Ah, che bella la primavera, con i pollini che impazzano lungo le strade della città e il clima totalmente impazzito! Tuttavia siamo sempre pronti a darvi i nostri ipoallergenici suggerimenti: ecco a voi il #NerdandoConsiglia di Maggio 2023!
Alice in Borderlands – Stagione 2
Zeno2k: Non sono un grande amante dei manga, ancor meno delle loro trasposizioni in live action. L’incipit di Alice in Borderlands, però, mi aveva incuriosito e devo dire che la prima stagione mi ha affascinato molto, per cui non vedevo l’ora di divorarmi anche questa seconda.
Si tratta, verosimilmente, della conclusione della saga, che ha seguito pedissequamente, seppur con qualche licenza, la controparte fumettosa.
Ma veniamo a noi: avevamo lasciato Arisu, Usagi e i pochi altri superstiti ai giochi con l’intero mazzo di carte in mano. Un mazzo da cui mancavano prosaicamente solo le figure.
Questa seconda stagione mette proprio le figure in campo, con nuovi e più terribili giochi all’ultimo sangue: sempre in procinto di veder scadere il proprio “visto” e venir così spazzati via da un misteriosi raggio laser, gli abitanti faranno la conoscenza dei “cittadini” ovvero ex gamer che dopo aver completato il gioco in passato hanno deciso di rimanere all’interno di Borderlands per diventare le nuove squadre da sfidare.
Lo scopo, stavolta, è piuttosto chiaro: abbattere tutte le “figure“, completare i game e guadagnare l’uscita da questo mondo distopico.
Ma è davvero così? C’è davvero un posto dove andare? Dove si trovano i giocatori, per davvero?
In uno splendido crescendo, che ci porta anche verso un episodio finale risolutivo, ci accompagneremo ai protagonisti non solo nelle loro abilità nei game, ma anche e soprattutto alla scoperta di loro stessi, della loro vita e personalità, nel tentativo di dare una risposta definitiva alla domanda più grande di tutte: perché viviamo? che senso ha la vita? qual è il nostro scopo?
Non voglio rovinarvi la sorpresa e mi fermo qui. L’ultima cosa che posso dire è che mi è venuta voglia di recuperare l’anime (incredibile, ndGiando).
The First Slam Dunk
Giando: sono letteralmente cresciuto guardando (e leggendo) Slam Dunk, opera di Takehiko Inoue sulla pallacanestro e cosa essa significhi per un gruppo di liceali che scoprono pagina dopo pagina cosa significa essere una squadra. La serie TV andata in onda su MTV arrivava fino ad un certo punto del manga, dopodiché è stata fermata su richiesta di Inoue stesso a causa della differenza di direzione che non è piaciuta all’autore originale. Bene, adesso, dopo tanti anni (credo una ventina…), Inoue stesso si è messo dietro la “macchina da presa” e ha diretto questo incredibile film, gestito con un mix di grafica “classica” e CG 3D che, sorprendentemente, si fonde in maniera perfetta e la CG non dà fastidio come in altri anime (qualcuno ha detto Blue Submarine no. 6?).
Ma questa è solo la punta dell’iceberg: il film di Slam Dunk riprende la partita più importante dello Shohoku, quella contro l’imbattibile Sannoh, che è l’ultima partita del manga, dove succedono cose incredibili. Già questo sarebbe motivo di estasi, ma Inoue alza la posta e decide, sorprendentemente, di spostare il focus principale su Ryouta, sì membro della squadra ma di certo non figura centrale come quella del protagonista “ufficiale”, il rosso Hanamichi Sakuragi. Inoue racconta la storia intensa di Ryouta e di come questa si intersechi con quella della squadra, per poi prendere una nuova direzione.
Fatevi un regalo e guardate questo film appena sarà disponibile, vi assicuro che è una delle cose più belle che abbia mai visto nel campo dell’animazione giapponese… e non solo.
Metroid Prime Remastered
Ayr: l’avevo già capito che questo sarebbe stato l’anno di Nintendo. D’altronde il soporifero Play Station Showcase ha confermato che in questi dodici mesi non c’è partita. Se vi state chiedendo “E di Xbox che pensi?”… beh, stendiamo un velo pietoso, detto da boxaro convinto (ahi ahi, ndGiando).
Ed è così che nelle settimane precedenti l’uscita di quello che, con ogni probabilità, diventerà il mio gioco preferito accanto a Breath Of The Wild (credo abbiate capito tutti di quale videogame sto parlando) ho deciso di recuperare un’altra hit 2023 targata Nintendo: Metroid Prime Remastered.
Premetto che non avevo mai giocato un Metroid Prime e la mia curiosità era alle stelle, anche vista la mia esaltazione dopo aver completato Metroid Dread l’anno scorso. Curiosità che è stata ripagata ampiamente grazie ad un metroidvania 3D coi fiocchi dotato di meccaniche di gioco e puzzle che risultano ancora attuali e godibili nonostante il titolo originale fosse uscito nel Novembre 2002. Avete letto bene, parliamo di un videogame con più di vent’anni sulle spalle che, con l’aiuto di uno svecchiamento grafico e qualche ritocchino di quality of life e nei controlli, riesce ancora ad appassionare come pochi videogame odierni riescono a fare.
Va sempre più di moda lamentarsi dei tanti remastered e remake presenti nel panorama videoludico moderno. Io, al contrario, ho sempre adorato la possibilità di recuperare giochi che, per un motivo o per un altro, non mi sono goduto ai tempi della loro originale uscita. Metroid Prime Remastered si prende di diritto un posto nell’olimpo delle ri-edizioni più riuscite e non posso far altro che consigliarlo, visto anche il prezzo budget, correttissimo, a cui è proposto.
La Casa – Il Risveglio del Male
Tencar: La Casa – Il Risveglio del Male si è rivelata un’autentica sorpresa perché non mi sono trovato di fronte all’ennesimo reboot/remake/nuovo capitolo senza anima.
La pellicola è sensazionale, ben girata e recitata, e non mi ha lasciato fiato per tutti i 97 minuti della sua durata. Un’emozionante e spaventosa storia horror che mi ha entusiasmato e che ha aggiunto un nuovo splendido tassello al maestoso mosaico della saga di Evil Dead.
Se amate i film dell’orrore a tinte (tanto) splatter, fatevi un gran regalo e guardatelo!
Speak No Evil
Tencar: Ho dedicato il mese di maggio ai film più dark e una perla – osannata da pubblico e critica – che ho avuto modo di vedere è stata Speak No Evil.
Nonostante la diffidenza iniziale e il primo atto, che ho trovato abbastanza lento ma che è stato costruito così per un motivo ben preciso, guardare questo film si è rivelato saggio: è un’esperienza che mi ha trascinato in una storia spaventosamente reale. Consigliato a chi ama il lato psicologico e simbolico delle pellicole horror.
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