Ci siamo, venerdì esce su Disney+ l’ultima puntata di WandaVision, che ha segnato l’inizio della quarta fase del MCU e la prima serie originale Marvel sulla piattaforma di streaming della casa madre. In attesa di sapere come andrà a finire, ho deciso di raccogliere alcune curiosità e chicche apparse nei sette episodi finora usciti. Ovviamente l’articolo contiene spoiler, per cui se non siete in pari con la serie, consiglio di aspettare a leggere.
La TV negli anni
Come notato, la serie è un compendio di storia televisiva americana, con ogni episodio ambientato in un decennio diverso e ispirato a una sitcom in particolare, a partire dalla sigla. Ma quali sono queste serie?
I primi due episodi sono ispirati a sitcom pioneristiche come I love Lucy, il Dick Van Dyke Show – che compare pure nell’ottavo episodio – e ovviamente Vita da Strega. Con l’avvento del colore nel terzo episodio si arriva a La famiglia Brady, serie che Wanda guarda in uno dei flashback durante l’ottavo episodio.
Per gli anni ’80 l’ispirazione principale è Casa Keaton, dove esordirono sia Michael J. Fox che Courtney Cox, ma ci sono anche rimandi a Gli amici di papà, serie TV dove esordirono Mary-Kate e Ashley Olsen, le sorelle maggiori di Elizabeth Olsen. Il sesto episodio invece è un grosso omaggio a Malcolm, mentre per l’ultima puntata l’ispirazione, anche stilistica, è a serie mockumentary come The Office, con qualche spruzzata di Modern Family.
Diamo i numeri
Ma sopratutto WandaVision cita tanti fumetti Marvel, com’è giusto che sia. Intanto dando i numeri. Nel primo episodio la coppia ha segnato sul calendario la data del 23 agosto, ovvero 23/8. Avengers 238 presenta una storia in cui Visione viene riattivato dopo essere stato spento, guarda caso con Monica Rambeau tra i protagonisti. Nella seconda puntata l’orologio della pubblicità è fissato a 2:42 e Avengers 242 fa parte dello stesso ciclo di storie su Visione riattivato.
La casa di Wanda e Visione ha come numero civico il 2800 – lo so, gli americani hanno strade enormi – che non si riferisce a una storia in particolare ma è il numero della versione alternativa della Terra dove è ambientato il MCU. Nel multiverso Marvel, Terra-616 è quella dove si svolgono le avventure a fumetti.
Sparsi negli episodi, ad esempio nel numero di serie del drone di Monica, compare il numero 57, riferimento a Avengers 57, prima apparizione di Visione. Nell’episodio sei dal computer di Darcy si vedono sequenze di numeri che sono tutte riferite a storie dei Vendicatori dove Wanda e Visione hanno ruoli prominenti. Stessa cosa per le sequenze numeriche negli schermi dell’Hydra che si vedono nell’ottavo episodio.
Ultima citazione numerica, il numero di targa di Wanda che si vede nell’episodio sette è 122822, che letto all’americana con il mese prima del giorno è la data di nascita del sorridente Stan Lee, creatore sia di Wanda che di Visione.
Costumi e magia
Non ci sono solo i numeri, ovviamente. Durante tutta la serie, inclusa la sigla finale, compaiono sempre delle forme esagonali, o hex che simboleggiano la magia hex di Wanda. Ad esempio tra i pezzi di Visione, o nel pattern delle finestre nel terzo episodio.
Ovviamente nel sesto episodio abbiano tutti notato i costumi di Wanda e Visione uguali a quelli storici, come pure ispirati alle controparti fumettistiche sono i costumi di Quicksilver e quello di Billy, che insieme al fratello Tommy nei fumetti Marvel è membro dei Giovani Vendicatori. Tommy più sfigato ha il costume di Quicksilver e non il suo. Nella scena finale dell’episodio otto, quando i due sono legati da Agatha, i due sono vestiti con i colori dei loro costumi.
Anche Agatha Harkness nell’ultimo episodio sfoggia una versione del suo costume classico. Inoltre, nel suo covo si nota un libro che potrebbe essere il Darkhold, il libro dei dannati dell’universo Marvel, che però è già apparso due volte nel MCU, in Agents of SHIELD e Runaways.
Forse è direttamente il Necronomicon, anch’esso apparso nell’universo Marvel? Se fosse il libro dei morti di Lovecraft si spiegherebbe anche la pubblicità Nexus, che rimanda a Wanda come il nesso della realtà. Forse per queste risposte ci toccherà aspettare Dr. Strange in the Multiverse of Madness.
L’ultimo episodio poi cita parecchio della saga Vision Quest apparsa su West Coast Avengers. In quella saga Visione viene smembrato in modo molto simile a quanto visto nella serie e viene ricostruito, da Hank Pym nel fumetto, completamente bianco e privo di ricordi come si vede nella scena post-titoli di coda.
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