Giochi da tavolo

Disney Lorcana – Un Trading Card Game per tutti

Nelle Terre d’inchiostro è il primo set tradotto in italiano del nuovo e chiacchieratissimo trading card game di Ravensburger a tema Disney: Lorcana!

Il gioco ha esordito sul mercato internazionale nel settembre scorso, e finalmente l’8 marzo 2024 arriva anche nella sua versione localizzata; per l’occasione, siamo stati invitati all’evento di lancio nello stupendo scenario del WOW Spazio Fumetto di Milano, un posto davvero fatto di sogni, cornice perfetta per la presentazione di Disney Lorcana.

Cos’è Disney Lorcana

Se state leggendo questo articolo, non è detto che sappiate per forza cosa sia un Trading Card Game (TCG): si tratta di un gioco di carte collezionabili, nel quale si crea un proprio mazzo personalizzato, espandibile con successive espansioni o scambiando carte con altri giocatori. In pratica, si tratta di un tipo di gioco che “cresce” nel tempo, sempre dinamico, molto flessibile e vario.

Sì, in pratica la tipologia di gioco “inventata” da Magic oramai 30 anni or sono. Ma Disney Lorcana, a differenza del famoso capostipite, si prefigge di avere alcune interessanti frecce al proprio arco.

Innanzitutto, si prefigge di essere un gioco che parla a tutti, che siano novizi o giocatori assidui, grazie al fatto che è modulare: con lo starter pack hai già tutto quello che serve, se poi ti appassioni, compri i booster ed espandi le tue possibilità.

Essendo il sistema di gioco molto accessibile, è parecchio inclusivo ed è molto facile imparare a giocare; Ravensburger ci ha spiegato che Disney Lorcana si prefigge di allargare la platea di giocatori alle donne e alle famiglie, non il target tradizionale dei TCG. Perciò, parlando delle meccaniche di gioco, questo si riverbera nella non centralità del conflitto nell’economia della partita; lo scopo non è quello di distruggere gli avversari. Avversari, perché non si tratta di un classico uno contro uno, ma si può giocare fino a sei!

Questa inclusività si vuole estendere anche al classico circuito del gioco organizzato, creando una serie di eventi di gioco che strizzino l’occhio non solo agli appassionati hardcore, dando addirittura punti per il metagioco. L’esempio fatto è stato simpatico: ti presenti con un outfit in tema con il tuo mazzo o con un personaggio? Prendi punti. E così via.

Inoltre, si tenterà di coinvolgere una vasta rete di distribuzione e non soltanto i negozi specializzati, tradizionale fulcro di questo tipo di eventi; e la volontà di supportare il gioco è a lungo termine, in contrasto con la durata media dei TCG che si attesta sui due anni.

Il tema Disney è azzeccatissimo: l’idea di creare un mazzo formato da tantissimi personaggi di un mondo di fantasia che parla a persone di tutte l’età è l’incarnazione di quella magia che la Disney si prefigge di raccontare da 100 anni, e gli artwork delle carte, stupendi e creati ad hoc solo per Disney Lorcana, sono uno dei motivi che da soli potrebbero spingere al collezionare le carte. Se ci pensate, sarebbe bastato prendere dei fotogrammi e metterli sulle carte; e invece no, si è voluto fare le cose in grande, e i risultati sono super. Onestamente, non capisco alcune critiche che ho letto agli artwork, non sta a me giudicare i gusti personali, ma boh.

Gli artwork sono strapieni di easter egg, e soprattutto molti di essi propongono dei veri e propri what if…? che sappiamo quanto piacciano ai nerdoni come noi. Piccola nota: personaggi e luoghi sono presi soltanto dall’universo Disney, quindi scordatevi Star Wars o Marvel: meglio così, in questo caso.

Ma ora che vi ho spiegato in generale le premesse, non siete curiosi di sapere com’è effettivamente il gioco? Io sì, ed è per questo che mi sono seduto ai tavoli dimostrativi, e ora ve lo racconto.

Impressioni di gioco

La partita che ho fatto era introduttiva, quindi con un mazzo preparato ad hoc per mostrare un vasto spettro di meccaniche. In generale, però, come in tutti i TCG, è possibile utilizzare un mazzo completamente personalizzato, e ci mancherebbe!

Ogni mazzo consta di 60 carte, che devono rispondere obbligatoriamente a queste regole:

  • Non più di quattro copie di una carta, ma le versioni diverse dello stesso personaggio non contano.
  • Le carte devono essere di massimo due tipi diversi di inchiostro: in Disney Lorcana ci sono sei diversi tipi di “seme”, che danno un’idea del tipo di gioco che permettono.

Lo scopo del gioco è collezionare 20 frammenti di leggenda prima dell’avversario (non di distruggerlo, come vi dicevo). La mano da pescare è di 7 carte iniziali, e all’inizio di ogni turno si pesca una carta; dopodiché, durante il proprio turno è possibile effettuare le seguenti azioni, nell’ordine che si preferisce:

  • Aggiungere una carta al calamaio: ovvero, utilizzare qualunque carta si voglia come “risorsa”. Facendo un paragone con Magic, qualsiasi carta può fungere da “terra”. Qui si chiamano inchiostri.
  • Giocare una carta:  ciascuna carta, per essere giocata, richiede di impegnare le carte inchiostro (tapparle, in pratica). I personaggi che entrano in gioco devono attendere il prossimo turno per “asciugarsi” dall’inchiostro magico con il quale le abbiamo evocate.
  • Utilizza l’abilità di oggetti/luoghi/personaggi
  • Con i personaggi già in gioco:
    • andare all’avventura: ovvero, raccogliere i frammenti di leggenda segnati sulla carta (i punti del gioco)
    • sfidare un luogo o un personaggio occupati: ovvero, combatterli, comparando valori di difesa e attacco. I danni sono permanenti e rimangono sul personaggio.

Il flusso di gioco è molto lineare, e nel giro di due turni lo si padroneggia; effettivamente, con una buona spiegazione si è in grado di far giocare davvero tutti.

Dal punto di vista delle meccaniche, se alcune ricordano i già citati mostri sacri, alcune differenze mi hanno colpito in positivo. Tra queste, la bella idea di poter attaccare soltanto i personaggi impegnati con un’avventura: quindi, è un bel pensiero strategico capire quali carte rischiare e quali no, ovviamente rimettendoci in guadagno di punti. Tematicamente, molto carina l’aggiunta delle carte “canzone”, che non richiedono di utilizzare carte inchiostro, perché sono i personaggi che le cantano.

Qui stiamo parlando, come detto prima, della terza espansione del gioco, “Nelle terre d’inchiostro“. Le novità apportate da questa edizione, a parte ovviamente le nuove 200 carte, sono proprio i luoghi, che durante la mia partita non sono risultati così secondari: una bella evoluzione che aumenta la profondità strategica del titolo.

A disposizione di tutti i giocatori, infine, c’è un’ottima Companion App, che permette di vedere tutte le carte esistenti, di fungere da contapunti e offre una buona quantità di guide e tutorial.

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In conclusione

Io non sono un grande giocatore di Magic o degli altri TCG immortali come Pokemon o Yu-Gi Oh!, ma non sono a zero per quanto riguarda le meccaniche tipiche dei giochi di carte; da questo punto di vista posso ritenere che, partendo da basi solide, Disney Lorcana possa ritagliarsi la sua nicchia di appassionati, ma tutto dipenderà da quale supporto Ravensburger sceglierà di dare al suo prodotto.

Io mi sono divertito e non nego che la voglia di fare altre partite c’è!

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