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#NerDisney #61 – Strange World – Un mondo misterioso

Strange World

Ogni inizio ha la sua fine

Sembra incredibile ma siamo giunti alla fine: quello di oggi, dedicato a Strange World – Un mondo misterioso, è l’ultimo appuntamento di NerDisney. Un viaggio iniziato nel settembre 2021, che ci ha portati a ripercorrere i classici Disney in ordine cronologico, riscoprendone emozioni e curiosità e che ci ha accompagnati per poco più di due anni.

Strange World – Un mondo misterioso è infatti il 61° classico Disney (non l’ultimo ma il penultimo se contiamo anche Wish, uscito nel dicembre 2023) ed è arrivato nei cinema nel novembre 2022. Personalmente non ho ricordi sul film, avendolo guardato solo in streaming qualche giorno fa. La mia prima impressione, comunque, è quella di una pellicola interessante, che punta su una storia ecologista che presenta molti parallelismi, seppure declinati in chiave fantastica, con il mondo attuale e lascia molto su cui riflettere.

Trama

Nella terra di Avalonia, Jaeger Clade è un famoso e intrepido avventuriero che, insieme al figlio Searcher, sfida la natura selvaggia per esplorare nuovi mondi. Obiettivo della loro ultima spedizione è quello di aggirare la gigantesca montagna che circonda Avalonia, per scoprire cosa si cela al di là. Prima di riuscirci, tuttavia, la spedizione si imbatte in una pianta in grado di emanare energia. Searcher e la capo spedizione, Callisto, si convincono che l’obiettivo è raggiunto, visto che erano partiti proprio con l’intento di scoprire una fonte di energia che potesse permettere ad Avalonia di progredire a livello tecnologico. Jaeger tuttavia non è d’accordo e decide di proseguire l’esplorazione da solo, mentre il resto del gruppo torna in città con la pianta, che prenderà il nome di Pando.

25 anni dopo, Searcher è diventato un rinomato agricoltore e, grazie alla sua scoperta del Pando, ha garantito prosperità ed energia ad Avalonia. Ora vive con la moglie Meridian e il figlio sedicenne Ethan ma non si è mai riconciliato con il padre Jaeger, che non ha mai fatto ritorno dalla spedizione intrapresa.
Quando però il Pando inizia misteriosamente a perdere energia, Searcher viene coinvolto da Callisto in una nuova esplorazione per scoprire l’origine del problema.

Curiosità

La prima cosa che mi è saltata agli occhi guardando Strange World – Un mondo misterioso è la grande inclusività che lo contraddistingue: etnie diverse, disabilità, omosessualità, tutto ciò che generalmente era tradizionalmente considerato un tabù per il mondo Disney in questo film è presente ed è un’ottima cosa.
Certo, questa scelta ha causato anche più di un problema di distribuzione: la pellicola, infatti, non è stata distribuita nei paesi in cui la presenza di personaggi omosessuali ne avrebbe causato la censura (Russia, Indonesia, Malesia, alcuni paesi arabi e africani).
Ciononostante il tentativo è ammirevole e un deciso passo in avanti nelle iconografie Disney, fino a questo punto decisamente omologate.

Il cast di voci originali si dimostra decisamente all star: Jake Gyllenhaal presta la voce a Searcher, Gabrielle Union a Meridian, Lucy Liu è Callisto e Dennis Quaid Jaeger. Il poliedrico Alan Tudyk, già doppiatore in Oceania, qui interpreta il narratore, Duffle, Legend, Splat e il conduttore radiofonico.

Strange World – Un mondo misterioso si è rivelato un clamoroso flop: costato la bellezza di 180 milioni di dollari, ne ha incassati appena 53,5 in tutto il mondo. Curiosamente è diventato il film più visto in assoluto sulla piattaforma Disney+ e ha comunque ricevuto recensioni per lo più positive da parte della critica.

Le mie impressioni

Strange World – Un mondo misterioso nel complesso non mi è dispiaciuto: oltre alla svolta inclusiva di casa Disney, ne ho apprezzato la tematica ecologista di fondo, intrecciata a una storia di riconciliazione familiare e rispetto delle diversità di ognuno. Era dai tempi di Wall-E che un film animato non mi portava a riflettere sull’impatto che abbiamo sul mondo che ci circonda e questo è sicuramente un valore aggiunto.
Come invecchierà questa pellicola? È presto per dirlo, ma sicuramente Strange World non è uno dei classici più riusciti di sempre. Un po’ l’assenza delle canzoni, un po’ il fatto che si riveli poco coinvolgente personalmente non mi spingono a riguardarlo (almeno per il momento) e, tra i film più recenti, gli preferisco sicuramente esperimenti in stile Raya e l’ultimo drago.

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