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NerDisney #24 – Red e Toby Nemiciamici

I miei ricordi

Di Red e Toby Nemiciamici ho due ricordi, entrambi vaghi: uno di quando ero piccina, l’altro di qualche estate fa. Il primo è molto semplice: il divano di casa della nonna, una tv cubica e un po’ sgranata, la videocassetta inserita nel lettore e un volpino che viene abbandonato. Probabilmente qualche lacrimuccia, ma sono molto più sensibile oggi che ai tempi delle elementari, quindi non è nemmeno così scontato l’avessi versata.

Il secondo, io che mostro alla genitrice un cartone animato “di cui non ricordo molto bene la trama ma sono sicura ci siano un cane e una volpe, ti va di guardarlo con me?”. Circa un’oretta e mezza dopo, madre era commossa davanti al suddetto film d’animazione del 1981.

Dovendone scriverne per NerDisney ho ben pensato di rivederlo per la terza volta, e continuo a pensare che forse io Red e Toby non l’abbia mai capito. Sfortunatamente, per spiegarvi cosa non mi convince sono costretta a entrare nei dettagli: se volete evitare spoiler, non proseguite la lettura senza aver prima recuperato la pellicola su Disney+.

Curiosità

Red e Toby Nemiciamici è l’ultimo classico Disney che finisce semplicemente con la scritta The End; Walt Disney Productions; dal successivo, Taron e la pentola magica, i credits verranno spostati dopo i titoli di cosa anziché essere lasciati in apertura.

Il lungometraggio è anche uno dei primi a mostrare la morte della madre di un protagonista: secondo solo a Bambi (1942), la cui perdita materna ha traumatizzato generazioni, Red e Toby Nemiciamici mette in scena un dramma analogo. In comune i due lutti hanno anche il fatto che la morte non sia indotta da cause accidentali o naturali, ma dall’inequivocabile volontà di un cacciatore.

Il dramma, fra l’altro, avrebbe potuto essere ben peggiore. Il personaggio di Fiuto, secondario ma pur sempre rilevante, a un certo punto cade dai binari di una ferrovia, sospesi su un ponte. In origine quella avrebbe dovuto essere la sua ultima scena: la caduta avrebbe dovuto comportare la morte della creatura (un incrocio tra un levriero irlandese e un cane lupo cecoslovacco). Tuttavia, alcuni degli sceneggiatori hanno pensato che la scena avrebbe reso la pellicola eccessivamente drammatica. L’hanno risolta con una convalescenza prolungata, la quale ha comunque istigato Toby a dichiarare vendetta al non-più-così-amico Red.

Colonna sonora

La colonna sonora di Red e Toby Nemiciamici è complessivamente composta da cinque canzoni, di cui la prima, Best of Friends, apre e chiude il film. Il tema dell’amicizia fra volpe e cane da caccia viene ripreso più volte in tutta la pellicola, così come altri, però; è solo con l’ultima battuta, pronunciata con le voci dei protagonisti ancora bambini, che viene incoronato come quello portante.

Un film drammatico

Se da una parte rimane una bella storia di amicizia, di quelle vere e non romanticizzate a tutti i costi, dall’altra racconta di una storia di abbandoni continui che lascia l’amaro in bocca.

Credo che Red e Toby Nemiciamici sia forse l’unico film Disney (fra quelli che ho visto finora) che non direi abbia un lieto fine.

Red affronta prima la perdita della madre e dopo qualche tempo quella del migliore amico, cresciuto e cambiato durante l’estate. Come se non bastasse, la madre adottiva (o “padrona”, che dir si voglia), lo abbandona per salvarlo dalla furia di un vicino violento e arrogante. L’unica gioia di Red è che l’ex migliore amico gli salva la vita in diverse occasioni (anche se la maggior parte, più che salvataggi, sono omissioni di omicidio).

Come finisce il film? Con i cani e gli uomini che condividono la più perfetta delle armonie, mentre Red, in compagnia della sua compagna volpe, non può fare altro che guardarli dall’alto di un promontorio lontano. L’esclusione dalla vita comunitaria e la reclusione a una vita in disparte, un esilio salvifico la cui sola alternativa sarebbe stato diventare pelliccia. Il tutto perché chi se l’è preso in carico da cucciolo ha poi deciso di abbandonarlo anziché fronteggiare fermamente la prepotenza del vicino di casa.

Com’è invecchiato

Alla luce di ciò non saprei dire se è invecchiato bene o male. Il fatto che mi scateni molte rimostranze indica che nonostante siano passati anni, abbia ancora un’eccellente potenza narrativa. Tuttavia, complici i valori contemporanei, fatico a deglutire una morale per cui la salvezza risieda nell’allontanamento di chi è diverso o debole, anziché nella sua integrazione.

Sicuramente però quel finale rende Red e Toby Nemiciamici uno dei film Disney con protagonisti animali fra i più verosimili che ci siano. Certo, anche qui gli animali parlano, ma contrariamente ad altri classici: non cantano, non indossano vestiti, non camminano su due zampe e non abbandonano mai del tutto quei tratti distintivi che li rendono delle effettive creature appartenenti alla propria specie. Eccezion fatta per i personaggi secondari (tasso, istrice o pennuti che siano), il cane da caccia, è un cane da caccia; la volpe, checché ne dica Il Piccolo Principe, non si addomestica; gli umani, sono pieni di contraddizioni e cambi di opinione.

Live Action

Attualmente non risultano live action, tuttavia nel 2006 è uscito un midquel!

Dall’originalissimo titolo Red e Toby 2 – Nemiciamici, il film approfondisce l’amicizia fra i due, durante l’infanzia di entrambi.

Proprio perché so come si evolverà quell’amicizia dolce amara di reciproco rispetto, ma altrettanto silenzio e isolamento, ho accuratamente evitato di guardarlo. Forse, se non avessi visto il primo, l’avrei apprezzato parecchio. Non lo sapremo mai.

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