#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: Marzo 2022

Respiriamo la primavera, ma fuggiamo dagli allergeni grazie al #NerdandoConsiglia di Marzo 2022! Cosa consiglierà la redazione più anallergica d’Italia?

Ghostwire: Tokyo

Giando: La nuova fatica di Shinji Mikami e Bethesda, Ghostwire: Tokyo, è un open world dalle tinte horror, ambientato nella Tokyo dei nostri giorni. Ci troveremo catapultati nel mondo degli spiriti del folklore giapponese: tra yokai, templi da purificare, spiriti da far trapassare e così via avremo tantissime missioni a disposizione per portare a termine l’avventura dello strano duo composto da Akito e KK. Disponibile solo su PlayStation 5 e PC!

Gran Turismo 7


Giando:  Dopo tanto tempo, Gran Turismo 7 approda sulle nostre PlayStation 5, ed è subito amore. Si torna alle atmosfere dei primi capitoli, con l’elaborazione delle auto che torna ai vecchi fasti; una interessante campagna missioni nel GT Café ci accompagna per tante ore, e il comparto online permette un’esperienza estremamente variegata. Più di 400 auto sono un ottimo biglietto da visita per questo nuovo, grande capitolo del gioco di guida più bello per PlayStation. Consigliatissimo, nonostante qualche problema negli ultimi giorni di marzo legato a una patch fallata.

Human Resources

Human Resources

Clack: tra le novità che a marzo ci ha proposto Netflix, una delle più spassose è senz’altro Human Resources, irriverente e molto poco politicamente corretto spin-off di Big Mouth.
La serie animata, creata tra gli altri da Nick Kroll, segue le vite di alcuni tra i mostri già conosciuti proprio in Big Mouth, concentrandosi sul reparto risorse umane.
Un The Office decisamente più sboccato, insomma, che ci trascinerà in situazioni grottesche, momenti surreali divertentissimi e anche alcune circostanze riflessive e profonde.
Un colpo riuscitissimo per Netflix, che vi consiglio di guardare: le 10 puntate di circa 20 minuti ciascuna scorrono via che è un piacere e ne vorrete subito ancora!

Crossover


Tencar: Crossover, edito da saldaPress, mi ha conquistato tantissimo sia per l’ottima storia di Donny Cates che per i disegni curatissimi di Geoff Shaw ma soprattutto per il concetto di metatesto continuamente presente nell’opera con riferimenti a personaggi reali o presi da altri universi narrativi.
Per completezza, vi riporto in breve la trama, presa dalla recensione che trovate qui: l’11 gennaio 2017 è un giorno terribile per la Terra: tantissimi personaggi dei fumetti (tra cui molti supereroi e supercattivi) si sono ritrovati all’improvviso a Denver, dando inizio a una sanguinosa serie di eventi che ha portato caosdistruzione e soprattutto morte. Cinque anni dopo questo avvenimento, mentre il mondo continua a essere diviso tra invasati anti supereroi e amanti dei personaggi dei fumetti, Ellie – giovane cosplayer commessa di una fumetteria – cercherà di capire cos’è realmente accaduto.

Invincible


Tencar: non provo particolare empatia per i super-eroi, soprattutto da quando ho letto The Boys. Con Invincible ho fatto un’eccezione, perché non si può odiare il protagonista Mark Grayson che si ritrova, all’improvviso, con dei poteri sovrannaturali ereditati dal padre, conosciuto da tutti come Omni-Man.
Robert Kirkman ha creato, come ci ha abituato negli anni, una storia spiazzante che, dopo un certo evento che non vi spoilero, prende una piega decisamente pazzesca e inaspettata.
L’edizione degli Omnibus, curata da saldaPress, è meravigliosa: ve la consiglio caldamente.

The Book of Boba Fett

The Book of Boba Fett

Jedi.lord: Finalmente l’ho guardato, e che fatica all’inizio! I primi tre episodi parlano a quella ben determinata nicchia di pubblico che non si perde mezzo fotogramma di tutto ciò che sia stato girato su Star Wars…o perlomeno, questa era l’impressione. Confesso che l’avrei quasi mollato, se non rimandato a data da destinarsi, se qualcuno (Dedo, Giando e Morgana, sto parlando con voi) non avesse insistito a dirmi di proseguirlo.
E infatti, dalla quarta puntata in poi i nostri eroi tornano dalla pausa caffè e torna anche tutto ciò che adoriamo di Star Wars e che non ci aspettavamo di trovare in questa serie: da lì in poi, tutto bellissimo.
Se avete amato The Mandalorian e Clone Wars, non perdetelo!

Encanto

Encanto

Jedi.lord: Avevo sentito una pletora di critiche sul 60esimo classico Disney, e ciò aveva rimandato un po’ la voglia di guardarlo.
L’ho recuperato e wow, mi è piaciuto.
Moltissimo.
Il motivo vero del mio gradimento probabilmente sorpassa la mera somma delle singole parti, come la musica, i colori, la storia.
Chi accusa questo film di avere un trama debole, o di non avere un cattivo “vero”, forse questo film non l’ha capito, e ci sta tutto.
Ma io l’ho adorato, perché mi ha lasciato qualcosa, dopo la visione (oltre a quella dannata canzone che continua a rimbalzarmi nella testa, e sapete a quale io mi riferisca).
Lasciatemi dire, inoltre, che Mirabel ha scalato la classifica dei miei personaggi Disney preferiti, la trovo meravigliosa per come è costruita.
Guardatelo, senza pregiudizi!

Red

Jedi.lord: Altro film d’animazione, altra soddisfazione: Red è un ottimo film per tematiche, animazione, personaggi e coraggio, in barba a chi dice che la Pixar e la Disney stanno perdendo smalto: a me sembra, invece, che negli ultimi anni stiano sfornando ottimi film, e che parlare di conflitti più personali sia un bene, altroché.
Non ci sono più i cattivi di una volta? Torneranno. Ma nel frattempo, ricordiamoci che combattere per affermare la propria identità vale più di sconfiggere uno stregone malvagio, ad una certa età.

Licorice Pizza

Licorice Pizza

Jedi.lord: Stra-osannato dalla critica, sono caduto nella trappola delle recensioni eccellenti e sono andato a vederlo, con aspettative molto alte.
Mah.
Sono sicuro io che non capisco molto di cinema, questo è indubbio. Ma a me sembra che questo sia più un esercizio di stile e bravura del regista, per mostrare quanto sia bravo (e lo è, assolutamente).
Una stupenda confezione che è una macchina del tempo perfetta per gli anni ’70, piena dei suoni e dei colori giusti che però, una volta aperta, contiene attestati di bravura agli attori e poco altro. O, perlomeno, sono io che probabilmente non ho saputo guardare bene.
Carino, ma per me mezza delusione.

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