Giochi da tavolo

Gloomhaven: Jaws of the Lion – Una vera campagna fantasy

Recensione

Gloomhaven, per chi non lo sapesse, è un dungeon crawler con mappa modulare. L’imponente scatola, ricca di miniature e componenti, spesso spaventa i possibili acquirenti e appassionati del genere. Oggi tuttavia, arriva nei negozi la versione “portabile”: Gloomhaven: Jaws of the Lion consta infatti di una scatola molto più contenuta, ma in cui non manca davvero nulla.

Con Jaws of the Lion, Asmodee Italia ci porta nuovamente nel mondo di Gloomhaven, grazie ad una ricca campagna composta da 25 avventure/scenari.
Giocabile da 1 a 4 persone, è pensato non solo per gli esperti del genere, ma anche per un pubblico alle prime armi: il regolamento, infatti, è studiato in modo da avvicinare poco per volta i giocatori alle sue meccaniche, introducendoli pian piano sia al setting che alle dinamiche.

In particolare i primi cinque scenari fungono da tutorial per il gioco, così da avere una progressione graduale dell’ingombro e dell’utilizzo delle molteplici carte e componenti.
Questo è particolarmente efficace nel facilitare l’approccio al setup del gioco, che nella versione base è decisamente predominante, mentre qui ci viene spiegato passo passo. Al termine del quinto scenario, battuto il boss, saremo pronti ad affrontare il gioco completo.

Meccaniche di gioco

Come detto, Gloomhaven: Jaws of the Lion è fondamentalmente un dungeon crawler cooperativo, dove tutto avviene tramite l’utilizzo di carte: ogni personaggio ha il suo mazzo dedicato, col quale potrà esplorare, combattere e interagire attivamente con la mappa.
Le mappe di gioco si trovano all’interno del libro degli scenari che non solo contengono le informazioni sulla singola “avventura” ma anche l’area di gioco su cui andremo a posizionare tanto le nostre miniature personaggio quanto le pedine mostro e gli elementi scenografici, come gli ostacoli o le caselle di generazione dei mostri.

Nella scatola troviamo quattro personaggi tra cui scegliere e bisogna rimarcare come il gioco dia il suo meglio a pieno carico: gli avventurieri sono ottimamente calibrati e quando sono tutti insieme danno il massimo combinando le diverse abilità e caratteristiche.
Abbiamo quindi: il demolitore, che come dice il nome è utile a far piazza pulita del campo da gioco; il lanciatore d’asce, perfetto per l’attacco a distanza; la guardiana del vuoto, immancabile personaggio di supporto che guarisce e fa muovere i compagni; infine non poteva mancare il tank: la guardia rossa, sempre in prima fila per attirare ed eliminare gli avversari.

Il fulcro quindi è l’approccio collaborativo: ogni scenario richiede di essere studiato e approcciato con un combattimento tattico in cui far fruttare al meglio la sinergia dei componenti del party. Il gioco è abbastanza stretto, per cui è bene calcolare e pianificare ogni mossa, per evitare di andare allo sbaraglio.

Nel caso in cui si giochi in solitaria, dovremo scegliere due personaggi da guidare insieme. Il mio consiglio, però, è sicuramente quello di sedersi con tre amici al tavolo a dar vita a questa campagna di Gloomhaven.
A tal proposito Jaws of the Lion si colloca come prequel degli eventi narrati e può quindi essere vissuto sia come intro prima di passare al gioco base, sia come spinoff per chi invece già ha dimestichezza.

Materiali

La scatola Gloomhaven: Jaws of the Lion è davvero riempita fino all’orlo, se non oltre. Ci sono tantissimi materiali, tutti di ottima qualità, che potete ammirare nel nostro unboxing fotografico.
La scatola, oltretutto, è arricchita da un doppio organizer per raccogliere sia i token, che per suddividere agevolmente le carte in mazzi separati. Carte per le quali consiglio, come sempre, bustine protettive.

Particolarmente ben riusciti sono i due libri degli scenari: non abbiamo un’app che ci rivela man mano il contenuto, come ne Le case della follia (seconda edizione), per intenderci, e questo tende a rovinare un po’ la sorpresa. Al netto di questo, però, devo dire che ho trovato la scelta davvero ben congegnata e riuscita.

Oltre alle miniature dei quattro personaggi, infine, troveremo anche una piccola sorpresa (che ovviamente non vi rivelo) nel momento in cui supereremo il quinto livello.

Vi lascio all’unboxing video, registrato grazie al supporto del nostro Giando.

Conclusioni

Gloomhaven: Jaws of the Lion è un ottimo gioco. Rappresenta, a mio modesto parere, un esempio lampante di come le cose possono essere fatte davvero bene: privilegiando l’accessibilità alle meccaniche e premiando componentistica di ottimo livello. Un acquisto obbligato per tutti gli amanti del genere.

Nerdando in breve

Gloomhaven: Jaws of the Lion è il dungeon crawler che ci riporta a Gloomhaven.

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