“Madonna, che bel gioco che è!” è la frase che ciascuno vorrebbe pronunciare una volta terminata una partita a qualsiasi cosa volevate giocare da un po’, non è vero?
Pensate se poi a pronunciarla è gente che una certa esperienza nel campo ce l’ha, e gioca da anni. E si diverte a recensire, a dare opinioni (spesso non richieste) e quindi di titoli ne vede un bel po’. Beh, io credo che sia ciò che accade quando finalmente recuperi una grossa mancanza sul tuo curriculum da giocatore e addenti uno di quei classici il cui nome ricorre di continuo quando si parla di giochi da tavolo: Navegador, di Mac Gerdts.
Ora, non starò a scocciarvi più di tanto sul fatto che il buon Mac sia addirittura l’inventore di una peculiare meccanica chiamata “rondella“, ma piuttosto voglio spiegarvi velocemente perché Navegador ci è piaciuto così tanto da farci venire una voglia matta di rigiocarci immediatamente, e di pensare alle strategie anche a partita finita.
In breve, ci metteremo nei panni di una nobile e ricca famiglia portoghese all’alba del periodo delle grandi esplorazioni, durante il quale i navigatori lusitani raggiunsero letteralmente tutto il mondo: Sudamerica, Asia, Africa, le caravelle battenti bandiera portoghese arrivarono ovunque e fecero fiorire il commercio. E questo noi faremo: navigheremo, esploreremo, fonderemo colonie, costruiremo fabbriche, venderemo merci esotiche ed otterremo la benevolenza del re, allo scopo di risultare la famiglia più prestigiosa alla fine della partita.
Data la tematica, potreste pensare che sia uno di quei cinghialoni infiniti e complicati con migliaia di regole, ma vi sbagliate di grosso, perché il regolamento di Navegador è di un’eleganza e di una semplicità disarmante. Si spiega facilmente e, in breve, non richiede grande esperienza e nel giro di un paio di turni tutti sono immediatamente dentro la sfida. Inoltre, la partita non dura molto (circa 60-90 minuti), ma restituisce grossa soddisfazione, perché si tratta di uno di quei titoli che, a fronte di un regolamento snellissimo, mostra una profondità strategica non banale, con tante strade per arrivare alla vittoria, diverse anche in base agli avversari.
Tutto merito di un meccanismo di gioco che io personalmente adoro: la summenzionata “rondella” inventata da Mac Gerdts, che altro non è che uno sfiziosissimo meccanismo per selezionare l’azione che compiremo nel turno. Semplice, ma una bomba a livello di gameplay. Oltre alla rondella, è degno di nota il meccanismo utilizzato per il mercato, semplice e geniale, tutto basato su domanda e offerta: si spiega in due parole, si sgomita per tutta la partita!
La guerra non c’è, ma l’interazione tra i giocatori è importante, perché bisogna sapersi adattare; considerate perciò che il gioco muta al variare del numero dei giocatori, con un’esperienza sostanzialmente diversa che siate in due o in cinque.
Perché Navegador è diventato un classico negli anni? Penso proprio che il motivo principale sia quello che vi ho appena raccontato, ed è un aspetto che nei giochi moderni troppo ipertrofici a volte sfugge: poche regole ben pensate possono assolutamente regalare grandi esperienze.
Un altro aspetto che adoro di Navegador è il suo aspetto “materiale”: niente badilate di pupazzi, ma una plancia stupenda con la mappa anticata del mondo, meeple di legno per navi ed edifici, monete di cartone. Certo, un po’ retrò, ma è tutto ciò che serve, è bellissimo da vedere apparecchiato e permette al gioco di non costare una fucilata.
Plancia stupenda, ed ecco la mitica rondella delle azioni!
Navegador è uscito in origine nel 2010, ma l’edizione italiana ad opera di Cranio Creations ha dovuto attendere il 2017 e una successiva ristampa molto limitata, che infatti è già esaurita. Non preoccupatevi però: in qualunque lingua lo troviate, risulterà giocabilissimo, dato che tutto il testo nel gioco consiste nel nome delle azioni sulla rondella, tanto che anche l’edizione italiana ha il retro della plancia in inglese. Il regolamento lo trovate senza problemi in rete.
In sintesi, vi consiglio senza riserve di dare una chance a Navegador, che siate giocatori navigati (LOL, ndR) o meno: un gioco non diventa un classico per sbaglio!
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