RECENSIONE
Quest’anno, in occasione delle celebrazioni per i 100 anni di Disney, uscirà al cinema il sessantaduesimo classico animato, Wish!. Abbiamo potuto vederlo in anteprima e ve lo raccontiamo senza spoiler, in attesa che possiate vederlo anche voi dal 21 dicembre 2023.
Il film è stato diretto da Chris Buck, che lavora nei Walt Disney Studios da più di 40 anni e ha vinto il premio Oscar per Frozen, e da Fawn Veerasunthorn, regista del bellissimo Raya e l’ultimo drago; la sceneggiatura è stata scritta da Jennifer Lee, già autrice di Frozen e Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, e Allison Moore.
TRAMA
Rosas è un magico regno su una bellissima isola multietnica e multiculturale nei pressi della penisola iberica, nel Mediterraneo. A Rosas, tutti vivono in armonia grazie alle amorevoli cure del grande re e mago Magnifico, che raccoglie e custodisce i sogni e i desideri dei suoi sudditi, e occasionalmente li fa diventare realtà: al compimento dei 18 anni infatti, (o subito dopo essersi trasferiti sull’isola) durante la Cerimonia del Sogno che si svolge una volta al mese, i cittadini di Rosas esprimono un desiderio che si materializza sotto forma di una sfera blu e il re Magnifico la tiene con sé fino a che un giorno, forse, deciderà di farlo realizzare, ma solo se il sogno non rappresenta un pericolo per lui o per Rosas. Dopo aver espresso il proprio desiderio però, ci si dimentica subito cosa si aveva desiderato: secondo Magnifico, ciò avviene per proteggere i propri sudditi dalla tristezza che proverebbero se non dovessero veder realizzato il proprio sogno. Che vita è quella in cui non si ha memoria dei propri sogni? È quello che si domanda Asha, una giovane ragazza che ammira Magnifico al punto da voler diventare la sua apprendista ma che, dopo aver scoperto che la maggior parte dei sogni raccolti dal re non verrà mai realizzata, decide di cambiare le cose per il bene della sua famiglia e del suo popolo. Il desiderio di Asha di aiutare chi ama è così intenso da attirare l’attenzione di una vera e propria stella che accorrerà in suo aiuto contro Magnifico, che non è così “magnifico” come vuole far credere. Ad accompagnare Asha nella sua impresa ci sono una simpaticissima capretta parlante e il suo gruppo di amici adolescenti: sono sette e ognuno di loro è ispirato a uno dei sette nani di Biancaneve, sia per le loro caratteristiche che per i colori che indossano.
Se siete come me degli storici appassionati dei classici Disney, impazzirete alla ricerca delle tantissime citazioni che affollano Wish: non voglio fare spoiler per cui, a parte il riferimento ai nani di Biancaneve, non ne dirò altri, ma vi assicuro che tutto il film è un immenso omaggio ai 100 anni di Disney che celebriamo quest’anno. Già dalle prime immagini, con il classico libro di favole che si apre e inizia a raccontare la storia, verrete trasportati nelle atmosfere delle pellicole che guardavamo da piccoli come La bella addormentata nel bosco e tante altre. Anche lo stile grafico è stato studiato appositamente per ricordare il fascino dei libri di favole e dell’animazione in 2D di capolavori come Bambi e Pinocchio, e dare l’impressione di stare guardando un vecchio classico, con gli sfondi delicatissimi ad acquerello realizzati con tecniche innovative come il sistema di disegno in CG/2D. La scenografa Lisa Keene, storica disneyana, ha detto di essere stata molto influenzata dagli artisti che hanno lavorato sui classici del passato e di aver voluto dare a Wish “il look di un acquerello e una consistenza cartacea: come un’illustrazione in movimento”.
LA COLONNA SONORA
Come nella migliore tradizione dei classici Disney, anche Wish è un musical. Le canzoni originali sono firmate dal Julia Michaels (che è stata più volte nominata ai Grammy Awards per il suo lavoro con Disney, in particolare per Frozen 1 e 2) e da Benjamin Rice, mentre la colonna sonora è stata composta da Dave Metzger. Tra le canzoni spicca sicuramente “This wish” cantata dalla protagonista ma a me sono piaciute molto anche “This is the thanks i get?” cantata dal mago Magnifico (che mi è rimasta in testa tutto il giorno) e la corale “I’m a star“.
IL CAST
La protagonista Asha è doppiata da Ariana de Bose, il villain Magnifico è interpretato da Chris Pine e il piccolo Valentino ha la voce di Alan Tudyk. Completano il cast Angelique Cabral (Amaya), Victor Garber (Sabino) e i 7 amici di Asha, Jennifer Kumiyama (Dahlia), Hervey Guillèn (Gabo), Niko Vargas (Hal), Evan Peters (il dolce Simon), Ramy Youssef (Safi), Jon Rudnitsky (Dario) e Della Saba (Bazeema).
In italiano invece, Asha ha la voce di Gaia, Valentino è interpretato da Amadeus e Magnifico da Michele Riondino (che da poco è su Disney+ con I leoni di Sicilia) nel parlato e da Marco Manca nel cantato.
Senza nulla togliere ai doppiatori italiani che sono stati molto bravi, non posso personalmente non preferire la versione originale: Chris Pine è un magnifico Magnifico (scusate il gioco di parole) sia nella recitazione che nel canto, e Ariana De Bose è una notevole cantante di Broadway (oltre ad aver vinto un Oscar per West Side Story). In più c’è Alan Tudyk: ormai presenza fissa di tutti gli ultimi classici Disney di solito in ruoli di animali in cui cinguetta o squittisce, stavolta oltre a belare nei panni del capretto Valentino addirittura parla! Imperdibile.
CONCLUDENDO
Wish è molto molto carino, è un film gioioso e divertente che commuove pur non avendo scene particolarmente tristi e celebra il potere dei sogni e dell’amicizia. Rosas è un regno in cui tutti sono liberi di essere chi vogliono e la multiculturalità è un elemento molto importante che è stato studiato a lungo dai produttori durate la realizzazione del film. La protagonista Asha è una ragazza forte e coraggiosa che non ha paura di dire ciò che pensa, ispirata alle eroine Disney che l’anno preceduta. Mi è piaciuto particolarmente il villain, il bellissimo re Magnifico, molto affascinante (sarà perché ispirato a Chris Pine che gli da la voce e per il quale ho un debole…) e carismatico: avrei voluto che fosse approfondito un po’ di più, la sua backstory comprensiva di trauma viene solo accennata e avrei voluto sapere dell’altro, soprattutto perché avrebbe potuto essere uno spunto per una sua redenzione. Forse ora che sono un po’ cresciuta non mi accontento più del villain fine a se stesso e voglio di più, ma in questo film non potevo aspettarmelo dato che i produttori stessi hanno dichiarato di voler tornare alle origini con un cattivo che fosse come quelli dei primi film (penso a Malefica, Grimilde e così via); inoltre c’è alla fine un piccolo dettaglio riguardante Magnifico che ha scatenato la mia fantasia (e non solo la mia, come ho scoperto alla conferenza stampa). È molto interessante anche il personaggio della regina Amaya, mentre ho adorato Valentino, completamente caotico.
NERDANDO IN BREVE
Wish è un film gioioso per tutta la famiglia, bellissimo da vedere e da ascoltare: Walt Disney lo avrebbe sicuramente amato. Farà impazzire gli appassionati dei classici Disney e piacerà anche a chi è meno “ferrato” sul tema e probabilmente non coglierà tutti i riferimenti (che sono davvero tanti).
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