#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: [i libri di] Francesco Muzzopappa

Ve li ricordate i diari scolastici? Quelli che oltre alle pagine d’agenda, avevano pure adesivi, spazi per le dediche, bigliettini da ritagliare, barzellette e tutto ciò potesse servire per convincermi che durante l’anno avrei usato quel materiale come una scrapbooker in erba. Inutile dire che nessun adesivo è mai stato staccato dal diario, che il rischio di sprecarli era troppo alto, ma questo ai primi di settembre dell’anno dopo non me lo ricordavo già più. Così in loop fino alla fine del liceo.

A ogni modo, da qualche parte in quelle agende piene di compiti e Winx colorate, spuntava sempre la pagina del “Chi sono“, una sfilza di domande su noi stessi, che se venisse letta oggi con tono incalzante in una stanza buia dall’unica luce oscillante, si trasformerebbe da semplice giochino per minorenni a interrogatorio vero e proprio. Me lo immagino il detective di turno, con quell’aria da film noir un po’ stereotipata, un po’ Gin e Fizz: lungo impermeabile grigio, sigaretta grigia, fumo grigio e tono di voce deciso ma che se dovessimo colorarlo sarebbe di una qualche sfumatura fra il bianco e il nero, come nel celebre libro di E. L. James.

Qual è il tuo libro preferito?

Questo lungo preambolo per introdurre la domanda che mi assillava da un po’, ma di cui ho trovato risposta solo recentemente: Qual è il tuo libro preferito? e tolti i classici intoccabili i cui titoli stanno scolpiti nella granitica pietra, come i nomi sulle lapidi, sono giunta a due risposte.

Di un autore straniero, il mio libro preferito è… La guida galattica per gli autostoppisti, di Douglas Adams.
Di un autore italiano, il mio libro preferito è… Affari di famiglia, di Francesco Muzzopappa.

Posto che il primo sia abbastanza noto, soprattutto a chi apprezzi fantascienza 0 umorismo, sul secondo vedo sempre un punto interrogativo comparire al posto delle pupille di chi mi parla, iniziando a guardarmi con quell’espressione basita degna solo di un personaggio de Gli Occhi del cuore. Unica eccezione, chi segue Sio (Simone Albrigi), di cui Muzzopappa scriveva le Fiabe brevi che finiscono malissimo: quando collego i due nomi, si accende una lampadina.

Essendo estate (per definizione, tempo di vacanze e letture da recuperare) ho deciso di parlarvi un pochino di quelli, fra i suoi libri, che abbia personalmente letto o ascoltato. La maggior parte delle sue opere si trova infatti su Storytel, servizio di audiolibri e podcast che rende incredibilmente più interessanti quelle attività ripetitive quali stirare, denocciolare ciliegie o spuntare cornetti.

Trovare una penna preferita in un mondo pieno di libri da milioni di copie, si rivela spesso abbastanza arduo. Quando mi capita, mi piace consigliarla a quante più persone possibili, che magari altra gente potrebbe apprezzarne i risultati, se solo vi incappasse.

Un Muzzopappa al giorno

Per comodità vostra e mia, dividerò i consigli su più giorni, in una sorta di rubrica estemporanea che potremmo intitolare “Un Muzzopappa al giorno – consigli di lettura per riedere tutta l’estate“. Potremmo, ma non lo faremo: #NerdandoConsiglia andrà più che bene.

I libri di Francesco Muzzopappa di cui andrò a narrarvi nei prossimi giorni, sono tutti quelli usciti per Fazi Editore, ossia:

Non aspettatevi recensioni in pompa magna, sarà più che altro un commento articolato su cosa, del libro in questione, mi abbia particolarmente coinvolta, e del destinatario ideale a cui lo consiglio.

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