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Cinecomics: I 5 seguiti più deludenti

Ormai i cinecomics sono diventati quasi un genere a parte, tanti ne sono usciti. Credo che stiamo attraversando una Golden Age per i film di supereroi mai vista prima. Godiamocela perché non è sempre stato così, anzi per anni ci siamo fatti piacere prodotti scadenti solo perché vagamente tratti dai nostri fumetti preferiti.

Negli anni sono usciti tantissimi seguiti e non sempre di buona fattura. Non tutti i seguiti sono Il Cavaliere Oscuro, ecco. Ho deciso di selezionare cinque seguiti di cinecomics deludenti. Attenzione, non necessariamente brutti, ma deludenti rispetto alle attese. Per esempio non ci sarà il seguito di Ghost Rider, visto che insomma pure il primo film era una discreta schifezza.

Le scelte sono puramente personali, nate da una discussione nella redazione di Nerdando.

Spider-Man 3 (2007)

Credo che alla definizione di delusione ci sia una foto di questo film. Dopo due film che ci avevano fatto lettaralmente volare, il terzo capitolo ragnesco diretto da Sam Raimi si rivelò un brusco atterraggio. Ricordo ancora la trepidante attesa che mi portò al primo spettacolo d’anteprima alle 10 di mattina e l’amaro in bocca a fine proiezione.

Intendiamoci, il film non è brutto o da buttare, è sicuramente meglio dei due Amazing Spider-Man con Andrew Garfield, ma ha tanti, troppi difetti. Come poi ampiamente diventato noto, Raimi ebbe notevoli problemi con la produzione, venendo costretto a infilare Venom in un film dove già c’erano due villain come l’Uomo Sabbia e Goblin.

Finì con l’utilizzare male Venom, sacrificare quasi del tutto la sottotrama di Goblin che doveva essere portante e regalarci momenti di puro imbarazzo con Peter Parker/Tobey Maguire emo ballerino. Si salva solo l’Uomo Sabbia per resa e potenza drammatica, ma resta un finale di trilogia poco degno.

Batman Forever (1995)

Vero, Batman & Robin è un film peggiore in quasi tutto, a partire dallo spaesato George Clooney come Batman, ma il film del 1995 è sulla stessa linea. Non svacca completamente ma è pieno di cose assurde e senza senso. Sopratutto è un cambio tremendo con i precedenti due film di Tim Burton.

Joel Schumacher cambiò tutto, dall’estetica ai colori, passando per i cattivi. Passi l’Enigmista, ma Due Facce col vestito zebrato è una cosa criminale. Tommy Lee Jones riesce nella delicata impresa di essere più sguaiato e sopra le righe di Jim Carrey. Per non parlare di Robin, interpretato da un Chris O’Donnell troppo vecchio e con una storia assolutamente ridicola.

Se vi piace o ne avete un buon ricordo probabilmente è perché è stato il primo Batman che avete visto al cinema e quindi ne avete un ricordo nostalgico, ma se lo rivedete oggi non credo troverete così tante differenze con il successivo.

X-Men – Conflitto Finale (2006)

Come per il quasi contemporaneo Spider-Man 3, anche il terzo capitolo della prima saga degli X-Men si rivelò una delusione pazzesca per motivi produttivi che andarono a inficiare il prodotto finale.

L’abbandono di Bryan Singer, unita con la ferrea volontà di non voler cambiare data di uscita a tutti i costi, portarono alla produzione di un film con due sceneggiature completamente diverse affidato prima a Matthew Vaughan e poi a uno scarsone come Brett Ratner.

Il risultato è un film con due storie potenzialmente interessanti, Fenice Nera e la cura per i mutanti, che non si mischiano bene, buttando via alcune belle scene e bei personaggi – Kelsey Grammar come Bestia ad esempio – e trattando malissimo troppi personaggi dei film precedenti. Peccato, ma avranno modo di rifarsi.

Iron Man 2 (2010)

Anche qui ci troviamo di fronte un film fatto quasi forzatamente che non riesce quindi a sopravvivere alle aspettative generate dall’ottimo primo capitolo, pur avendo lo stesso team dietro.

Il seguito di Iron Man fu portato avanti in fretta e fuori per coprire il “buco” lasciato da quello che doveva essere il film di Ant-Man. Il risultato è un film con una trama contorta e poco interessante, tenuto in piedi esclusivamente da Robert Downey Jr. che si sbizzarisce a fare un po’ quello che vuole, incluso fare il DJ nell’armatura di Iron Man.

Uno dei pochi meriti del film è l’aver introdotto Scarlett Johansson come Vedova Nera, ma per il resto ci si è fortunatamente lasciati alle spalle tutto – anche se confesso che mi sarebbe piaciuto rivedere Sam Rockwell.

Blade: Trinity (2004)

Il primo Blade fu un fulmine a ciel sereno dopo il disastro che fu Batman & Robin, tirando fuori dal quasi completo anonimato un personaggio di terza fascia e inserendosi alla perfezione nell’immaginario del periodo. Sembra una copia di Matrix, non fosse che il film delle Wachowski uscì dopo.

Il seguito del 2002 a opera di Guillermo del Toro è giustamente un piccolo classico. Dunque cosa potrebbe andare storto in un terzo capitolo di una saga minore votata al sangue e alla violenza? Diciamo tutto.

Wesley Snipes recita con la stessa voglia con cui ci si va a far trapanare i denti, ma la storia è completamente senza senso logico, la regia è inesistente – qualcuno prima o poi dovrà pur chiedersi come faccia David S. Goyer a essere ancora così ben considerato a Hollywood. Insomma un disastro totale.

 

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