I giochi con companion app stanno diventando sempre più diffusi – basta pensare alla seconda edizione de Le Case della Follia o la riedizione di Descent – e oggi andiamo a dare un’occhiata all’ultimo arrivato in casa Asmodee Italia, ossia Storie di Famigli! Creato da Jerry Hawtorne – che molti di voi conosceranno per Mice and Mystics – questo cooperativo per 1-4 giocatori vi porterà a vivere una magica storia dove i protagonisti sono i famigli!
Recensione
La famiglia reale è stata rapita, ed è rimasta solo la neonata Milly! Toccherà a noi, famigli del mago, cercare di risolvere la spinosa questione e riportare la pace nel regno, assicurando un futuro radioso alla bambina. La trama di Storie di Famigli ricorda le storie che sanno di favole di altri tempi, eppure non pensate che questo gioco da tavolo sia un prodotto per bambini. Infatti la storia si dipanerà per decenni, e le vostre azioni potranno cambiare la personalità e le scelte che la bambina effettuerà negli anni, andando proprio a cambiare il futuro del regno.
Meccaniche
Storie di Famigli si basa su un quaderno che contiene tutte le mappe e le descrizioni degli scenari nei quali le miniature dei famigli e dei vari nemici. Per la gestione delle azioni e dei combattimenti useremo la classica meccanica del deckbuilding. Avremo infatti a disposizione i nostri mazzi di carte e dovremo pescare – e quindi rimescolare – ogni turno. C’è modo ovviamente di rimpolpare i nostri mazzi, sia tramite delle carte che potremo comprare durante le partite, sia tramite l’avanzare delle epoche.
Come vi dicevo su, infatti, il gioco si sviluppa in tre epoche, e durante la seconda e la terza avremo nuove carte a disposizione, sia per le nostre mosse ma anche per l’andamento della storia. Infatti una peculiarità di Storie di Famigli è che la campagna può evolversi in base alle nostre scelte. Ciò non influenza solo la storia “generale” ma particolarmente lo sviluppo di Milly che, in base alle nostre decisioni e al suo umore, può scegliere la “via della luce” o la “via dell’oscurità”.
Ciò permette a Storie di Famigli di essere giocato più volte e di decidere ogni volta come approcciarsi, e questo è anche compatibile con gruppi di giochi paralleli. Avete infatti a disposizione dei fogli da usare come diario della campagna, dove “salverete la partita” e che vi serviranno per tenere traccia dell’andamento della storia.
L’app (al momento disponibile via browser) vi guida nel gioco con semplicità, e vi donerà anche colonna sonora e recitazione – al momento solo in inglese. Per i neofiti ci sarà un tutorial che guiderà il gruppo nella prima avventura, ed è un buon modo per non dover leggere subito tutto il manuale ma per buttarsi subito nell’azione. Le regole comunque non sono complesse, una volta imparato il flusso dell’azione e come superare le prove, ossia lanciando un dado e sommando i modificatori presenti sulle carte che abbiamo deciso di usare per compiere quella specifica prova.
Materiali
Molto carina la scelta di non usare un tabellone quanto un quaderno, simile a quanto stiamo vedendo sempre più spesso in tanti giochi – fra tutti cito Gloomhaven: Jaws of the Lion, che adotta la stessa tecnica. Ciò permette di concentrare la produzione su miniature o altri componenti, che in Storie di Famigli sono veramente ben realizzati.
La grafica del gioco ha una sua personalità, e le miniature sono davvero solide e ben fatte. Anche stavolta invito i fan della pittura a darsi da fare! Personaggi e nemici sono ben caratterizzati, quindi troverete sicuramente tanta ispirazione per le vostre decorazioni creative.
L’interfaccia dell’app è buona e direi “minimalista“, specie se messa a confronto con Descent, ma qui il tipo di gioco e il target sono diversi, quindi va benissimo così.
Concludendo
Storie di Famigli è un bel gioco story-driven, basato sul deckbuilding, che vi regalerà una campagna rigiocabile e che soprattutto non dovrebbe mai ripetersi troppo. A volte alcune regole sono scritte in maniera poco chiara – ad esempio per la composizione del mazzo iniziale – ma per fortuna il gioco è solido e quindi riuscirete a capire bene come realizzare il tutto.
Ottimo per chi ama i cooperativi, è anche disponibile per il gioco in solitario, e vi informo che anche in meno di quattro persone si utilizzeranno tutti i famigli, pertanto giocare in 2 o in 4 è l’ideale per questo gioco. In tre, i turni possono essere un po’ sbilanciati e qualche giocatore potrebbe distrarsi.
Nerdando in breve
Storie di Famigli unisce la narrazione al deckbuilding e ad una companion app: ottima miscela per un ottimo risultato!
Ringraziamo Asmodee Italia per la copia recensione di Storie di Famigli.
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