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65: Fuga Dalla Terra – Adam Driver spara ai dinosauri

Recensione

Da oggi al cinema c’è 65: Fuga dalla Terra, il film che vede Adam Driver e Ariana Greenblatt bloccati sul pianeta Terra 65 milioni di anni fa. L’opera è scritta e diretta da Scott Beck e Bryan Woods, prodotta da Sam Raimi e sceneggiata dalle stesse persone che hanno lavorato a A Quiet Place – Un posto tranquillo. 65: Fuga dalla Terra ci viene proposto come un horror/thriller sci-fi, con tanta sopravvivenza e creature preistoriche. Se questi elementi vi incuriosiscono, allora potrebbe interessarvi.

Trama

65: Fuga dalla Terra ha inizio con un incidente rocambolesco al termine del quale Mills, il pilota interpretato da Adam Driver, si ritrova bloccato su un pianeta Terra relativamente giovane. Insieme a Koa, l’unica altra sopravvissuta alla strage e interpretata da Ariana Greenblatt, Mills deve capire come tornare al suo pianeta di provenienza, possibilmente vivo, e riportare a casa Koa. Infatti, pur trattandosi di tecnologie futuristiche, non c’è alcun viaggio del tempo di mezzo. Semplicemente, 65 milioni di anni fa, esisteva una civiltà antropomorfa, tecnologicamente avanzata e davvero molto simile alla nostra, ma su un altro pianeta.

Stile

65: Fuga dalla Terra è un film che forse con l’horror ha poco da spartire. Nel senso: per definizione, l’horror dovrebbe contenere “scene, azioni e immagini macabre e raccapriccianti”. Secondo me, in 65: Fuga dalla Terra, di scene del genere ce ne sono davvero troppo poche per poterlo definire tale. Davvero, davvero poche. Tipo due, che comunque non definirei né troppo macabre, né particolarmente raccapriccianti.

Va detto però che tanto fa la sensibilità di ognuno, e ci sta che forse qualche scena possa dare un po’ fastidio (c’è un po’ di sangue e qualche insetto grosso). Io, che con Piccoli Brividi avevo gli incubi e che con L’Enigmista sono stata male, non ho avuto problemi. Ho contato tre jump scare, ma anche quelli non mi hanno particolarmente scossa e in genere a quelli sono molto suscettibile. Insomma, se avete paura di aver paura, lasciate stare, però secondo me questo film non è un horror, tutto qui.

Per quanto invece riguarda la resa di combattimenti, dinosauri, navicelle e globalità del film, forse un po’ la situazione migliora. Non un capolavoro, però alcuni scontri fra dinosauri (o con i dinosauri) possono risultare d’intrattenimento. In generale il film scorre veloce e i momenti si susseguono con un discreto equilibrio fra dinosauri – relazione fra umani – backstory di Mills – Evento K-T. Tutti elementi apprezzabilissimi in una serata leggera in compagnia dei propri amici.

Tre motivi per guardare 65: Fuga dalla Terra

Voler trovare storture in 65: Fuga dalla Terra sarebbe un po’ troppo facile, perciò ho deciso di soffermarmi sui tre aspetti che ho preferito, che a puntare il dito sulle crepe, son capaci tutti.

Prima meraviglia della pellicola è l’interpretazione di Ariana Greenblatt, che impersona in maniera molto credibile la povera Koa, preadolescente traumatizzata a più riprese. L’attrice l’abbiamo già vista in Avengers: Infinity War nella parte della giovane Gamora e la rivedremo in piena estate in Barbie nei panni di Sasha (e, probabilmente, in ancora molti altri film e serie).

Altro grande apprezzamento è il fatto che tutta la storia sia conseguenza di una piccola scelta iniziale a carico di Mills. Decisione di pochi secondi, che però orienta l’intera storia. Mills sceglie di interagire con quanto ci verrà mostrato da lì in poi, e lo fa probabilmente pensando di non aver nient’altro da perdere. In più, la sua storia ci viene raccontata tramite flashback durante il corso della trama principale, perciò, per quanto all’inzio ci vengano forniti gli elementi fondamentali, anche chi guarda 65: Fuga dalla Terra è portato a chiedersi in che modo certi risvolti si evolveranno nel tempo. E, soprattutto, in che modo man mano condizioneranno le  scelte seguenti.

Tuttavia, proprio quando pensa di non aver più nulla da perdere e con sorpresa più sua che nostra, Mills incontra Koa. La giovane, però, non conosce la sua lingua né viceversa, e tutta la strumentazione utile alle traduzioni è -manco a dirlo- andata distrutta nello schianto. Ecco quindi il terzo aspetto che ho apprezzato: la relazione fra due superstiti, stranieri l’uno all’altra. I due non si capiscono, ma se la intendono: non subito, non con facilità né tanto meno con i tempi che probabilmente servirebbero, perché, banalmente, di tempo non ce n’è. Ve lo ricordate cosa succedeva sulla Terra circa 65 milioni di anni fa, vero?

Concludendo

65: Fuga dalla Terra può essere un buon film d’intrattenimento per chi ama i survival futuristici ma con i dinosauri. La relazione fra Mills e Koa può ricordare per certi versi quella fra Joel ed Elly in The Last of Us, benché quella -complice il medium- sappia dimostrarsi molto più sfaccettata e stratificata di quanto consentano di fare questi 93 minuti. Se cercate un film leggero con cui distrarvi e alleggerirvi un po’, e i fanta-action sono il vostro pane, allora 65: Fuga dalla Terra potrebbe fare al caso vostro.

Nerdando in breve

65: Fuga dalla Terra è il film con  Adam Driver e Ariana Greenblatt e tanti dinosauri. Ci sono esplosioni, tecnologie all’avanguardia, inseguimenti, qualche jump scare e la delicata relazione fra due superstiti che non si capiscono ma comunemente cercano salvezza.

Trailer

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