Recensione
Non appena sono venuto a conoscenza dell’esistenza di un Atlante dei giochi da tavolo mi sono subito incuriosito. In primis perché è distribuito da Giunti, che ringrazio per il PDF, trattandosi di un editore generalista. Inoltre ho scoperto che Topic non è “semplicemente” una collana dedicata alla non narrativa, bensì è una nuova casa editrice di cui Giunti cura la distribuzione. Trovo che un libro del genere sia un bel segnale per il settore dei giochi da tavolo e per giunta si tratta di un prodotto totalmente italiano. Poi diciamo che ci vuole coraggio per produrre un libro in Italia oggi su un argomento così di nicchia: Chapeau, come dicono i saggi!
Chiamarlo Atlante può sembrare particolare, ma se ci vai a pensare come lo chiami un prodotto del genere? Non è una guida, nemmeno un’enciclopedia e neanche un saggio. Andrea Davide Cuman e Cristian Confalonieri, i due autori, avevano l’obiettivo, riuscito, di fornire uno spunto ragionato fornendo anche termini tecnici man mano. Inoltre è un prodotto coraggioso e quindi ci sta un titolo così inusuale.
Finora ho detto cosa non è, ma ora vediamo in pratica in che consiste questo Atlante dei giochi da tavolo.
Come funziona?
Il cuore del libro è dato dai cento profili dei giochi moderni più significativi. Le schede dei titoli principali, in rigoroso ordine alfabetico, occupano un’intera pagina con una breve descrizione e anche qualche aneddoto oltre all’indicazione dell’autore, editore e anno di pubblicazione e lo schema composto da tipologia di gioco, meccanica principale e ambientazione. Al lato un riquadro verticale che indica i giocatori che possono sedersi al tavolo, premi, componenti tramite simboli grafici, oltre a tempi di gioco e al punteggio di complessità presi da BoardGameGeek. Per ogni titolo principale ne sono menzionati altri cinque che condividono un elemento col protagonista in questione.
Buona parte dei cento giochi principali ha un’immagine dedicata a piena pagina. Le illustrazioni di Marta Signori sono così calzanti e ben disegnate che facevo il giochino di indovinare i titoli dalle immagini e spesso ci azzeccavo!
Oltre i giochi principali
Non solo i giochi principali, ma anche altro. Il volume ci accoglie con una prefazione e una mini-guida su come leggere questo atlante. Prima di iniziare coi titoli principali vengono descritti brevemente giochi antichi e grandi classici del passato, tra archeologia ludica e quelli intavolati ancora oggi come il Go, un astratto incredibile se pensi che è millenario.
Ovviamente i giochi principali e antichi non bastavano e quindi giù con altri cinquecento titoli brevemente descritti, cioè quelli menzionati in quanto legati ad uno dei cento.
Il libro si chiude con qualche statistica ed una postfazione. Da sottolineare la presenza dell’indice analitico dei giochi suddivisi in ordine alfabetico.
I giochi inseriti
Non ho trovato grandi assenti, tra i seicento titoli, o almeno mentre scrivo non me ne sono venuti. Non apprezzo tutti i giochi tra i cento principali, ma sono oggettivamente importanti e sarebbe stata una scelta forte evitare di inserirli. Sono lì non per caso, ma in quanto il titolo è stato un successo, un innovatore o un grande classico. Inoltre è tutto specificato: ad esempio, visto che è stato inserito Ticket to Ride in quanto capostipite della serie, non sono stati inclusi né Ticket to Ride Legacy né la versione Europe.
A chi si rivolge
Un mio pallino è il capire il target di un prodotto e qui non è facile rispondere. In genere questa cosa non è affatto positiva, ma qui non credo sia così. Atlante dei giochi da tavolo per me è perfetto per giocatori da tavolo in erba o comunque interessati da questo mondo visto che i consigli sono tutti motivati e contestualizzati. Uno potrebbe dire “Ma c’è BoardGameGeek e lì trovi tutto”, ma ciò vale per giocatori esperti che sanno l’inglese e che sanno navigare in un sito che non è proprio chiarissimo da sfogliare.
Poi credo che sia un volume adatto anche ai giocatori esperti curiosi di approfondire titoli non ancora giocati, a meno che uno non abbia giocato tutto tutto… Io non appena ho letto titoli mai sentiti prima, li ho subito cercati su BoardGameGeek e quindi per me non c’è stato un contrasto tra internet e carta bensì sono stati complementari. Dico un’ovvietà: un volume non può mai rivaleggiare per la mole di contenuti con BGG, ma solo sul piano del ragionamento e di linea editoriale e a mio modesto parere ciò è riuscito alla grande e credo che questo fosse l’obiettivo degli autori.
Concludendo
Atlante dei giochi da tavolo è un prodotto coraggioso che descrivendo singoli titoli ci racconta aneddoti, storie e autori. Consigliato per i lettori curiosi soprattutto neofiti, ma ciò non esclude a priori i giocatori più esperti.
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Nerdando in breve
Atlante dei giochi da tavolo è un libro consigliato per i giocatori curiosi soprattutto neofiti.
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