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Lies of P – 5 giochi per ingannare l’attesa

Già normalmente non vedo l’ora che l’estate passi in fretta, ma questo 2023 in modo particolare mi sta facendo desiderare di saltare direttamente a settembre, vuoi per l’attesissima nuova IP di Bethesda, Starfield, vuoi per l’arrivo dell’interessantissimo Lies of P, souls-like ambientato nel mondo di Pinocchio atteso il 19 settembre 2023.

È uscita da poco la demo e tutti gli appassioni del genere si sono subito detti entusiasti, rincorrendosi oltretutto nel tentare di trovare un punto di confronto coi grandi del passato.
Soprassiederò su questi paragoni, amo pensare che Lies of P sarà uguale solo a se stesso, e vi propongo 5 souls-like da giocare (o rigiocare) nell’attesa che questi mesi di canicola lascino il passo ad un autunno in cui verosimilmente vedremo cancellata la nostra vita sociale.

Bloodborne

Non potevo che metterlo al primo posto, vuoi perché è il titolo che mi ha fatto capire quanto io ami i souls-like, vuoi perché ad oggi lo reputo ancora un capolavoro totale sia dal punto di vista di gameplay che dal punto di vista dell’impianto scenico e narrativo.
Il gotico contorto e malato di Yharnam mi è rimasto tatuato a fuoco sulle pareti di cuore e non è raro che torni, pur dopo averlo platinato, a trovare qualche vecchio amico con cui incrociare la mia fida mannaia segata (sì, sono da quelli che ha portato a termine l’avventura con l’arma iniziale).
Da giocare rigorosamente anche il DLC The Old Hunters, un dei DLC migliori mai concepiti, che ha portato alla nostra attenzione boss indimenticabili come la celebre discendente di Annalise, della Regina di Cainhurst: Lady Maria.

Wo Long – Fallen Dynasty

Ammeto di aver sacramentato non poco per buttar giù il primo boss. Ho dovuto livellare talmente tanto, che i cinque sei livelli successivi sono stati una passeggiata. Wo Long – Fallen Dynasty, disponibile su Xbox Game Pass, è un gioco tosto con un gameplay bello solido, anche grazie all’introduzione di nuove meccaniche di evoluzione del personaggio, incentrate sugli elementi: fuoco, acqua, terra, legno e metallo, al posto dei classici attributi RPG.
Da apprezzare la lore, decisamente meno criptica dei titolo FromSoftware, e strettamente connessa alla mitologia cinese. Oltretutto è notizia recente che è in lavorazione un crossover proprio con Lies of P, di cui ancora sappiamo molto poco, ma che non mancheremo di raccontare quando avremo maggiori notizie.
Unica pecca la trama, poco avvincente e facilmente dimenticabile. Ma se riuscite a superare Zhang Liang, varrà la pena portarlo a termine. Se invece non ci riuscite (e giocate su Xbox) fatemi un fischio che ve lo butto giù io per voi.

Steelrising

Tecnicamente siamo molto lontani dai fasti e dalla perfezione di gameplay dei titoli FromSoftware, ma di Steelrising ho apprezzato tantissimo l’ambientazione: uno steampunk francese, invece del solito inglese, ambientato nel 1700 ai giorni della Rivoluzione e con protagonisti gli automi: macchine fantastiche infuse del misticismo tanto amato dal celebre Giuseppe Giovanni Battista Vincenzo Pietro Antonio Matteo Franco Balsamo, meglio noto come Alessandro, conte di Cagliostro. L’alchimista (e truffatore) italiano sarà infatti il villain di questa avventura in cui la Parigi rivoluzionaria è realizzata con estrema cura, con una narrazione articolata e quest secondarie.
Notevole anche il suo DLC, per un gioco che richiede due run per essere platinato (e che merita di esserlo).

Mortal Shell

Questo invece, non l’ho platinato. Chi ci ha giocato non farà fatica a capire il perché: gli altri sappiano che finirlo è compito a portata di mano, ma per l’agognato platino ci sono molte, moltissime camicie da sudare. Non l’ho trovato un titolo eccelso, ma ho apprezzato moltissimo la meccanica delle “shell” i gusci di antichi guerrieri che il nostro protagonista può “indossare” per modificare le proprie caratteristiche. Così, se deve affrontare missioni che richiedono un certo tipo di approccio, potrà scegliere il guscio migliore per quella missione, magari più stealth e meno aggressiva di altre.
Se non lo avete mai giocato, dategli una possibilità (magari saltando la run senza gusci, necessaria per un trofeo ma dannatamente difficile).

Lord of the Fallen

Ho già in più occasioni avuto il piacere di nominarlo “il backstreet boy dei souls-like”. In effetti è così: boss a portata di mano, mondo non troppo vasto, build per tankare abbastanza facile da gestire e chiudere la partita con poco sforzo. Lo cito in questa lista perché se siete interessati a Lies of P ma vi spaventa l’approccio souls-like, questo è un ottimo titolo per mettervi alla prova con qualcosa di agevole. Inoltre merita sia per ambientazione che lore, che ho trovato piacevoli: un dark fantasy ben costruito senza troppe pretese.
Discretamente agile anche il patino: richiede 3 run, ma passata la prima le altre sono tutte in discesa grazie alla build che avremo costruito.
Lo cito anche per ricordarvi che ad ottobre uscirà l’attesissimo seguito: Lords of the Fallen, che promette di essere cinque volte più grande del predecessore.

Eccovi dunque servita la mia lista di suggerimenti per ingannare l’attesa.
Ma come, niente Elden Ring? No, non scherziamo: Elden Ring è un prodotto totale, un nuovo modo di intendere il genere e prossima pietra miliare di FromSoftware. Decisamente fuori ogni lista e fuori ogni paragone.
Ma come, e Sekiro? No, non l’ho ancora giocato. Mi spaventa (ancora) troppo. Vedremo in futuro.
Ma come, e i tre Dark Souls? Parliamo di giochi che si ispirano e non dei capisaldi? Beh la verità è che non giocato neanche quelli: per quei titoli vi lascio ai pezzi di Jedi.lord e Tencar, molto più titolati di me a parlarne. A proposito, fateci sapere che ne pensate venendoci a trovare sui nostri canali social: Telegram, Discord e naturalmente Twitch!

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