Recensione
Il 2020 si è aperto all’insegna della TV d’autore grazie a Netflix, che dal 4 gennaio ha reso disponibile Dracula, miniserie creata da Mark Gatiss e Steven Moffat per BBC One in collaborazione col colosso di video streaming.
Per l’occasione, il celebre e immortale vampiro nato dalla penna di Bram Stoker nel 1897 viene reso protagonista di una rivisitazione inedita della storia, che strizza l’occhio al classico e ne mantiene le atmosfere trovando allo stesso tempo il coraggio di sperimentare e percorre una strada tutta sua. Questa grande libertà di adattamento è ciò che ha fatto storcere il naso ai più ma è anche l’aspetto che ha convinto di più me.
Di Dracula abbiamo letto e guardato veramente di tutto e sinceramente non avevo nessuna necessità di un’altra, ennesima, pedissequa riproposizione del romanzo su schermo. Gatiss e Moffat avevano già dimostrato in passato, con l’ottimo lavoro fatto con Sherlock, di saper maneggiare abilmente il materiale dei classici e rielaborlo nel loro personalissimo stile e anche con questa miniserie hanno fatto decisamente centro.
Trama
Transilvania, 1897. L’avvocato inglese Jonathan Harker deve recarsi nel castello del Conte Dracula per fargli firmare alcuni documenti per conto della società per cui lavora. Costretto a trattenersi per un mese nell’austera dimora, Harker si rende sempre più conto che la abitudini bizzarre del suo ospite celano una realtà ben più spaventosa: il conte Dracula è un vampiro.
Stile
Vi ho raccontato pochissimo della trama di Dracula e l’ho fatto volutamente: la miniserie di tre episodi (ciascuno dalla durata di 90 minuti) merita di essere guardata a mente sgombra, immergendosi nella narrazione e lasciandosi stupire dalle svolte narrative.
La prima puntata, introduttiva al resto, ripercorre più o meno fedelmente le vicende del libro, presentandoci i personaggi che ci aspettiamo di incontrare. C’è un piccolo colpo di scena e potremmo aspettarci che sia tutto lì: ma stiamo parlando pur sempre di Moffat e Gatiss che, anche con Dracula, fanno quello che sanno fare meglio e scelgono di spiazzarci, portandoci in direzioni inedite e a loro congeniali.
Non vi dirò di più, mi limiterò a dire che se amate l’umorismo tagliente dei due autori, qui ne troverete in abbondanza.
Cast
La scrittura è sicuramente il fiore all’occhiello di Dracula ma va reso merito anche agli interpreti, in particolare ai due protagonisti principali.
Il Conte Dracula è reso magnificamente da Claes Bang, attore danese che dà vita a un vampiro moderno con un look classico (guardandolo è impossibile non pensare a Bela Lugosi), affascinante e magneticamente letale.
A fargli da contraltare una magnifica Dolly Wells nei panni di suor Agatha: arguta, tagliente e brillante al punto giusto.
Gustoso il cameo di Mark Gatiss, che come al solito si riserva un piccolo ruolo da attore.
Concludendo
Dracula è un prodotto elegante e ben fatto che merita di essere guardato. Non aspettatevi l’ennesima trasposizione del romanzo di Bram Stoker perché qui c’è molto di più: personaggi, vicende e particolari sono presenti ma sapientemente rimescolati in un mix moderno in puro stile Moffat-Gatiss.
Non tutte le puntate sono allo stesso livello ma nel complesso una rivisitazione moderna e diversa dal solito, in grado di aggiornare ai nostri tempi il mito del vampiro e celebrarne l’immortale e irresistibile fascino.
Nerdando in breve
Dracula è una avvincente miniserie firmata Moffat-Gatiss che ci fornisce una rilettura inedita del fascinoso personaggio creato dalla penna di Bram Stoker.
Nerdandometro: [usr 4.0]
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