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NerDisney #53 – Frozen – Il regno di ghiaccio

I miei ricordi

Oggi Frozen – Il regno di ghiaccio è probabilmente uno dei film Disney più famosi di sempre, soprattutto tra i giovanissimi. Nel 2013, quando uscì nelle sale cinematografiche, io invece non andai a vederlo al cinema, all’epoca per me il tempo dei classici Disney era in momentaneo standby.
I ricordi che ho di Frozen – Il regno di ghiaccio, invece, sono legati alla più forte emicrania della storia: è in quella occasione che lo guardai per la prima volta, infatti, approfittando del canale dedicato da Sky ai classici Disney e del fatto di essere bloccata sul divano da un fortissimo cerchio alla testa.
Nonostante questo ricordo non proprio felice, però, ammetto di essere rimasta decisamente colpita da Frozen: una storia nuova e classica allo stesso tempo, che ha saputo segnare l’epoca della rivalsa per i film Disney.

La favola della riscossa

Il 53° classico Disney è stato il film dei record: Frozen – Il regno di ghiaccio ha rappresentato al suo esordio il film d’animazione con il maggior incasso di sempre nella storia del cinema. Almeno fino al 2019, quando è stato superato proprio dal suo sequel: Frozen II – Il segreto di Arendelle.
Enorme successo di pubblico, soprattutto tra i più giovani, Frozen è stato apprezzato anche dalla critica, collezionando riconoscimenti. 2 Oscar (miglior film d’animazione e miglior canzone), Golden Globe, BAFTA sono solo alcuni dei premi nel suo palmares.

Liberamente ispirato alla fiaba La regina delle nevi di Hans Christian Andersen, Frozen – Il regno di ghiaccio è scritto da Jennifer Lee, anche regista insieme a Chris Buck e sviluppa una storia originale e moderna, che reinventa gli stilemi della fiaba classica per presentarci una morale al passo con i tempi.

Trama

Nel regno scandinavo di Arendelle, la principessa Elsa nasce con poteri magici: quando, da bambina, ferisce involontariamente la sorella minore Anna, i regnanti decidono di allontanare Elsa e tenerla nascosta al mondo e alla sua stessa sorella.
Costretta a crescere da sola, Elsa vede il proprio potere crescere e diventare sempre più incontrollabile, tanto da chiudersi totalmente in se stessa evitando ogni contatto con gli altri.
Al compimento dei 21 anni di Elsa, arriva per lei il momento dell’incoronazione: in occasione della cerimonia, la ragazza perde il controllo del suo potere, scatenando involontariamente un inverno perenne su Arendelle.
Sconvolta, Elsa fugge e si rifugia nelle montagne del Nord mentre Anna decide di lanciarsi al suo inseguimento per riportarla a casa.

Produzione

La produzione di Frozen – Il regno di ghiaccio, in realtà, affonda le radici molto più indietro nella storia Disney di quanto si potrebbe immaginare: già nel 1938, ai tempi di Biancaneve e i sette nani, negli Studios si parlava di realizzare un film in tecnica mista basato sulle opere di Hans Christian Andersen.
L’idea venne comunque archiviata con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, rimanendo a decantare nei decenni successivi.

Dopo l’acquisizione di Pixar da parte di Disney, tuttavia, si riprese a ragionare sulla possibilità di adattare La regina delle nevi: fu così che iniziò a prendere vita quello che sarebbe diventato uno dei classici Disney più famosi di sempre.
Per ricreare le atmosfere di Arendelle, gli animatori si ispirarono ai paesaggi norvegesi e, nonostante il film sia realizzato in CGI, presenta anche effetti speciali realizzati in maniera tradizionale.

Particolarità di Frozen – Il regno di ghiaccio è che è finora l’unico classico Disney ad avere due principesse sorelle per protagoniste. Il rapporto tra sorelle, peraltro, è perno del film come mai era accaduto prima. Un rapporto di amore profondo, che supera e innova quello principe-principessa che troviamo sempre nelle fiabe.

Colonna sonora

Tra gli elementi più famosi e iconici di Frozen – Il regno di ghiaccio, c’è sicuramente la colonna sonora. Composta da Kristen Andersen-Lopez e Robert Lopez, è sicuramente trainata da Let it Go, il brano portante, interpretato in lingua originale da Idina Menzel e da Demi Lovato nella versione pop.
In Italia è stato tradotto con All’alba sorgerò, con l’interpretazione di Serena Autieri durante il film e di Martina Stoessel durante i titoli di coda.

Premiata con l’Oscar per la migliore canzone, Let it Go è diventata un vero e proprio fenomeno virale, vendendo circa 11 milioni di copie in tutto il mondo.
La canzone, nata quando la trama e i personaggi di Frozen non erano ancora altro che una semplice bozza, si rivela fondamentale per lo sviluppo e la caratterizzazione di Elsa, che in una fase iniziale era stata pensata come la cattiva del film. Grazie a Let it Go, invece, permise di definire un nuovo corso della trama, inedito e spiazzante, che avrebbe premiato decisamente la pellicola.

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