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Snowrunner – Ruvido e Selvaggio

Ricordate le dolci colline inglesi di Forza Horizon 4? Ricordate l’ebbrezza di sfrecciare a 300 Km/h nei dintorni di Edimburgo?
Bene, scordatevi tutto questo, mettete in valigia il camicione di flanella a quadri, un buon paio di stivali ed una generosa dose di birra: partiamo per il Michigan.

Recensione

Benvenuti nella selvaggia frontiera americana, prepariamoci a metterci alla guida dei giganti della strada su percorsi al limite, rimbocchiamoci le maniche perché c’è da ricostruire un bel pezzo di America.

Se avete giocato ai titoli precedenti, come Mud Racer (per altro incluso nell’ottimo Game Pass di Xbox), sapete che mettersi alla guida di questo titolo non sarà una passeggiata. E se nella splashscreen appaiono messaggi intimidatori che parlano di camionisti con burn-out e sindrome da stress post traumatico, non è certo per usare un eufemismo.

Gameplay

Snowrunner è una simulazione cruda e concreta della selvaggia frontiera americana: i percorsi accidentati sono la norma e il fango (o la neve, naturalmente) la fanno da padrona. Scordatevi quindi dell’idea di gettarvi a capofitto a divorare chilometri su chilometri, ogni metro va conquistato con calma e pazienza, magari inserendo la trazione anteriore e agganciando il verricello a qualche albero (facendo attenzione a non sradicarlo) per uscire dalle situazioni più intricate.

Attenzione a non commettere un errore: anche se le missioni sono facilmente riconducibili ad un “porta un oggetto da un punto all’altro della mappa”, lo scopo e lo spirito del gioco non si limitano a questo, tutt’altro. Siamo in uno di quei casi in cui il viaggio in sé è molto più importante della destinazione.
Lottare per ogni metro, calcolando con precisione ove mettere le ruote e come affrontare ogni singola curva: questo è il fulcro di un gioco che ha nell’esplorazione la sua vera essenza.

Occorre quindi armarsi di tanta, tanta pazienza: basta calcolare male una curva ed affrontarla nel modo sbagliato per finire con le ruote all’aria, o perdere tutto il carico.
Fortunatamente c’è sempre l’opzione di farci venire a recuperare, anche se non vi nascondo che un po’ fa bruciare l’orgoglio ferito.

Saber Interactive ha fatto insomma un ottimo lavoro per migliorare e potenziare quanto di buono già visto in precedenza.
Fondamentalmente ci troviamo in una sorta di open world in cui possiamo raggiungere torri di controllo per ampliare i confini della mappa, esplorare percorsi e strade alternative, scegliere come affrontare le nostre sfide trovando e accettando contratti sempre più complessi e impegnativi, che ci premiano dandoci accesso a nuovi e più potenti mezzi di locomozione.

Sono solo due le scelte che non mi sento di condividere. Il rifornimento e i danni: in entrambi i casi è possibile rifornirsi di gasolio gratuitamente, semplicemente andando al primo distributore sulla strada; allo stesso modo i danni (ed è facilissimo farne a iosa) ai nostri mezzi possono essere riparati senza incidere sul nostro portafogli.
Avrei preferito almeno la possibilità di attivare una gestione del denaro per rendere il grado di sfida più accentuato e soprattutto per spingere i giocatori a non falciare tutto quello che incontrano incuranti di danneggiare i beni propri e altrui.

Comparto tecnico

Come avrete intuito da quanto letto fin qui: sono rimasto abbagliato dalla bellezza di questo titolo. Gli scorci che si possono ammirare sono notevoli e anche se questo può comportare il rischio di finire fuori strada, indugiare sulla bellezza dei panorami del Michigan, dell’Alaska e della Penisola siberiana del Tajmyr, è una tentazione troppo forte a cui resistere.

Ho apprezzato anche l’alternanza giorno-notte, perché sì: non vogliamo farci mancare nulla e davvero se guidare in condizioni estreme di giorno è difficile, di notte rasenta la follia pura. Ma a noi piace così.

E cosa sarebbe un gioco esplorativo senza un’adeguata colonna sonora? Se avete dubbi di non sentirvi un vero hillbilly, basta instradarsi sul primo sterrato per sentir affiorare le note del banjo che vi accompagneranno nel vostro impegnativo percorso.

Conclusioni

Snowrunner non è assolutamente un gioco per tutti. Se siete già fan della serie, non dovrei aver fatto alcuna fatica a convincervi che qui stiamo scrivendo un nuovo e perfezionato capitolo. Se avete invece dubbi: tenete a mente che non avrete tra le mani un gioco frenetico e adrenalinico, ma lento e riflessivo; nervi saldi e tanta pazienza sono le chiavi per avere successo nelle missioni, ma soprattutto per entrare davvero nello spirito del gioco, e godervi i vostri sudati successi.

Questo è un titolo che parla di avventure al limite, ci fa vivere l’emozione del fango, ci racconta di birre gelate al termine della giornata che attendono accanto a bistecche e patatine. Ci parla di schiene indolenzite e di nervi tesi, dell’odore pungente della nafta mescolato a quello del nevischio gelato, delle foglie morte e degli animali della foresta.
Snowrunner è un’esperienza intensa e coinvolgente: capace di parlare sì, ma solo a chi sa ascoltare.

Nerdando in breve

Snowrunner è il gioco di racing simulativo in cui ci metteremo alla guida dei giganti della strada: i camion.

Nerdandometro: [usr 4.0]

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