Giochi da tavolo

Maestri d’ascia del Mare del Nord: Redux – Nuovo è meglio

Recensione

Correva l’anno 2014 quando fece la sua comparsa, grazie ad una campagna Kickstarter di successo, il gioco da tavolo: Shipwrights of the North Sea, creato dal board game designer Shem Philliphs.

Molta acqua è passata tra i fiordi nel Nord, da quel lontano anno, e dopo aver dato vita a numerosi titoli del calibro di Visconti del Regno Occidentale, il nostro ha deciso di rimettere mano al titolo dedicato ai costruttori di barche, per dargli una bella verniciata alla luce dell’esperienza maturata e del gusto contemporaneo.

Meccaniche di gioco

Maestri d’ascia del Mare del Nord: Redux ci cala nei panni dei maestri d’ascia vichinghi dei primi anni dell’800. Pensato per 1-5 giocatori con partite che durano circa 60 minuti, ripropone la consolidata meccanica del draft (come 7 wonders per intenderci) per poi dare il via a una fase di azione in cui tutti i giocatori agiscono contemporaneamente.
Se la prima parte del turno è di fatto analoga alla prima versione del gioco, la seconda è stata invece completamente stravolta, ripensata e potenziata.

La seconda parte del turno, come detto, viene svolta tutta contemporaneamente. Questo ha il vantaggio di abbattere i tempi di attesa che, di fatto, sono quelli del giocatore più lento a prendere decisione. Rovescio della medaglia è ovviamente che ogni giocatore è padrone di se stesso. Non dovrebbe nemmeno essere messo nero su bianco, ma purtroppo occorre dirlo: intavolatelo con persone della cui onestà intellettuale vi fidate. Eviterete dei bei mal di stomaco.

Ma veniamo alle azioni.
Senza entrare nel dettaglio delle singole azioni disponibili, il meccanismo è quello di assoldare persone, principalmente artigiani, e farle lavorare per costruire le navi. Le carte sono spendibili dalla propria plancia di gioco, per poi essere scartate, oppure possono essere acquistate con la risorsa oro (la più rara, ovviamente) per attivarne le abilità in via definitiva. Per costruire le navi, però, non sono sufficienti le risorse, occorrono anche i “talenti“, che appartengono ai diversi artigiani. Allo stesso modo gli edifici richiedono invece risorse e lavoratori ma questi, una volta costruiti, diventano disponibili per fornire nuovi spazi lavoro.

Oltre agli artigiani nel villaggio sono disponibili Jarl e cittadini (ok, sono i vichingi) il cui scopo è quello di fornire avanzamenti sui tracciati progresso e vantaggi aggiuntivi. Man mano che si procede con i turni il villaggio diventerà sempre più stratificato e complesso con azioni che si concatenano tra loro attivando prima i lavoratori/cittadini poi le carte a cui sono associati. Un corretto piazzamento, quindi, è la chiave per ottenere le preziose risorse o i talenti necessari a costruire le navi (le carte più complesse da costruire).

Ma non si può parlare di vichinghi senza organizzare qualche bella razzia. Siccome stiamo parlando di mastri costruttori, non è una meccanica chiave ed è legata a tre momenti sulla linea di avanzamento militare. Raggiunti tre punti precisi si scatena una razzia che si svolge scartando un numero di lavoratori indicato e ottenendo i vantaggi relativi.
A termine turno si passa alle rendite della carte costruite, si rimuovono i lavoratori (che tornano nella riserva) e si parte con la fase degli eroi.

Controllando i tre tracciati (razzia, commercio, fama), il giocatore più avanti su ciascun tracciato ottiene per il turno successivo la carta eroe relativa. Ogni eroe dà un vantaggio unico che può essere usato finché in possesso della carta. Se i razziatori ci consentono, come visto, di attaccare i villaggi, gli altri tracciati ci danno accesso a vantaggi in termini di scontistica sul pagamento delle risorse o di carte per la costruzione di edifici e navi.

Al termine del quinto turno non resta che contare i punti e decretare il vincitore.

Materiali

Grazie a Fever Games che ha localizzato Maestri d’ascia del Mare del Nord: Redux e ci ha fornito la copia review, sono andato a spulciare il ricco contenuto di questa scatola in cui, ovviamente, le carte la fanno da padrone. Unico elemento che avrei gradito è una plancia giocatore più ampia: capisco l’esigenza di contenere tutto ma di fatto l’area di lavoro è su tre livelli e anche se non c’è un numero di carte fisse tra quelle collocabili sopra e sotto, mi sarebbe piaciuta un’ergonomia maggiore nella gestione del villaggio.

Lasciatemi dire che, come raramente capita, la presenza di un pratico organizer è sempre cosa gradita: i componenti trovano comodamente posto nella scatola e l’organizzazione interna è fatta in modo tale che le plance fungano da “tappo” per i contenitori di carte che così non si sparpagliano per la scatola. Davvero un’ottima soluzione.

Essendo un titolo con una forte meccanica di draft, le carte sono importantissime e devono avere il giusto appeal grafico e una buona leggibilità. Il lavoro fatto da Dimitrievski, che ha firmato le illustrazioni di questo e degli altri titoli di Philliphs, risponde ad entrambe le esigenze.

Lo stile grafico è pulito ed efficace, giustamente evocativo per un titolo che vuole calarsi profondamente nell’ambientazione storica scelta. Le icone sono chiare e si acquisiscono in poco tempo anche per chi non ha mai visto altri giochi con le medesime firme. A mio avviso il lavoro è davvero ottimo ed efficace.

Conclusioni

Sarà stato un caso, ma proprio questa estate 2024 è stata dedicata ad una vacanza nelle terre dei vichinghi. Tornare a casa e trovare questo gioiellino è stata la ciliegina sulla torta per una cultura affascinante che recentemente, anche grazie alle serie simil-fantasy Vikings, e al bellissimo Assassin’s Creed: Valhalla, hanno riportato alla ribalta i fieri northmen.

Quel che cercavo era quindi un titolo per la mia collezione che mi portasse indietro di mille anni e mi facesse intavolare quelle sensazioni. In Maestri d’ascia del Mare del Nord Redux ho trovato proprio quello che cercavo: un peso medio (più spostato verso l’alto rispetto al titolo originale) che fosse anche abbastanza veloce da giocare ma non banale.

Si tratta di un solitario di gruppo, per cui se amate i giochi con grande interazione tra giocatori dovete cercare altrove, se invece vi piacciono i giochi in cui tutti agiscono simmetricamente allora questo fa proprio per voi.
Davvero interessante, infine, la curva di difficoltà: i primi turni viaggiano rapidi e indolori, ma quando il villaggio inizia a popolarsi, ecco che le cose si fanno interessanti e le scelte diventano complesse, perché richiedono di considerare molte combinazioni e varianti, comprese le possibilità di inanellare combo che danno slancio ai punti vittoria.

Maestri d’ascia del Mare del Nord: Redux è disponibile al prezzo di 49,90€ sul sito di Fever Games.

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Nerdando in breve

Maestri d’ascia del Mare del Nord Redux è un ottimo titolo che combina meccaniche di draft e piazzamento lavoratori.

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