Giochi da tavolo

Rock’n’Roll Robot – Come schegge impazzite

Recensione

Quando mi è arrivata a casa il pacco di MS Edizioni, il primo sentimento è stato di piacevole sorpresa: non sapevo cosa vi avrei trovato dentro, ma ero certo che sarebbe stato diverso da qualsiasi altra cosa.
La scatola, sigillata con ostinata perizia, presentava sulla parte superiore un foglio di carta stampato: al centro un QR code che, naturalmente, ho scannerizzato come prima cosa, trovandomi proiettato su Spotify ad una playlist che non vi descrivo nemmeno, vi invito ad ascoltare voi stessi.

Dopo il primo imballaggio ne ho trovato un secondo: un pacchetto di carta su cui era riportato laconicamente: “aprire solo in caso di necessità“. Indovinate un po’: l’ho aperto subito, e il contenuto ha aumentato i dubbi, invece che confutarli. Un paio di circuiti elettrici facevano bella mostra di sé, senza indicazioni né istruzioni, solo dei curiosi riferimenti a robot da spostare.

Non restava che aprire la scatola e scoprire che all’interno si celava Rock’n’Roll Robot: il boardgame da 1 ad infiniti giocatori.
Sì, avete letto bene: sulla scatola è indicato che il numero di giocatori è potenzialmente infinito.

Meccaniche di gioco

Il concept è abbastanza semplice: 4 robot sono disseminati sulla plancia di gioco (creata randomicanete tra 8 plance – fronte e retro – componibili), il loro scopo è raggiungere degli obiettivi sulla plancia, estratti a caso uno per volta.
I robot possono muoversi perpendicolarmente (un po’ come le Torri nel gioco degli scacchi) e si fermano solo quando incontrano un ostacolo (muro o altro robot). A quel punto possono prendere la direzione desiderata, fermandosi all’ostacolo successivo.

A questo punto i giocatori, nella loro mente, cercano di immaginare il percorso più breve con cui far giungere a destinazione il robot al proprio obiettivo, e una volta calcolato dovrà annunciare in quante mosse riuscirà nell’obiettivo. A quel punto parte la clessidra e gli altri giocatori hanno 1 minuto per dichiarare a loro volta un numero di mosse (uguali, inferiori, superiori), se riescono.
Terminato il tempo si mette alla prova l’intuizione del giocatore e se il numero di mosse è corretto, si aggiudicherà l’obiettivo, altrimenti si passerà al giocatore successivo, in ordine di mosse crescenti.
La partita finisce quando uno dei giocatori ha conquistato un numero di obiettivi relativo alla quantità di giocatori attorno al tavolo.

In altre parole: si tratta di creare un algoritmo nella mente e metterlo a fuoco prima degli avversari.

Il gioco prevede anche una modalità solitario, in cui sfidare se stessi contro il tempo, e la presenza di un quinto robot (nero) che non raccoglie obiettivi ma può essere usato per facilitarsi il compito, usandolo come ostacolo.

Per aggiungere ulteriore pepe, infine, si possono posizionare le plance sul retro dove compaiono muri diagonali colorati: i robot del medesimo colore li attraversano senza problemi, ma gli altri vi rimbalzano sopra cambiando direzione di 90°.

Materiali

All’interno della scatola troviamo:

  • 8 plance componibili
  • 1 tessera per unire le plance
  • 5 robot colorati
  • 5 segnalini Posizione
  • 17 gettoni Obiettivo
  • 1 clessidra

I robot sono in plastica, come la clessidra, mentre tutti gli altri componenti sono in cartone spesso di ottima qualità.
La scatola ha molti spazi che restano vuoti, dopo aver collocato i componenti, segno che qualche espansione è in arrivo? Lo spero: Rock’n’Roll Robot è davvero molto sfizioso ma non disdegnerei qualche elemento aggiuntivo per calibrare le sfide in base ai giocatori attorno al tavolo.

Per maggiori dettagli potete dare un occhio al nostro unboxing sulla pagina Facebook.

Conclusioni

Rock’n’Roll Robot è stata un’incredibile sorpresa: meccaniche semplicissime, regole che si spiegano in un minuto scarso, ore di gioco e sfida all’ultimo algoritmo.
L’ho provato in famiglia, vedendo la nebbia degli gli occhi di mia moglie, e le scintille in quelle di mia figlia. L’ho provato con amici, ed è fenomenale vedere l’ostinazione con cui tutti insieme si cerca di trovare la quadra ad un obiettivo particolarmente ostico.

Insomma: non è un gioco per tutti perché richiede una innata capacità di manipolazione degli oggetti nello spazio, di astrazione e memoria. Sicuramente, però, è il gioco per me: uno di quelli in cui una partita tira l’altra ed è davvero difficile decidere di mettere via la scatola.

E ancora devo capire a cosa servono quei circuiti stampati che mi sono arrivati con la confezione…

Nerdando in breve

Rock’n’Roll Robot porta sul nostro tavolo un flipper di robot impazziti.

Nerdandometro: [usr 4.5]

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