Giochi da tavolo

Mekhane – Il gioco degli Dei

Annoiati dalla vostra divinità? Stufi di essere immortali? Come non capirlo? E allora cosa c’è di meglio se non sederti tutti attorno ad un tavolo, invitare il Fato e mettersi a giocare con la vita dei mortali?
E infatti…

Recensione

Mekhane è il primo gioco narrativo di Cranio Creations che arriva sulle nostre tavole con una sorprendente attualità. Creato da Roberto Grasso e Alessio Calabresi, Mekhane porta a sedersi attorno ad un tavolo da 3 ad 8 giocatori: il Fato, da sempre ago della bilancia, deciderà sulle decisioni prese dagli dei sulla vita e sulla morte degli uomini.

Meccaniche di gioco

Essendo un gioco prettamente narrativo, l’intero svolgimento è affidato alle carte: gli Dei si raccontano una storia, divisa in capitoli, al termine della quale un mortale passerà a miglior vita. E sarà il Fato a decidere chi sopravvivrà e chi no. Per far sopravvivere i propri personaggi, gli Dei dovranno quindi narrare la storia dei loro mortali, usando le carte narrazione, e convincere il Fato a risparmiare il loro protetto.

Si inizia quindi con gli Dei che scelgono i loro mortali, la location e il pericolo a cui sono soggetti.
Il primo a prendere la parola è il Fato che inizierà a raccontare qualche dettaglio sui personaggi in gioco, come siano finiti nel “luogo” e come mai sono minacciati da quei “pericoli”. Dopodiché si dà il via al primo dei sei capitoli: ogni dio gioca una carta “storia”, collocandola al di sotto di uno dei suoi “personaggi” e prosegue la narrazione, inserendo ovviamente l’elemento indicato dalla carta storia. Si passa quindi alla divinità successiva fino a che non si torna nelle mani del Fato: questi prende una carta storia per ogni personaggio che non ne ha ricevute durante la narrazione del capitolo e continuerà la storia a sua volta.
Infine il Fato sceglierà quale dei personaggi arriverà alla fine dei suoi giorni, ovviamente raccontando come sia giunto alla morte.

Si passa così al capitolo successivo, e si prosegue finché non resta in gioco un solo personaggio. Se il numero del personaggio è lo stesso del numero più in alto sulla carta Destino di un dio, allora è lui in vincitore. Se non c’è invece nessun vincitore, ad assicurarsi la partita è il Fato.

Componenti

All’interno della scatola troviamo:

  • 7 carte destino
  • 15 carte personaggio
  • 15 carte location
  • 15 carte pericolo
  • 106 carte narrazione
  • 1 regolamento (multilingua)

Le illustrazioni firmate dai quindici artisti di Progetto Stigma si distinguono per uno stile crudo ed essenziale, dal forte impatto emotivo e a mio avviso davvero efficace per dare l’idea di essere tutti dei burattini nelle mani degli dei.

Potete dare uno sguardo al nostro unboxing su Facebook per maggiori dettagli.

Conclusioni

Mekhane è un gioco interessante, capita in un momento storico particolare e sembra quanto meno profetico. Al di là di questo, però, è innegabile che goda del fascino tipico dei giochi narrativi, in cui le carte e le dinamiche sono lo spunto, fondamentale, che da il via, ma in cui tutto il bello nasce dalla fantasia dei giocatori.

Ovvio quindi che un titolo del genere dia il massimo quando i giocatori si lasciano andare e danno libero sfogo alla loro immaginazione; in questo Mekhane, inoltre, ho apprezzato molto il ruolo del Fato, giudice supremo, che deve stabilire quanto sia bella la storia raccontata.

Nerdando in breve

Mekhane mette gli dei attorno ad un tavolo per una mortale partita con la vita degli umani.

Nerdandometro: [usr 4.0]

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