stile “Ispettore Derrick”. Poesia.
Fabrizio: Il mio preferito, anche se non è il più brutto di sempre, è “La Croce dalle sette pietre” conosciuto anche come “Il Lupo Mannaro sfida la Camorra”. Ha il giusto mix di regia improvvisata, recitazione atroce e effetti speciali imbarazzanti. Un manifesto alla bruttezza, ideale sia per i veterani che per i neofiti.

Luigi: Quali sono l’attore ed il regista che più apprezzate e che meglio interpretano e realizzano questo “genere” cinematografico?
Davide: Come attore forse Giorgio Mastrota… che ha fatto un solo film nel ruolo del cattivo. Il film è “Cient’anne” (nel cast anche un impomatato Mario Merola e Gigi D’Alessio). Come regista dico Andrea Marfori (che ci ha fatto pure la prefazione al nostro libro). Il suo “Il Bosco 1” è un gioiello che andrebbe proiettato nelle scuole di cinema.
Fabrizio: L’attore che preferisco è sicuramente Salvatore Cipponeri, il mitico e indimenticabile Bill Nelson di “Quattro carogne a Malopasso”.
Per il regista anche io dico Andrea Marfori. Con il suo “Il Bosco 1” è riuscito a creare un film immortale, divertente e senza tempi morti che non risente dell’usura del tempo. L’ho visto così tante volte che quasi non mi sento più di definirlo brutto.

Luigi: Da dove nasce l’esigenza di realizzare un Dizionario dei film brutti a fumetti?
Davide: Divulgazione. Siamo divulgatori del brutto. Siamo i Piero e Alberto Angela del brutto (io sono Piero perché sono più vecchio di Fabrizio).
Fabrizio: E io sono Alberto Angela, per il piacere di mia moglie.

Luigi: Cosa dobbiamo aspettarci dal Dizionario dei film brutti a fumetti?
Davide: Fumetti, film brutti e carta.
Fabrizio: Intanto non una guida completa con tutti i film brutti (sono più di quelli che uno potrebbe pensare). Per inserirli tutti non sarebbe bastato un tomo di 3000 pagine. Quindi sicuramente c’è chi si lamenterà dell’assenza di questo o di quell’altro film. La nostra speranza è che il libro vada bene, così da poter realizzare altri volumi per avere un quadro sempre più completo.

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Luigi: A chi è rivolto il Dizionario dei film brutti a fumetti?
Davide: Un po’ tutti (dico così perché poi guadagno di più se lo comprano in tanti). Poi ovviamente agli amanti del cinema… per ampliare un po’ i loro orizzonti.
Fabrizio: Agli appassionati di cinema trash (bella scoperta!), ma non solo. Anche agli appassionati di cinema in generale, perché non potranno mai apprezzare fino in fondo le cose belle se non vedono fin quanto possono essere brutte quelle brutte.

Luigi: Davide, come si lavora con Fabrizio?
Davide: Come ti dicevo è il terzo libro che faccio con Fabrizio. Mi diverto un mondo a lavorare con lui perché abbiamo le stesse passioni e ci fanno ridere le stesse cose al limite dell’umano. Poi lui è un disegnatore con un talento smisurato e riesce a rendere al massimo quello che gli scrivo. Spero tanto di fare altri libri con lui. Ho un’idea per una storia che voglio assolutamente realizzare con Fabrizio… prima o poi ce la faremo.
Fabrizio: Ti riferisci a M******e? Lo spero!!!

Luigi: Fabrizio, come si lavora con Davide?
Davide: Lavorare con Davide è un… ah, oddio, questa domanda non era per me. Scusa Fabrizio. Rispondi pure ma ricordati che ti sto leggendo, eh.
Fabrizio: Benissimo! Abbiamo gli stessi gusti e io da sempre sono fan del modo di scrivere e dell’umorismo di Davide. Per questo spero che il libro venda bene, così ci si rimette subito al lavoro col secondo.

Luigi: Shockdom vi ha lasciato carta bianca? Come vi siete trovati con l’editore?
Davide: Sì. Libertà assoluta. È un editore che è cresciuto molto negli ultimissimi anni ed è gestito da una buona squadra affiatata. Io mi sono trovato bene.
Fabrizio: Sì, hanno accolto con entusiasmo il progetto sin dall’inizio e ci hanno lasciato totale libertà. Vengo dalla recente esperienza in Shockdom in veste di copertinista di “Quando c’era LVI” di Antonucci e Fabbri, quindi è da qualche mese ormai che ho che fare con il loro team e devo dire che è una realtà editoriale professionale e in continua crescita.

Luigi: Avremo modo di vedervi nel corso del Lucca Comics & Games? (Sappiate che verremo ad importunarvi!)
Davide: Certo. Quest’anno porto due libri a Lucca: il “Dizionario dei film brutti” e “Leopardi e Ranieri veri detective” (questo scritto e “disegnato” interamente da me ed edito da Saldapress). Vi aspetto con trepidazione!
Fabrizio: Passa pure a importunare quando vuoi. Sarò allo stand Shockdom a disegnare dediche con Alex l’Ariete per tutti i fan di Alberto Tomba dall’alba al tramonto.

Luigi: Quali sono, escludendo Lucca, i vostri prossimi appuntamenti?
Davide: Mercoledì devo andare dal dentista.
Fabrizio: Io devo iniziare a pianificare la prossima stagione del Cinemarcio, la rassegna di film trash che curo da anni.

Luigi: Salutandovi, ringraziandovi e regalandovi un “in bocca al lupo” per il vostro ultimo lavoro, vorrei estorcervi una promessa: nel caso in cui doveste realizzare il Dizionario dei siti brutti a fumetti, ci terrete in considerazione?
Davide: AHAHAHA… ok! Un grosso in bocca al lupo anche a voi. Grazie di cuore. Un abbraccio a te e ai vostri lettori! Ciao!
Fabrizio: Affare fatto. Però non riuscirete mai a raggiungere i livelli di robert-thorrion.it. Sappiatelo!

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